11/03/2003: Gas lacrimogeni, autopompe e cariche della polizia contro i portuali di Anversa. Questa è la risposta dei padroni europei alla lotta operaia. Indette 24 ore di sciopero.


Più di 2.000 operai portuali del porto d’Anversa, in Belgio, assieme a 600 operai dei porti di Gand, Zeebrugge, Ostenda e Bruxelles hanno manifestato per le strade. Nello stesso tempo tutte le attività nei porti belgi erano completamente bloccate. In tutti i porti, picchetti volanti sono entrati in azione. Le azioni di protesta erano effettuate in altri porti europei.
Ristrutturazione massiccia. I giorni che verranno saranno cruciali per l’avvenire di migliaia di portuali europei. Martedì prossimo, il parlamento europeo si appresterà a votare una direttiva che permetterà in futuro di fare caricare e scaricare le merci dalle navi, dallo stesso equipaggio della nave di appartenenza. Una mano d’opera estremamente a buon mercato che non ha neanche la preparazione adatta per farlo. Per i portuali questo rappresenterà la disoccupazione e altre restrizioni economiche. Essi sono coscienti di questo. La direttiva europea acuirà la concorrenza nei porti, e ciò avrà conseguenze disastrose per le condizioni di lavoro. Soprattutto in Belgio dove i portuali beneficiano ancora di uno statuto riconosciuto la famosa legge Major). E’ la ragione per la quale i portuali si recheranno lunedì 10 marzo al parlamento europeo a Strasburgo. Uno sciopero di 24 ore è stato annunciato per lunedì.
Sciopero generale. Ma i portuali sanno molto bene che due manifestazioni non possono cambiare il corso degli avvenimenti. Allora, l’appello ad uno sciopero generale si fa sempre più pressante. Senza dubbio i padroni del porto di Anversa, che hanno spedito questa settimana un corriere postale a tutti i portuali di Anversa, considerano lo sciopero inopportuno, se gli altri porti d’Europa non parteciperanno allo sciopero. Uno sciopero isolato, dicono i padroni, nuocerà all’immagine del porto e alla clientela, minacciando di ritirare il sostegno alla legge Major in caso di sciopero massiccio dei portuali. I portuali che hanno in conto l’alleanza contro natura tra padroni e la direzione sindacale, hanno perso le loro illusioni. "Noi dobbiamo toccare i padroni in quello che è a loro più caro: il loro denaro", così hanno risposto alcuni portuali al ricatto padronale. "Se è possibile, attraverso uno sciopero prolungato, se non per scioperi zelanti".
Di nuovo, i portuali si sono scontrati con la polizia che ha adoperato un’autopompa e ha lanciato lacrimogeni, obbligando i portuali a ritirarsi pieni di dolori e di collera.
E. D . Anversa, 7 Marzo 2003

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