06/05/2003: Ordine di messa fuori legge del PCE(r). Tutti al processo il 12 giugno!


I vichysti francesi hanno fissato il giorno per far fare il lavoro sporco ai loro colleghi spagnoli: il 12 giugno inizieranno il processo storico contro il nostro partito con il quale pretendono di seppellire per sempre i comunisti nelle loro sporche carceri. Come i fascisti spagnoli, anche l'oligarchia francese ha bisogno di una retroguardia tranquilla per sviluppare i suoi piani espansionistici... Per questo sono entrambi obbligati a non permettere neanche il più piccolo frammento di avanguardia rivoluzionaria e a cominciare uno dei progetti repressivi più brutali che ha conosciuto l'Europa dall'inizio dei campi di concentramento nazisti nel 1933. Questa intensificazione repressiva all'interno del paese è l'altra faccia della medaglia della guerra imperialista scatenata all'estero ed è sempre più evidente che, anche se gli imperialisti francesi e spagnoli si sono messi in parti opposte, sono strettamente uniti nel loro odio contro i comunisti, i rivoluzionari, gli antifascisti. Non è un caso che, mentre i francesi fissano il processo contro il nostro partito, il burattino Garzon ci mette fuori legge esattamente con le stesse argomentazioni deliranti e assurde che il Ministero dell'Interno spagnolo sta diffondendo ultimamente, e che sono le stesse che vengono diffuse sia di là che di qua dei Pirenei. La cosa più importante di queste argomentazioni non è tanto nell'insistenza a collegare il nostro partito con le azioni della guerriglia, ma più precisamente nel mescolare le varie organizzazioni antifasciste come le libertarie, le indipendentiste, le antimperialiste. Per tutto questo vogliamo avvisare tutto il movimento di resistenza che sia il processo di Parigi che la nostra messa fuori legge non sono altro che l'inizio della criminalizzazione di tutti i movimenti che non accettano i loro piani guerrafondai e repressivi. Rilanciamo il nostro appello all'unità di tutte le forze popolari, un'unità che ha la sua base nella lotta contro il fascismo e il militarismo, per la conquista delle vere libertà democratiche di organizzazione, associazione ed espressione, per la denuncia dei piani criminali che stanno mettendo in pratica. Il governo di Aznar ha chiesto preventivamente l'estradizione del nostro Segretario Generale Manuel Pèrez Martìnez, accusandolo di avere messo due bombe a Madrid nel 1998. Vuole che diventi un ostaggio politico nelle sue mani con il quale ricattarci e minacciarci. Per noi è chiaro che non riusciranno a conseguire il loro proposito di eliminare il nostro partito, che se non sono riusciti a farlo in 35 anni di persecuzione continua, lo faranno ancora meno adesso. Lanciamo un appello alle parti più coscienti e d'avanguardia delle masse a raddoppiare la resistenza, a unirsi al nostro partito in modo che, sotto la sua direzione, il movimento di resistenza antifascista raggiunga tutti i suoi obiettivi politici e sociali. In particolare, richiamiamo a difendere i compagni in carcere, ad accorrere il 12 giugno a Parigi e a rafforzare tutte le azioni di solidarietà.

Viva il Partito Comunista della classe dei lavoratori!
Avanti il movimento di resistenza antifascista! Il 12 Giugno tutti a Parigi!



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