22/05/2003: Brutale pestaggio da parte della polizia ai danni di un nostro compagno a Bologna


Finita l'iniziativa sull'antipsichiatria all'xm24, nella notte tra il 18 e il 19 maggio, un compagno esce con un motorino insieme ad un amico... dopo pochi metri viene fermato da 3 agenti in borghese, questi gli chiedono i documenti e dopo un controllo dichiarano che il motorino e' rubato nonostante il telaio
dimostrasse il contrario. Gli agenti decidono di contestargli il reato di ricettazione e quindi di portarlo in questura e a tal fine chiamano la volante. Non appena arrivata, un energumeno in divisa comincia ad insultare, provocare e spintonare il compagno per farlo cadere. Sbattutolo a terra a suon di percosse l'energumeno in questione riesce a slogare la spalla del compagno continuando ad insultarlo; dopo averlo ammanettato tenta di strangolarlo mettendogli le mani al collo.
Successivamente continua a riempire di calci e pugni il compagno, tentando di farlo ricadere a terra, senza riuscirci. A questo punto gli sbirri decidono di portarlo in questura,dove viene fatto scendere sempre ammanettato e percosso, poi, di fronte alla rampa delle scale, e' gettato verso il corrimano.
Viene rinchiuso in uno stanzino, dove viene ancora ripetutamente picchiato da una decina di agenti in divisa, e insultato per le sua identita' politica: "zecca, ti piscio in faccia, comunista di merda" , "sei peggio di un marocchino". Costretto a stare sdraiato poggiando tutto il peso del corpo sulle manette chiuse ai polsi, non appena tentava di attenuare la tortura dei polsi alzando le gambe, gli agenti gli pestavano la faccia e il resto del corpo con la suola delle scarpe. Arrivato l'istruttore (il piu' alto in grado in quel momento in questura) inizia l'interrogatorio, degnandosi perfino di allentare il morso delle manette.
Finito l'interrogatorio arriva un altro sbirro, questa volta in borghese che parlando al compagno gli dice: "chiama i tuoi amici antifascisti che io chiamo i miei amici e la regoliamo da qualche parte!", detto questo il compagno viene portato dentro una cella e la violenza psicologica a suon di insulti politici e altro continua al fine di tormentarlo per non farlo dormire. La causa "scatenante" di quest'aggressione come detto all'inizio era un ipotetico furto di motorino... il proprietario del motorino, coinquilino dei ragazzi, andato in questura a chiedere ragione del sequestro, si sente rispondere che tutto era stato causato da un errore di battitura di un carabiniere che nel 98 aveva redatto una denuncia!
Questo e' il trattamento con cui gli apparati repressivi della citta' usano punire chi lotta contro le ingiustizie sociali che questo sistema di morte produce quotidianamente. Gli antifascisti e gli antirazzisti sono avvisati, insieme a tutti coloro che si riconoscono nelle pratiche dell'autorganizzazione!
Sappiamo bene che la tortura e la repressione non sono iniziate e non sono finite a Bolzaneto. Bolzaneto gia' c'era e c'e' ancora, nelle strade, nelle piazze, nei CPT e nelle carceri! Bolzaneto e' l'arma che lo stato usa contro gli/le immigrat*, i/le compagn*, i/le precar*. A Bologna e' frequente
assistere con la rabbia nel corpo a simili episodi di brutalita' poliziesca contro i nostri fratelli e le sorelle arab* e immigrat*. Tutto questo a
Bologna ci riporta ai tempi in cui la Uno bianca era libera di uccidere e di seminare terrore in citta'.

Episodi come questo non possono rimanere nel silenzio e nell'indifferenza, e
di certo non colpiscono il segno. Non saranno i vostri metodi infami a
fermare la conflittualita' sociale e il desiderio di liberta'!

CENTRO DI COMUNICAZIONE ANTAGONISTA
ASSOCIAZIONE SENZA FRONTIERE
OUTOFCONTROLL-CREW

http://www.autprol.org/