28/06/2003: News da salonicco


SALONICCO Condannata militante italiana Due anni di reclusione con
sospensione della pena, tre anni di libertà condizionata e un'ammenda di
tremila euro per un'italiana di 24 anni, e un francese ventiseienne fermati a
Salonicco domenica durante una manifestazione che chiedeva la liberazione dei
manifestanti fermati il giorno prima. I due sono stati condannati
per «possesso di armi», in quanto nel bagagliaio dell'auto a bordo della
quale sono stati fermati sono stati trovati bulloni, martelli, una fionda e
maschere antigas che secondo i magistrati avrebbero potuto essere usati come
armi. Altri sette manifestanti (uno spagnolo, un basco, un britannico, un
siriano rifugiato politico in Grecia e tre greci) rimangono in carcere dopo
essere stati interrogati dai magistrati. Sono accusati di fabbricazione e
detenzione di esplosivi. Altri 19 sono stati rilasciati, anche se rimangono
sotto accusa, e sei sono stati scarcerati dopo aver pagato una multa di 1.500
euro. Intanto, in Grecia fioccano le polemiche su chi dovrà pagare i danni
seguiti alla manifestazione di sabato, quando un McDonald's, diversi negozi,
banche e una ventina di auto sono stati bruciati o distrutti durante gli
scontri.

COMUNICTAO DI SOLIDARIETA' CON LE/GLI ARRESTATE/I DURANTE IL SUMMIT DEI CAPI
EUROPEI DI SALONICCO (GRECIA). GIUGNO 2003 Le continue manifestazioni di
protesta tenutesi a Salonicco contro la globalizzazione capitalista, sono
state represse con brutali cariche poliziesche, che hanno causato 100 feriti,
alcuni con bruciature di 1° grado. La polizia ha usato gas Cn e Cs (gas
illegali, utilizzati dagli americani in Vietnam, causanti varie formi di
morte) per disperdere i manifestanti. Ad un compagno essi hanno provocato
l'amputazione di una gamba (solo per un caso non è morto!). In risposta ai
fatti del 21/6 73 persone sono state fermate e torturate selvaggiamente. Oggi
restano ancora in carcere 27 prigioniere/i, accusati di uso e possesso
d'armi. Le situazioni più gravi sono quelle di: Fernando (di Burgos), di un
compagno siriano e di un compagno inglese. Queste persone subiranno
sicuramente la carcerazione preventiva senza garanzie. Il prigioniero siriano
è stato condannato a morte nel suo paese e corre il rischio di essere
deportato in quanto extracomunitario. I casi di Ferdinando e del compagno
inglese, costituiscono due montaggi politico-massmediatici. Fernando è
descritto come un terrorista ricercato a livello internazionale perché a capo
dell'anarchismo internazionale. L'inglese è invece accusato del porto di armi
che gli sono state messe addosso dalla polizia. La situazione di Fernando è
molto grave, è stato sottoposto ad una serie di torture che gli hanno
provocato dei problemi di salute ed è incline all' anemia. Lo vorrebbero
accusare di banda armata, e potrebbero dargli 15 anni di prigione. Sembra che
vogliano fare di lui il capro espiatorio. Un altro compagno di Madrid,
detenuto a Salonicco, ha subito torture da parte della polizia, le sue
braccia sono completamente ricoperte di lividi e in alcune parti della testa
è privo di capelli, perché gli li hanno strappati trascinandolo.
Le/i compagne/i anarchiche/i greche/i hanno aperto un conto di solidarietà
per le/i prigioniere/i di Salonicco. Servono 30.000 euro per le spese di
processo, cauzione e sostegno: Banco Pireos 5209-0164-58-443 A nome di
Ieropouos Ioannis.

http://www.autprol.org/