05/07/2003: Della lotta contro il sistema di tortura di controllo mentale, Paolo Dorigo - carcere di Spoleto (PG)


Mi trattengo a poche righe che paiono unilaterali ma sono, ognuna di esse,
profondamente motivate e verificabili.
Dal 12 maggio 2002 sono in lotta contro l'attuale situazione che i
prigionieri rivoluzionari e il popolo delle carceri vivono sulla propria
pelle. Segui l'inizio pressoché contemporaneo della tortura.

Dal luglio del 2002 ho iniziato, ottenendo un rifiuto ministeriale dietro
all'altro, la lotta per ritornare in una sezione collettiva. In seguito
anche in altre situazioni nel nostro paese ha preso piede la pratica della
dispersione dei prigionieri rivoluzionari.

Al contempo, un mese dopo la magistratura "antiterrorismo" non solo continua
il blitz contro gli immigrati islamici, ma insiste ad operare di concerto
con carabinieri e Digos, con montature incredibili che solo perdite di
memoria collettiva e regime in atto possono concepire.

Non sono in lotta per "uscire" con un qualche decreto di sospensione pena
per motivi di salute né chiedo o aspiro a qualsivoglia "beneficio". Subisco
limitazioni, censura e provocazioni, come tutti i compagni in carcere. Ma
denuncio anche questa forma di tortura.

Questo lavoro di denuncia e controinformazione, 3 scioperi della fame e
varie altre lotte e sacrifici penso abbiano attestato qual'è il problema. Ma
in molti continuano a nicchiare, sfuggendo alle proprie responsabilità di
solidarietà, per cui il movimento di solidarietà di classe a questo che NON
è un problema personale ma un problema generale di estensione dei controlli
tecnologici nelle carceri con un futuro - e forse già attuale - uso sociale
di queste tecnologie di CONTROLLO MENTALE, ne risente e stenta ad ottenere
quel peso e spazio che sarebbe necessario. Il che ha ovviamente una base
politica generale che risente nella situazione complessiva vissuta sul piano
dei rapporti sociali e di classe, dello scontro classe/stato ed
Antimperialismo/Imperialismo. Ed è per questo che la mia è una lotta
principalmente di denuncia, e solo secondariamente di "rivendicazioni"
carcerarie; NON subordino nulla, quindi alla resistenza anche fisica, e
soprattutto mentale.

Le montature poi, che stanno avvenendo da un anno a questa parte con
crescente follia dietrologica da magistrati "antiterrorismo" collegati a
servizi segreti da regime di buffoni, mi sto rendendo conto hanno un qualche
collegamento a COLORO che, dal VIMINALE o da Via ARENULA, mi torturano.
Non faccio scandalismo o fantascienza. Ciò che scrivo ed affermo sono in
grado di documentarlo.

La lotta condotta sinora ha ottenuto la presa di responsabilità del
Magistrato di sorveglianza, a concedermi tutti gli esami che i medici di
parte di prescriveranno. Quindi, una volta accertato se sono o meno presenti
nel mio corpo queste componenti ricetrasmittenti, questo significherà solo
che:

a) il controllo mentale su di me è "individualizzato" e avviene con
tecnologie innestatemi sin dal 1996 o al massimo 1997,VICEVERSA
b) queste forme di controllo mentale sono applicabili a chiunque.

Dell'esistenza di M. K. Ultra (chip sottocutanei nelle regioni uditive e
setto nasale) per gli esperimenti di controllo mentale, sappiamo da alcuni
media.
C'è tutto un "business" futuribile di controllo delle persone (braccialetti, persino negli ospedali), che si vorrebbero estendere, e che sono facilmente collegabili a queste tecnologie di controllo mentale, essendo dotati di onde radio in entrata ed uscita e collegati alle persone.
Sto verificando, nelle carceri, di NON essere il solo a subire questi "trattamenti". Ma denunciare, in carcere, comporta dei costi che non tutti possono permettersi di affrontare, in termini umani e repressivi. E magari qualcuno accetta la collaborazione con il silenzio ? in cambio di vantaggi palesi ed occulti? sicché cresce a "intelligence" carceraria legata al Vicinale od a via Arenula, direttamente legata cioè al governo anche a livello di apparati. Un po' come i GAL spagnoli.
NON HO ALCUN MOTIVO PER FARE QUESTO BORDELLO INVENTANDOMI QUESTE COSE E PERDENDOVI TEMPO, DENARO E RISORSE FISICHE. FAREI VOLENTIERI LE COSE CHE FACEVO SINO AL MAGGIO 2002 (traduzioni, solidarietà internazionalista, studio politico e sociale, università-psicologia) SE POTESSI, NON HO TRAUMI CEREBRALI, NE' PATISCO PATOLOGIE DEPRESSIVE, NON SOFFRO DI NULLA, CHE NON SIA OGGETTIVAMENTE REPRESSIONE POLITICA, NON HO ANOMALIE EGG ED HO UN DISCRETO RITMO ALFA. NON CHIEDO NULL'ALTRO CHE LA VERITA' SU QUESTI SISTEMI DI TORTURA.
Strano, poi, che con tutta l'attenzione, anche nel movimento di classe, ai numerosi casi dei prigionieri rivoluzionari in U.S.A., nessuno nel movimento di classe abbia documentato queste torture denunciate sin dal 1991 dai detenuti U.S.A. e sin dal 1995 dal COMITATO LEGALE DEI SOPRAVVISSUTI DEGLI ESPERIMENTI DI CONTROLLO MENTALE SUGLI UMANI ed ammesse nel 1996 dall'allora presidente Clinton.
Tra le torture che subisco, numerosi "blocchi mentali" provocati da stimolazione elettrica, un po' come quella "transuranica sottoscalpo" praticata in neurologia.
La convinzione che chi mi tortura sia collegato agli inquirenti di Bologna e Napoli, ecc., in qualche modo o con informative, è data da varie coincidenze: come se mi facessero "sublimare" in anticipo fatti repressivi che avvengono poi, "suggerendomi" provocatoriamente allucinanti teoremi, affermatimi uditivamente quasi sempre nei momenti di riposo. Nonché, il loro collegamento ed esistenza reale, da numerosi coincidenti fatti
(trasferimenti, cambi di cella, orario di visita ospedaliera) successivi alle loro affermazioni; cosa che ho già denunciato internamente al carcere, che attesta il loro collegamento all'apparato penitenziario di sicurezza (ministeriale ugap e scorte).
Dal 5.5.03 porto avanti questa lotta ininterrottamente. Dal 30.6.03 ALTERNERO' 3 GIORNI SETTIMANALE DI SCIOPERO FAME A 4 GIORNI DI RECUPERO.
QUESTA SCELTA MI PERMETTERA' DI PROSEGUIRE IL PIU' A LUNGO POSSIBILE.
Infatti negli ultimi giorni ho risentito molto della perdita di peso (15 Kg sotto il peso forma, a 58).
In questo modo offro al movimento proletario e comunista, antimperialista e di solidarietà di classe, di esprimersi, dando un tempo di mesi di con-tinuità alla mobilitazione che conduco.
Spero quantomeno in mobilitazioni e sit-in al carcere ove mi trovo e ai Ministeri degli interni e della giustizia., veri responsabili di questa tortura; in ogni caso porterò avanti questa lotta il più a lungo possibile perché mi stanno uccidendo lentamente, e questo al di là dello sciopero della fame!
Esprimo solidarietà nei confronti delle azioni che hanno colpito interessi americani, sindacali di regime, corpi repressivi dello stato. Questa pratica è necessaria, giusta e legittima storicamente!
Esprimo solidarietà alle vittime delle montature repressive, dei "calderoni" dove finiscono realtà diverse, catafasci di documenti, solo per colpire chi lotta pubblicamente alla luce del sole, dalla parte del proletariato e delle masse e popoli oppressi.
Esprimo solidarietà al compagno Carlo Giuliani assassinato da un impunito carabiniere.
Esprimo solidarietà al compagno Mario Galesi del BR-PCC, caduto in combattimento, ed alla compagna Nadia Lioce, tuttora tenuta in isolamento.
Esprimo solidarietà al compagno Dax, Davide Cesare, assassinato dai fascisti.
Ricordo che la più importante campagna di lotta del proletariato italiano successiva al 1968, la Campagna di Primavera, provocò due volte la reazione delle forze più oscure e legate al Capitale: a Milano, il 16 marzo, quando vennero assassinati Fausto e Jaio, nello stesso giorno è stato ucciso Dax; e in Sicilia, il 9 maggio quando venne sequestrato e assassinato e fatto saltare il compagno Giuseppe Impastato, dalla mafia. Questo per ricordare cosa sia la guerra sporca.
Non accosto realtà diverse per negare la diversità, ma per affermare ciò che DEVE unire tutti i proletari e tutti i comunisti, al di là di differenze politiche tattiche, strategiche e addirittura ideologiche. Nelle sue scomposte montature, lo Stato borghese, rappresenta proprio il suo terrore, la sua paura nella nostra UNITA' PROLETARIA, per questo confonde la realtà e arresta innocenti. Non tanto-solo perché crede alle stronzate propinategli dai servizi più o meno segreti, quanto soprattutto perché annaspa nella merda e ha bisogno di estendere la repressione. La solidarietà NON facilita le montature: ne svela l'argano!
Esprimo solidarietà ai prigionieri spagnoli in lotta contro il FIES!
Esprimo solidarietà ai compagni spagnoli del PCE(r) e dei GRAPO e della
solidarietà ai prigionieri (AFAPP) sotto processo a Parigi!
Esprimo solidarietà ai compagni arrestati a Parigi ed a Giuseppe Maj da
sempre dedito alla solidarietà ai prigionieri rivoluzionari!

La repressione non deve mai trovare nelle divisioni del movimento comunista
un motivo di forza. La storia insegna.
TRASFORMARE LA SOLIDARIETA' IN COSCIENZA RIVOLUZIONARIA!

Paolo Dorigo
della lotta contro il sistema di tortura di controllo mentale
CR di Spoleto, 25.6.2003

http://www.autprol.org/