24/07/2003: Solidarietà al PCOI/WCPIraq


Decine di militanti del Partito Comunista Operaio dell'Iraq arrestati dai carabinieri italiani a Nassirya.
Le compagne e i compagni del Laboratorio Marxista intendono rivolgere la propria solidarietà ai compagni del Partito Comunista dell'Iraq per l'attacco che avete subito ieri a Nassirya presso la vostra sede.
Intendiamo altresì sottolineare il preciso ruolo repressivo svolto dai carabinieri italiani nell'arrestare arbitrariamente decine di vostri militanti.
Non dubitavamo minimamente che i militari italiani inviati in Iraq con l'avvallo di quasi tutte le forze politiche presenti in parlamento sarebbero stati immediatamente impiegati in operazioni di guerra contro la popolazione e, "in ossequio" della natura in larga parte fascista dei carabinieri (ben evidenziata a Genova nel 2001 e in mille altre occasioni), specialmente contro le forze comuniste e progressiste che in Iraq si battono per la liberazione del paese dall'occupazione militare anglo-americana supportata da vari paesi-lacché (tra i quali, appunto, l'Italia).
Auspichiamo che in Italia il maggior numero di forze prenda posizione a sostegno dei compagni iracheni per chiederne l'immediato rilascio e, per quanto ci riguarda, saremo presenti ove possibile nelle manifestazioni di solidarietà con i militanti arrestati del PCO dell'Iraq.
Chiediamo la libertà immediata per i militanti del Partito Comunista Operaio d'Iraq arrestati a Nassirya dai carabinieri italiani.
Chiediamo altresì l'immediato ritiro dei militari italiani inviati in Iraq e l'annullamento della missione di guerra in Iraq pagata con il denaro che il governo (con l'avallo di larga parte dell'opposizione "di sinistra") ha distolto dagli stanziamenti per gli alluvionati.
Sosteniamo la lotta di liberazione del popolo iracheno contro l'occupazione militare anglo-americana e per l'autodeterminazione.

23 luglio 2003
Le compagne e i compagni del Laboratorio Marxista

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