14/10/2003: Comunicato del CIP


Oggi pomeriggio (13 ottobre 2003), una delegazione di compagni dell'Assemblea Nazionale Anticapitalista e del Centro d'Iniziativa Popolare è entrato nei locale de 'il manifesto', occupandoli, per richiedere la smentita della falsità scritte nei loro confronti dal signor Mantovani, sulle pagine del giornale del 12 ottobre 2003. Dopo un'ora di "confronto", il direttore Barenghi ha accettato un incontro di chiarimento, dando lo spazio per confutare le menzogne del 'giornalista' suddetto. Questo è il testo da noi redatto e consegnato nelle mani di Barenghi e Mantovani che dovrebbe uscire domani sul giornale.

Alla redazione del 'Il Manifesto':

Con neanche troppa sorpresa, ci siamo ritrovati sbattuti come 'mostri' all'interno del vs quotidiano (domenica 12 ottobre, pag 4), in una pagina dal pomposo titolo 'La risposta ai teoremi' dove, nello specifico, a noi è stato dedicato l'infame, sinistro, titolo 'Quel centro sociale, una dépendence del SISDE'.
L'autore incaricato dell'articolo, il signor MANTOVANI Alessandro nel suddetto si incarica, basandosi su informazioni - come lui stesso afferma - della Polizia di Stato, del Reparto Operazioni Speciali dei Carabinieri, del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza e da non meglio precisate 'gole profonde' del cosiddetto movimento - che dovrebbero vergognarsi per il solo accostamento -; guarda caso di costruire un TEOREMA accusatorio contro di noi, nel peggior stile di magistrati alla Calogero.
Questa campagna diffamatoria, riteniamo che faccia il seguito, rilanciando alla grande, a quella lanciata - e rivelatasi inefficace - dalla redazione romana di Indymedia una decina di giorni addietro e prontamente rilanciata dal vs quotidiano dal signor MASTRANDREA Angelo, nel tentativo prima 'preventivo', oggi 'punitivo' di stroncare sul nascere il percorso dell'EUROPPOSIZIONE che, tanto imbarazzo ha creato in piazza sabato scorso ad alcuni settori di movimento ma, soprattutto al Ministro degli Interni PISANU che quotidianamente denuncia la minaccia 'sovversiva' rappresentata dai percorsi unitari tra ambienti marxisti con quelli libertari in termini anticapitalisti e antistituzionali.
E vedendo come è stata costruita la vs pagina 'dei teoremi', non si può non notare che dei tre articoli presenti, il primo si incarica di ridare 'quota' ad un settore uscito politicamente appannato dalla manifestazione del 4 ottobre, il secondo strizza benevolmente l'occhio in termini di 'recupero' politico all'area libertaria, mentre il terzo si incarica di 'seminare zizzania' sul ns conto per farci terra bruciata intorno.
Il tutto con raffinata tecnica disinformativa, dove anche la scelta del giorno, la domenica in concomitanza della manifestazione Perugia-Assisi, evidenzia la consapevole ricerca del maggior effetto deflagrante?
Da manuale, si potrebbe liquidare.
L'ulteriore problema per il vs giornale e per il signor MANTOVANI è che, nella febbrile ricerca di 'liquidarci' politicamente e di suggerire allo Stato capitalista di 'arrestarci o fermarci', non lesinate di ricorre a vere e proprie FALSITA' facilmente contestabili e, se vi rimane una pur minima decenza etica, dovreste comunicare ai vs lettori.
Infatti il signor MANTOVANI afferma:
'diversi suoi - del CIP, ndr - componenti avevano lavorato alla Miura Travel'. FALSO.
Già dieci anni orsono - ma chi sa dove era imboscato il vs 'giornalista' -, avevamo pubblicamente chiarito che NESSUNO dei nostri aveva lavorato alla suddetta agenzia di viaggi. Leggendo le date si evince facilmente: per la Miura Travel si parla del 1988. Il CIP è nato nella primavera del 1990. Nel 1988 il Luzzi ancora NON LO CONOSCEVAMO, forse il signor MANTOVANI ci confonde con la redazione di Radio Onda Rossa di cui il tipo faceva parte in quegli anni nel collettivo studentesco-redazionale di FUORI DAI BANCHI. NON è a noi che bisogna chiedere delucidazioni sul quel periodo.
'Gli arredi del centro sociale facevano pensare a cospicue risorse'. Anche qui il MANTOVANI SBAGLIA.
Innanzitutto non avendo mai avuto il dispiacere di ospitarlo nel ns centro popolare, non capiamo come si sia fatto quest'idea. Comunque farebbe bene a venire a verificare, come nel corso di più di un decennio di lotte hanno potuto fare le migliaia di frequentatori del centro. Se poi il suddetto giornalista ci rimprovera di NON amare sporcizia e degrado, che preferiamo investire in migliorie invece che bruciare denaro per stramazzarci di canne, e che senza problemi accettiamo gli arredi dismessi dagli abitanti del quartiere, che comunque ci tengono a frequentare un centro funzionale e, nei limiti del possibile, confortevole; questo NON è un nostro problema.
'le inchieste sul movimento della Pantera avevano miracolosamente 'risparmiato' i giovani del CIP', anche questo. FALSO.
Abbiamo sempre denunciato pubblicamente le ondate repressive di cui siamo stati oggetto (autunno 1995, autunno 1999, estate 2001, estate 2003 e chissà quante altre), fatte di una miriade di capi di imputazione tra quali ASSOCIAZIONE SOVVERSIVA e BANDA ARMATA, accompagnate da decine di perquisizioni, fermi, denunce, intercettazioni ed altro. Di fronte le quali i benpensanti di movimento hanno preferito codardamente turarsi il naso e girarsi dall'altra parte.
'..il giovanotto (Alberto Luzzi) è accreditato fino al 2002 come esponente di rilievo del MPA (oggi ANA), che ha 'aderito' ad Europposizione. Luzzi si è solo allontanato da Roma, per un po? avrebbe vissuto a Torino. Dal '99 il suo nome appare in diverse indagini sulle nuove Brigate Rosse'. FALSISSIMO.
Dalla sua ESTROMISSIONE nel LONTANO inverno del 1993 NON sappiamo che fine abbia fatto Luzzi Alberto, però sappiamo quello che ha fatto in questi anni il ns compagno Alberto P. - che politicamente ci rivendichiamo in pieno -, e che è la persona che il 'teorizzatore' MANTOVANI, prendendo le veline della polizia per oro colato, scambia GROSSOLANAMENTE con l'altro Alberto (LUZZI).
EVIDENTEMENTE il contaballe MANTOVANI ripete la stessa FALSITA', quando afferma che 'LUZZI, peraltro, è indicato dai ROS e da altri, tra i rappresentanti del MPA-ANA a diverse riunioni con i CARC e IC. Anche a quella di Firenze, nel '98'. Al signor MANTOVANI evidentemente NON bastano le smentite già pervenutegli dai su mensionati organismi.
Rispetto all'uccisione e all'arresto avvenuti a Vienna di alcuni militanti della Rote Arme Fraktion, i frequentatori del CIP (ARINI e SPINOLA) 'non risulta siano stati arrestati o fermati'. FALSISSIMO.
I suddetti sono invece stati, con relativi famigliari, SOTTO TORCHIO della DIGOS per 16 ore, ma dagli interrogatori e dalle indagini sono risultati COMPLETAMENTE ESTRANEI AI FATTI, forse con dispiacere del giustizialista MANTOVANI.
Fin qui abbiamo parlato di DISINFORMAZIONE.
Ma il signor MANTOVANI si spinge oltre, laddove solo il nazistoide Ansoino ANDREASSI - ex dirigente del dipartimento PREVENZIONE ANTITERRORISMO del Ministero degli Interni, caduto in 'disgrazia' dopo il mattatoio di Genova 2001 -, che in sede parlamentare lamentava il fatto che, purtroppo per lui - e i suoi pari - NON si può mandare in galera la gente senza uno 'straccio' di prova.
Infatti, SENZA VERGOGNARSENE, il suddetto compie la sua definitiva trasformazione in INFAME, esortando DIGOS, ROS e MAGISTRATURA a perseguitare i 'giovanotti del CIP' che lui si assume la responsabilità di additare come le nuove Brigate Rosse, GIOCANDO con reati da ERGASTOLO e con la VITA e la MORTE (altrui) sulla nostra pelle?
Una responsabilità che, riteniamo, il signor MANTOVANI fa molto male ad assumersi con tanta superficialità e malafede.
A questo punto sorge a noi un?unica domanda:
E' il signor MANTOVANI un giornalista DILETTANTE mandato allo 'sbaraglio' per una oscura manovra politica atta a contrastare un scomoda tendenza politica nel movimento attraverso una ignobile campagna a mezzo stampa, o è semplicemente un AGENTE PROVOCATORE infilatosi nella redazione di un sedicente quotidiano 'comunista'?
Alla vs redazione e al suddetto, chiarirlo.

Centro d'Iniziativa Popolare
Roma 13 ottobre 2003


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