21/10/2003: Comunicato nazionale di "Europposizione!" sull'arresto e le perquisizioni del 18 ottobre


Ci danno ragione. purtroppo!
Fin da quando abbiamo dato avvio al percorso di "EUROPPOSIZIONE!", per contestare l'entrata nella guerra irachena del polo imperialista europeo, abbiamo chiarito con forza come la guerra e la pace siano due momenti della stessa politica di controllo e sfruttamento delle classi lavoratrici.
Le armi degli eserciti, gli strumenti di controllo sempre più sofisticati sono pensati e puntati in primo luogo per garantire la "pace sociale" all'interno del singolo polo capitalistico, in secondo luogo contro le altre realtà imperialiste e solo in terza battuta contro Paesi del Terzo Mondo che appaiono davvero pericoli poco credibili!
Oggi più che mai i fatti ci danno ragione. L'attacco al lavoro, al salario, alle pensioni e a diritti come quello alla casa e alla sanità portato avanti dal capitalismo europeo viene accompagnato da un'azione con la quale si cerca di intimidire e reprimere qualsiasi manifestazione di resistenza e di opposizione.
Il noto copione delle perquisizioni prima dei cortei, delle ripetute intimidazioni a strutture e singoli compagni, precedute da iniziative di criminalizzazione, sciacallaggio e censura politica, si arricchisce di una figura che sembrava dimenticata: l'infiltrato nel corteo. Personaggio che si aggira con fare sospetto all'interno delle nostre manifestazioni e che oggi scopriamo pretendere anche piena impunità per il suo agire.
A queste vere e proprie provocazioni rispondiamo, con fermezza e decisione, che esse non saranno tollerate né oggi né mai, così come non sarà tollerato il livello di controllo che il sistema sta cercando di imporre. Così come mai potrà essere accettato lo sfruttamento economico, tanto meno se imposto da eserciti o polizie.
Che sempre chiameremo lo Stato borghese ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni, come faremo ancora quest'anno con l'iniziativa che ci vedrà il 12 dicembre denunciare con la medesima determinazione i veri mandanti di quella e di tutte le Stragi di Stato.
Invitiamo tutte le realtà antagoniste ed anticapitaliste a dare una risposta immediata contro gli attacchi repressivi con mobilitazioni concrete.

Contro la repressione non si tace, senza tregua contro il Capitale!
Solidarietà a Massimo, Jimmy, Ermanno ed a tutti i compagni e le compagne colpiti dalla repressione!

Europposizione!

http://www.autprol.org/