19/12/2003: Alcune considerazioni sulla giornata di sciopero degli autoferrotranvieri del 15 dicembre 2003


Sembra utile una riflessione su quanto accaduto nella giornata del 15 dicembre con lo sciopero degli autoferro.
Il primo dato che emerge è quello della scesa in campo di una categoria che da tempo è in sofferenza ma che ancora non aveva espresso appieno la propria conflittualità. Questa scesa in campo è dovuta principalmente ad alcuni fattori:
1. Una ex categoria forte, sia sul piano contrattuale che normativo, si trova ad essere collocata, al pari delle al-tre categorie, dentro un tunnel fatto di bassi salari, pesanti condizioni di lavoro, precarizzazione ed in-certezza del proprio futuro legate alla privatizzazione del settore.
2. La politica dei redditi e la concertazione inaugurata nel ‘93 hanno pesantemente ridotto la capacità contrat-tuale della categoria, gli ottimi integrativi di una volta sono ormai un lontano ricordo e i contratti sono al pa-lo e comunque le piattaforme dei confederali non soddisfano la categoria.
3. I numerosi scioperi a sostegno della vertenza del secondo biennio non hanno sortito effetti proprio perché ingabbiati nelle norme della 146/90 e questo ha creato esasperazione e voglia di riaffermare potere contrat-tuale anche fuori dalle regole.
4. Va rilevata un’inaspettata “comprensione” da parte dei cittadini anche a forme di lotta inusuali e penaliz-zanti. La questione della compressione pressoché totale del diritto di sciopero sta diventando questione che si discute nel Paese uscendo dagli ambiti ristretti degli addetti ai lavori; noi riteniamo che questo sia un e-lemento fondamentale che dobbiamo saper gestire.
L’altro dato è quello legato alla cautela dei commenti dei vari leader sindacali confederali che, di fronte alla crescita della spontaneità e della voglia di lottare hanno cercato di non inimicarsi definitivamente la categoria. Questo dato è significativo soprattutto in prospettiva del prossimo accordo (venerdì probabilmente chiuderanno il contratto) che non assicurerà che in minima parte quanto richiesto dalla categoria.
Tra l’altro va segnalato che il mantenimento dello sciopero del 15 dicembre da parte di CGIL CISL UIL, pur in presenza di nuovi appuntamenti di trattativa, è probabilmente dovuto alla necessità di “spompare” la cate-goria prima dell’accordo per cercare di ammorbidire le proteste sul bidone che si apprestano a firmare (gli scioperi oggi costano anche per categorie che li hanno sempre fatti!) i confederali sperano che i pochi spiccioli che verranno strappati siano considerati comunque un risarcimento delle lotte effettuate.
Si prospetta una chiusura “bidone”
ABBIAMO GIA’ DATO ORA CHIEDIAMO QUELLO CHE CI SPETTA: TUTTI I 106 EURO IN PA-GA BASE SENZA NESSUNO SCONTO, NESSUNA UNA TANTUM, MA TUTTO L’ARRETRATO COMPRENSIVO NON SOLO DEI 106 EURO MOLTIPLICATI PER X 24 MESI, MA ANCHE DELLE MENSILITA’ QUALI TREDICESIMA, QUATTORDICESIMA, TFR, E LE CORRISPETTIVE QUO-TE PREVIDENZIALI!
PRETENDIAMO UN REFERENDUM VINCOLANTE!
PREPARIAMOCI A CONTINUARE LA LOTTA IN OGNI MOMENTO CON IL SINDACALISMO DI BASE!

COORDINAMENTO NAZIONALE SINDACATI DI BASE
SULT-TPL, SIN-COBAS, FLTU-CUB, SLAI-COBAS, RdB-CUB TRASPORTI
Italia 17dicembre 2003


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