19/01/2004: Gli arresti al Cairo e la deportazione nelle carceri italiane di Rita Algranati e Maurizio Falessi


Gli arresti al Cairo e la deportazione nelle carceri italiane di Rita Algranati e Maurizio Falessi: un'operazione di controrivoluzione della borghesia imperialista e di diversione politica della banda Berlusconi.
La cattura al Cairo di Rita Algranati e Maurizio Falessi e la loro deportazione nelle carceri italiane è stata, dice il Ministro degli Interni Pisanu, una vittoria della democrazia contro il "terrorismo". Così la banda Berlusconi hanno fatto passare una sporca operazione di polizia internazionale, un accordo sottobanco con le Autorità algerine ed egiziane per una "brillante operazione di lotta al terrorismo".
Tale operazione in realtà nasconde uno scambio di interessi tra governi, quello italiano, israeliano, algerino ed egiziano, in cui a farne le spese, in termini di libertà personale, sono stati i due compagni esuli da diversi anni e condannati per appartenenza alle Br e alle Ucc della fine degli anni '70.
Il colpaccio, si fa per dire, di immagine messo a segno dalla banda Berlusconi, serve a spostare l'attenzione dell'opinione pubblica dalla crisi politica che il governo sta attraversando. Questa crisi è dovuta all'aumento della resistenza dei lavoratori (come quelli degli autoferrotranvieri di Milano), e delle masse popolari alle sue politiche antipopolari e alla guerra strisciante tra le varie bande borghesi (Lodo Schifani-Maccanico, crack Parmalat, Cirio, legge Gasparri, ecc.).
Il governo Berlusconi (come anche i precedenti governi di centro sinistra) e i gruppi borghesi dei vari paesi imperialisti negli ultimi anni stanno sviluppando una cooperazione repressiva sempre più vasta, con accordi ufficiali e segreti, con mercanteggiamenti vari, e organizzando appositi organismi internazionali (Eurojust, Interpol, Tribunale dell'Aja, accordi tra i paesi che affacciano sul Mediterraneo, leggi antiterrorismo, ecc.) per perseguitare meglio quelle forze che ritengono nemici dell'attuale ordinamento economico e sociale capitalista (organizzazioni e compagni del movimento comunista, anarchico, antimperialista e di liberazione nazionale).
Gli esempi dell'evoluzione della controrivoluzione preventiva di questi ultimi anni sono numerosi e testimoniano l'accanimento con cui la borghesia conduce la lotta contro le avanguardie della classe operaia e delle masse popolari. Dal caso Ocalan venduto dal governo D'Alema al governo turco, alla deportazione dei prigionieri di guerra afgani e iracheni ad opera degli imperialisti USA nel lager di Guantanamo, al caso Persichetti deportato dalla Francia nelle carceri italiane, al caso dell'islamico Abu Omar rapito
a Milano dai servizi segreti israeliani con la complicità degli apparati repressivi italiani, passando per l'operazione congiunta, diretta dalle Autorità italiane, delle polizie di Italia, Francia e Svizzera del 23 giugno '03, che ha portato agli arresti a Parigi dei compagni Maj e Czeppel della Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del nuovo Partito comunista italiano, fino ad arrivare ai due compagni arrestati al Cairo.
Questa situazione impone e imporrà sempre più alle organizzazioni comuniste, rivoluzionarie, indipendentiste ed antimperialiste di organizzare una più adeguata lotta contro la repressione della borghesia; di unire i loro sforzi e le loro energie per contrastare le operazioni di controrivoluzione preventiva.
Non è più possibile fronteggiare la situazione che si sta determinando mantenendo un atteggiamento settario e succube della sinistra borghese. Occorre per questo aprirsi e sviluppare una politica da fronte comune contro la repressione senza se e senza ma. Occorre combattere tutte quelle posizioni che ostacolano lo sviluppo di un fronte comune contro la repressone e per la solidarietà proletaria. Posizioni che fanno della differenziazioni tra i vari compagni e le organizzazioni colpite, posizioni che utilizzano concetti borghesi come la non violenza e legalità dello Stato borghese.
Denunciamo inoltre la continuazione della persecuzione contro il movimento
No-global, che ha visto in questi giorni un'ulteriore "brillante operazione" con gli arresti di 12 compagni del movimento disobbedienti di Roma.
Esprimiamo la solidarietà a questi compagni senza indugi e condanniamo il tentativo
in atto nel "movimento" di distinguere tra compagni "violenti e non violenti".
Solidarietà ai compagni Rita Algranati e Maurizio Falessi e ai propri familiari e amici.
Smascherare tutte le operazioni di controrivoluzione preventiva della borghesia imperialista è un aspetto importante dell'attuale lotta contro la borghesia, è un compito pratico organizzativo per tutti coloro che sono partecipi alla lotta di classe in questa fase storica.
Costruiamo e contribuiamo a rafforzare un movimento europeo e internazionale contro gli accordi e le varie forme di cooperazione repressiva della borghesia, contro le liste nere, contro le deportazioni e le estradizioni di comunisti, antimperialisti, indipendentisti, anarchici e rivoluzionari.

Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
Aderente al Fronte Popolare per la ricostruzione del partito comunista (FP-rpc)
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