08/05/2004: SOLIDARIETÀ AGLI OCCUPANTI DEL RIGHI SOTTO PROCESSO


incontro autorganizzato / domenica 9 maggio 2004 ore 16.00
Esprimiamo la nostra solidarietà militante agli occupanti del Righi sotto
processo al Tribunale dei Minori di Roma dopo lo sgombero dell?istituto
del 23 dicembre 2002 (sono terminati solo da pochi giorni gli interrogatori
e si è in attesa, in queste settimane, della conclusione delle indagine
con l?eventuale rinvio a giudizio).

Allora si evidenziò (come emerso anche nell?assemblea tenuta proprio al
righi, rioccupato dopo un assembramento cittadino il pomeriggio stesso dello
sgombero) il carattere simbolico di quello sgombero. Spropositato nei mezzi
impiegati (reparti celere, telecamere, macchine fotografiche ed a coordinare
le operazioni un ben noto dirigente della Questura di Roma), si inseriva
nell?evidente attacco repressivo che ha colpito in questi due anni le mobilitazioni
studentesche e giovanili della nostra metropoli (forse anche per la radicalità,
il carattere non ?studentista, la diffusione e la partecipazione espresse)
che sembra quasi essere un laboratorio di quanto sarà poi ?esportato? (si
pensi ai vari episodi accaduti in questi mesi in istituti di altre città).

Anche adesso non possiamo non notare le modalità anomale di questo procedimento
penale (anche rispetto a quanto accaduto negli scorsi anni nei, più rari,
episodi processuali connessi alle lotte all?interno di istituti superiori).

Gli indagati sono ancora in attesa della richiesta del P.M., Stefano Racheli,
dopo che le indagini preliminari si sono protratte per quasi 18 mesi. Le
modalità degli interrogatori (un?ora circa a testa per ogni indagato sottoposto
a varie e specifiche domande, contrariamente alla prassi che in queste circostanze
ha sempre visto la resa di dichiarazioni spontane e spesso collettive) hanno
impegnato il tribunale di via dei Bresciani negli ultimi due mesi e sembrano
indicative del carattere intimidatorio. Come forse sono indicativi i tempi
con i quali si sono avviati gli interrogatori, dopo circa un anno di inattività
e rinvii delle indagini: i primi giorni di Marzo, proprio nel corso di una
vasta campagna sulla repressione nelle scuole e la militarizzazione della
città che aveva visto giusto Sabato 21 Febbraio un corteo di oltre tremila
giovani e il diffondersi di iniziative di vario tipo (occupazioni, presidi,
volantinaggi, assemblee, ecc ecc). Tutto questo nonostante, peraltro, la
lievità del reato contestato (il solo 633 c.p., invasione di terreni ed
edifici) e la inconsistenza anche dal punto di vista giuridico dell?accusa.
Non ci stupiamo, tuttavia, di quanto sta accadendo e neppure che stia accadendo
proprio nei confronti degli occupanti del Liceo Righi, in questi anni molto
noto e riconosciuto come riferimento importante delle lotte cittadine nel
contesto delle scuole romane, ed in particolare dei diffusi percorsi di
autorganizzazione.

Un episodio che vuole essere simbolico. All?interno di una stragia diffusa
che abbiamo più volte denunciato ? dagli oltre 100 denunciati di due anni
fa, ai dieci interventi delle forze dell?ordine lo scorso anno, agli sgomberi
di questo autunno oltre che alle ripetuti fermi intimidazioni denunce nei
confronti di militanti. Ed il sempre più pressante controllo all?interno
degli istituti da parte di docenti e presidi (persino magari con l?ausilio
di telecamere), in collaborazione costante con le forze dell?ordine (digos
infiltrata, progetti comuni fra Ministero degli Interni e dell?Istruzione
attivati dagli allora ministri Berlinguer e Napolitano, controlli ?antidroga?
sistematici, presenza alla entrata e ad alla uscita degli istituti di volanti
dei commissariati di zona, ecc ecc), all?interno di una città sempre più
militarizzata che viene subita anzitutto dai settori giovanli, sempre più
frammentati e precarizzati all?interno del tessuto metropolitano.


Anche in conseguenza di queste considerazioni, riteniamo che quanto sta
accadendo ai processati del Righi interessi tutti i compagni con i quali
in questi anni abbiamo condiviso i percorsi di lotta e di autorganizzazione.
Proponiamo quindi di incontrarci DOMENICA 9 MAGGIO ALLE 16. Una occasione
per confrontarci su questa situazione, sulle iniziative di mobilitazione
e controinformazione già tenute in queste settimane e quelle da sviluppare
nelle prossime (anche rispetto alle spese legali sostenute dagli indagati).


Nella consapevolezza che quanto descritto in modo breve in queste righe
debba, come ovvio, essere inserito nelle più ampie strategie di controllo
sociale sempre più permeanti ed nel livello di attacco ? anche preventivo
? alle mobilitazioni testimoniato dai molti fatti di questi mesi (arresti,
perquisizioni, sgomberi...) a fronte del quale siamo sempre più conviti
dell?importanza dello sviluppo di un riflessione collettiva di tutti coloro
sono interni alle lotte oltre che dello sviluppo della solidarietà non come
formalismo bensì come pratica attiva e quotidiana.

alcuni giovani autorganizzati
Maggio 2004 ? RM

nikkiop@tiscalinet.it

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