17/05/2004: APPELLO ALLA MOBILITAZIONE E ALLA LOTTA PER LO SPALLANZANI


Con la strategia della “guerra permanente” al cosiddetto terrorismo, gli imperialisti americani ed europei vorrebbero trasformare il pianeta a loro piacimento, utilizzando armi e metodi che precedentemente solo i nazisti erano riusciti ad estendere su larga scala. La guerra d’occupazione, i massacri, le stragi e le torture sono l’aspetto più evidente, la punta d’iceberg, di un sistema di sfruttamento che quotidianamente miete vittime ed esercita ingiustizie tra i più ampi strati delle masse popolari, non solo dei paesi oppressi, ma anche di quelli imperialisti.
L’ospedale Spallanzani di Roma è stato individuato dal governo della banda Berlusconi, servo del boia Bush, quale istituto da trasformare in polo di riferimento, per il bacino del mediterraneo, per la cosiddetta lotta al bioterrorismo.Esso deve divenire, praticamente, una struttura paramilitare di ricerca e sperimentazione di tutti gli agenti batteriologici e virali utilizzabili come armi.
Gli interessi che sono a monte di queste trasformazioni sono enormi, e, al livello altissimo dei gruppi imperialisti ancora oggi dominanti: quello delle armi e della guerra con a capo Bush; quello del Vaticano che trae profitto anche da questa trasformazione; quello delle multinazionali farmacologiche che da sempre speculano sulla pelle dei malati.
All’interno dell’Istituto, si è, però, sviluppato un movimento di resistenza e di protesta, guidato dai lavoratori e dalle lavoratrici dello Spallanzani, che, da subito, hanno compreso la reale portata dello scontro che si manifestava con l’attacco ai livelli minimi di assistenza ai pazienti e la fascistizzazione del rapporto di lavoro.
I più combattivi, i lavoratori e le lavoratrici comunisti/e, sono per questo motivo, sistematicamente fatti oggetto di ogni tipo di minaccia e di ingiustizia: dai provvedimenti disciplinari su misura, ai trasferimenti, ai controlli e pedinamenti, all’eliminazione di ogni agibilità politico-sindacale. Tutto questo non ha però indebolito la loro determinazione e la consapevolezza di lottare per una giusta causa, ma ha anzi accresciuto la loro forza e autorevolezza contribuendo a riunire intorno a sé un numero sempre maggiore di lavoratori.
Dopo la chiusura del reparto di pediatria, nel novembre del 2002, dopo la blindatura della struttura con l’isolamento dagli altri due ospedali vicini, il S. Camillo e il Forlanini, dopo l’annullamento del diritto ad un’assistenza dignitosa per i pazienti e l’annullamento dei diritti dei lavoratori; oggi, criminali prezzolati, danno continuità al processo di militarizzazione alzando barriere meccaniche anticarro per impedire a chiunque l’ingresso all’ospedale ( ex- pubblico), per installarvi una postazione militare come previsto, tra l’altro, dal ministro della Salute G. Sirchia.
La lotta guidata dai compagni/e dello Spallanzani ha ostacolato e rallentato tale trasformazione, anche se oggi è aumentata la precarizzazione dei lavoratori (agenzie interinali, co.co.co, cooperative) e l’ospedale sta per essere trasformato in un presidio militare.
Anche se la repressione interna dei lavoratori più combattivi è pane quotidiano per amministratori e sindacalisti corrotti, la lotta per difendere l’ospedale può essere ancora vinta se si raccolgono su di essa le giuste forze e ci si unisce contro il comune nemico.
I lavoratori e le lavoratrici dello Spallanzani il 21.05.04 sciopereranno per 24 ore contro la guerra, la militarizzazione dell’ospedale e la repressione interna!

Riapriamo la pediatria dello Spallanzani!
Cacciamo i guerrafondai dall’ospedale!
Ridiamo dignità e sicurezza ai lavoratori e ai malati!

VENERDI’ 21 MAGGIO DALLE h. 12
ASSEMBLEA E PRESIDIO DI LOTTA
ALLO SPALLANZANI DI ROMA
VIA PORTUENSE 292
VIA GIACOMO FOLCHI

Lavoratori e lavoratrici dello Spallanzani di Roma.
Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC), Roma, carc.rm@virgilio.it
Comitato di Resistenza Popolare, Roma, crprm@interfree.it
Comitato ASP di Roma, asprm@fastwebnet.it
(aderenti al Fronte Popolare per la ricostruzione del partito comunista)


http://www.autprol.org/