04/10/2004: Dall'Alfa Romeo e dall'ATM, appello a tutte le situazioni di lotta di Milano e Lombardia per un'assemblea unitaria a Milano


Ai licenziati, ai cassintegrati, ai disoccupati, agli sfrattati, ai lavoratori precari e senza diritti, agli immigrati, ai giovani e agli studenti, ai centri sociali.
I fatti successi ai cassintegrati dell'Alfa Romeo, le 4.200 multe ai tranvieri di Milano, la loro rabbia e ribellione hanno scoperchiato un malessere molto diffuso in tutte le componenti sociali.
Gli attacchi, che non solo i lavoratori stanno subendo, con il depredamento dei salari, la disoccupazione, la chiusura delle fabbriche, la precarietà e la precarizzazione del lavoro, il taglio delle pensioni, lo scippo del TFR, il carovita, la privatizzazione della scuola e della salute, ecc,ecc, sono sotto gli occhi di tutti, e tutti ne sono intaccati
Per chi non accetta passivamente è in corso una dura repressione fatta di precettazioni, denunce, limitazione delle manifestazioni, cariche di polizia (Melfi) e adesso la criminalizzazione delle lotte che danno il segno di come le istituzioni intendono rispondere al malessere che va avanti da ormai 15 anni e che non sembra mai terminare.
A sacrifici si aggiungono altri sacrifici, senza mai vedere la fine, e non si sa a cosa essi siano serviti.
Da un governo all'altro, da una finanziaria all'altra, miliardi e miliardi passano dalle tasche dei lavoratori e dalle borse delle famiglie ad ingrassare padroni e finanziarie.
Intanto vediamo che le fila delle cosiddette sacche di povertà si sono ingrossate ed anche i colletti bianchi cominciano a piangere; si lavora ormai in due per avere il salario di uno.
Vediamo un attacco micidiale all'occupazione.
Vediamo sparire interi settori industriali.
Vediamo precarizzare tutto il pubblico impiego, servizi sociali, scuola.
Vediamo le banche, le grosse finanziarie e i fondi pensione che si impadroniscono di quanto era pubblico e per far ciò calpestano i lavoratori.
Vediamo i padroni che spostano le produzioni all'estero e il governo che provvede a tappare i buchi con cassa integrazione, mobilità, miliardi di finanziamenti ai padroni, senza mai chiedere conto di quello che si fa e senza un minimo di politica economica e industriale.
E non ci sono invece problemi a finanziare la guerra in Iraq, con l'Italia serva e complice dell'imperialismo Usa.
ALTRO CHE CALMARE LE ACQUE!
COSI' NON SI PUO' PIU' ANDARE AVANTI
Non ci accontentiamo più dei proclami e delle buone intenzioni sentite in questi giorni a ridosso di quanto successo all'Alfa e all'ATM, e tanto meno accettiamo di limitare dentro le istituzioni la protesta alla quale fino ad oggi nessuno ha mai dato risposte.
Siamo invece perché il malessere covato da moltissimi lavoratori che mai hanno potuto gridare come noi e mai hanno avuto l'onore della cronaca venga allo scoperto e che tutti capiscano che occorre cambiare rotta.
Siamo per dare fiato a queste proteste, unificare per quanto ci è possibile tutte le situazioni di lotta e ridare fiducia in una ripresa della iniziativa a tutti coloro che da anni sono ingabbiati dalle politiche della compatibilità e concertazione.
Siamo perché, partendo da Milano, si apra una vera stagione di conflittualità che - oltre ai lavoratori - coinvolga anche giovani, studenti, centri sociali e altre associazioni e movimenti.

Gli Slai Cobas dell'Alfa e dell'Atm propongono di tenere l'assemblea
VENERDI 8 ottobre a Milano alle ore 20,30
presso la SALA DELLA PROVINCIA DI MILANO di Via Corridoni.

Proponiamo di tenere una riunione preparatoria, con tutti coloro che vogliono promuovere con noi l'assemblea, Lunedì 4 ottobre alle ore 21 presso la sede del Cobas dell'ATM (mezzanino del Metrò MM linea 2 ROMOLO).
Alfa: tel/fax 02-44428529/3333368603 Atm: tel 02-58104017 fax 02-48032023/3479128012 infoslai@fastwebnet.it

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