21/02/2005: Il prossimo passo è il potere popolare


Movimento Basi Popolari del Venezuela

Si va esaurendo una fase d’offensiva controrivoluzionaria, fase in cui il popolo Venezuelano, settori patriottici delle Forze armate ed il governo hanno finito con lo sconfiggere l’offensiva strategica della destra interna, rappresentata da gruppi economici e Partiti Politici (Azione Democratica, COPEI, Bandiera Rossa, Prima Giustizia, MA, e Cupole Sindacali), e di quella esterna, l’impero Nordamericano.
Una fase che comincia con l’azione legislativa (10-12-2000), quando si verifica il primo grande sciopero, e finisce con il Referendum, ma passando attraverso il Colpo di Stato, (11-05 – 2001) la serrata petrolifera, Firmazo e guarimbas.

Ora valutiamo i contributi, passo dopo passo, del Compagno Presidente alla Rivoluzione Bolivarista:
- Diffusione nella coscienza popolare del Pensiero Bolivariano, pensiero che è stato assunto dal popolo quale propria identità ed alternativa autenticamente trasformatrice
- Diffusione nella coscienza del popolo di un sentimento antimperialista, che il popolo
identifica come nemico principale.
- Promulgazione del testo costituzionale e con ciò l’incremento dei livelli d’organizzazione
popolare. La promulgazione di leggi, la crescita dell’apertura di spazi internazionali
permeabili e disponibili ai risultati ed alle posizioni del progetto bolivarista.
- La proposta politica del balzo in avanti come anticipo di una seconda ondata di trasformazioni politico-sociali ed economiche.
- La creazione delle Missioni ha permesso di coinvolgere la massa popolare nelle politiche sociali e di renderla beneficiaria da una delle forme di ridistribuzione del reddito dell’industria petrolifera, ma che configura anche una nuova istituzionalità, contrapposta al vecchio stato.
Si tratta, infatti, di una sfida che parte proprio dal suo superamento, con la configurazione di uno stato di transizione democratica, nazionale e popolare, espressione della nuova realtà; per la rivoluzione è imprescindibile costruire un nuovo stato e con esso nuove relazioni di potere, in cui l’orizzonte sia proprio la socializzazione e democratizzazione del potere politico.
- L'elaborazione di una politica energetica che ha permesso di ottenere un prezzo più equo del petrolio e di riattivare l’OPEC; vanno in questa direzione gli sforzi per costruire una politica industriale petrolifera ed energetica continentale, subordinata alle necessità di sviluppo nazionale dei nostri paesi.
Si chiude un ciclo nella lotta di classe, la controrivoluzione è stata sconfitta tatticamente e si apre un nuovo periodo di confronto, dove emergono nuovi attori e nuovi scenari.

Qui vogliamo sottolineare la situazione prodotta del sequestro del dirigente rivoluzionario Rodrigo Granda, violando la nostra sovranità nazionale, un chiaro esempio dell’espansione del Piano Colombia II, che esprime i veri intenti dell’impero per destabilizzare la rivoluzione bolivarista e regionalizzare il conflitto Colombiano, scenario ideale per dividere i nostri popoli e per posizionare le loro forze militari ricolonizzatrici. Davanti a ciò: il nostro fermo rifiuto delle provocazioni fasciste del lacchè Álvaro “Uribush”, burattino dell’impero nordamericano che sta trasformando la Colombia, repubblica sorella, in una portaerei yankee da dove possano partire le forze d’invasione contro la nostra rivoluzione e tutti i popoli latinoamericani in lotta.

Pensiamo che la strategia imperiale per sconfiggere la rivoluzione bolivarista sia in fase di ridefinizione, e si basi sulla creazione di un nuovo attore che conduca la controrivoluzione. La radicalizzazione o la sconfitta della rivoluzione in questo nuovo periodo sta in che misura il popolo organizzato e le sue espressioni politiche riescano ad elevare il livello di coscienza per ostacolare la destra, che può ancora imbrigliare il processo in corso, il nostro impegno ed i nostri sogni e speranze, facendoci tornare sotto il gioco imperiale attraverso l’istituzionalizzazione della rivoluzione dentro i parametri di un nuovo stato capitalista modernizzato.

Allora in questo nuovo ciclo storico i nemici fondamentali continuano ad essere l’imperialismo nordamericano e la destra infiltrata nel processo mascherata da bolivarista, quindi è fondamentale mobilitarci e lottare, perché il balzo in avanti nella rivoluzione sia reale come la radicalizzazione delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche, cioè che si costituisca uno strumento per l’autentica presa del potere da parte del popolo organizzato.

Il confronto politico di classe si acutizzerebbe portando al centro altre questioni, una delle quali è la resistenza-boicottaggio ai cambiamenti del vecchio stato da parte dell’istituzione rivoluzionaria. Per questo motivo, noi uomini e donne di città e campagna organizzati nel Movimento Basi Popolari, dopo 13 anni dall’insurrezione civico-militare bolivarista, vogliamo riprendere quello spirito ribelle ed eroico dei nostri militari patrioti per ribadire nuovamente la necessità storica dell’unità tra paese e forze armate, per far fronte al nemico che spia nella nostra patria; si tratta di difendere la nazione.

Proponiamo al paese e alle organizzazioni popolari la seguente piattaforma di lotta che nella pratica concreta ci vada articolando ed unificando senza settarismo né calcoli di gruppo, perché la nostra unica guida per l’azione deve essere la difesa e radicalizzazione della rivoluzione. Non possiamo lasciare solo il Compagno Presidente in questo nuovo ciclo storico di confronto di classe.
Non possiamo optare tra vincere o morire: necessario è vincere.
Dipende da noi allora, che la spada di Bolivar continui a cavalcare per l’America Latina.

Piattaforma
Lotta Del Popolo BOLIVARISTA:
* Assumere la Difesa Integrale della Patria in città e campagna. Costruire insieme le Brigate di Sicurezza Rurali ed i Comitati di Difesa Popolare con le nostre forze armate, secondo un piano bellico per tutto il paese.

* Di fronte all’aggressione dell’impero massificazione della riserva ed elevazione dei livelli di preparazione.

* Costruire uno spazio di convergenza dell’antimperialismo latinoamericano e globale.

* Nazionalizzazione della Panca.

* Democratizzazione della Banca Centrale. Le riserve economiche sono del popolo e devono finanziare lo sviluppo nazionale.

* Rivoluzione Agraria, avanzare verso la proprietà sociale della terra e la creazione di circuiti produttivi regionali.

* Spingere la riforma e radicalizzazione della Legge sulle Terre con la partecipazione diretta dei contadini.

* Sviluppare a livelli superiori le Cooperative e forme associative come un’alternativa di costruzione di nuovi rapporti sociali..

* Partecipazione diretta del contadini e dei piccoli produttori nell’assunzione di decisioni circa il Piano di Semina.

* Stop all’Impunità e al Sicariato. Stop agli sgomberi e violazioni dei diritti umani in campagna.

* Usare la mobilitazione come strumento di lotta.

* Titolarietà collettiva della terra, crediti e sementi senza sabotaggio ed appoggio tecnico per tutto il processo produttivo.

* Nuova cultura produttiva e nuovi modelli educativi nelle cooperative adattate alla realtà del campo.

* Trasformazione dello Stato e dell’Amministrazione Pubblica. Verso un nuovo Stato Nazionale e Popolare.

* Semplificazione dei processi amministrativi degli organismi statali cui ha accesso il popolo

* Riforma Universitaria, per un’Università democratica nazionale e popolare, promotrice dello Sviluppo Endogeno.

* Costruire e sviluppare un movimento studentesco adeguato alla nuova realtà storica dal paese: ampio, unitario, propositivo e rivoluzionario.

* Riprendere l’impulso e il dibattito sulla trasformazione universitaria

• Radicalizzare le Leggi di Partecipazione Popolare ed ampliare i meccanismi democratizzati del potere in tutte le sue sfere: il Potere Popolare si costruisce qui ed ora.

*Municipalizzazione del Potere Popolare nella nuova Legge di Municipalità, per integrare a tutti i livelli decisionali il popolo organizzato: co-governo e democrazia diretta. Il nuovo stato deve costruirsi dalla base.

* Riforma della Legge del FIDES, ampliamento del 50 % di investimento diretto alle comunità.

* Costruzione concreta del Fronte Rivoluzionario di Massa come istanza di unità ed articolazione programmatica dei movimenti sociali e politici rivoluzionari del processo.

* Discussione e sviluppo dalla base dei 10 punti della nuova mappa strategica della rivoluzione

*Assumere le Assemblee Popolari come veicolo per la discussione e la messa in atto della presente piattaforma di lotta.

MOVIMENTO BASI POPOLARE MBP
FRONTE NAZIONALE AGRICOLO EZECHIELE ZAMORA
MOVIMENTO STUDENTESCO UFI CONTRO L'INTERVENTISMO, DIFESA INTEGRALE DELLA NAZIONE, UNITÀ PER LOTTARE, UNITÀ PER VINCERE.




http://www.autprol.org/