07/03/2005: Persecuzione selvaggia contro gli operai della Zanon


Oggi al mattino é stata rapita e aggredita la moglie d’un compagno di fabbrica. Secondo la denuncia fatta dalla compagna alla Fiscalía General, oggi alle 11: 30 – quando usciva per andare a lavorare nella città di Centenario - 4 uomini da un Falcón verde (macchina simbolo della repressione militare negli anni '70) l’hanno obbligata a salire su.
"Sappiamo dove lavori, che il tuo marito lavora a Zanon e che lasci il tuo figlio con la tua suocera ". Cosi cominciarono le aggressioni, puntualizzando che il messaggio era per Godoy, López, Pedrero ed altri del Sindicato Ceramista.
Le minacce verbali che riceviamo nell’ultimo tempo, questa volta fanno un salto, fino ad arrivare alla violenza fisica: "Questo é per la Zanon", dicevano mentre la torturavano con una especie di coltello.
L’hanno colpita in faccia e gli hanno fatto tagli nel viso, nel petto e nelle braccia. La compagna ha denunciato anche quest’altra minaccia: "Il sindacato si riempirà di sangue, e ti tagliamo la faccia perche ti vedano cosi al sindacato".
La minaccia si é allargata a tutti quando hanno detto che "se loro non vogliono lasciare la fabbrica, dovranno rimanere a vivere li, perche per strada ci amazzerebbero a tutti, e che comunque qualcuno morira".
Noi operai di Zanon pensiamo che é la continuità dell’escalation di minacce e violenza scatenata contro la Defensoria del Niño, il deputato Jesús Escobar e ai lavoratori di Zanon.
Questo comincia con il discorso del Ministro de Seguridad y Trabajo provinciale, Manganaro, durante la nomina di nuovi poliziotti alla fine dell'anno scorso. In quell'occasione il Ministro fu chiaro quando chiamò "delinquenti" quelli che lottano contro le politiche del governo di Sobisch. Ha usato termini di guerra: "quelli" li dobbiamo perseguitare, segnalando come "truppe irregolari" i lavoratori che si manifestano.
Ieri, lo stesso ministro, ha denunciato che tutta questa situazione si tratta d’una conspirazione del servizi d’inteligenza (SIDE), sulla base d’una denuncia anonima di ex-agenti del SIDE che lui ha presentato nella Legislatura.
Come operai di Zanon non rifiutiamo a priori nessuna ipotesi. In mezzo a un clima viziato, siamo nelle vigilia della risoluzione del conflitto della fabbrica, e con molte possibilità di trovare una definizione favorevole dopo 3 anni di gestione operaia a Zanon. Però i settori di potere e i padroni "svuotatori" non si arrendono facilmente. Utilizzano arme prese degli anni bui della dittatura per tentare di farci crollare e sconfiggerci.
Oggi più che mai, riaffermiamo il nostro impegno di lotta e, al di là di dove provengono le agressioni e le minacce, la responsabilità politica di quello che succederà a noi, alle nostre famiglie, e all'insieme degli attivisti in tutto Neuquen, sarà responsabilita del governatore Jorge Sobisch.
Inviate la vostra solidarietà a http://www.obrerosdezanon.org


http://www.autprol.org/