20/05/2005: 21/5: Presidio Giovanni libero subito


SABATO
20/5 presidio itinerante h.17 c.so Brunelleschi davanti al cpt
h.18.30 capolinea del 3 (alle mura del carcere)

Dopo i fatti di ieri intendiamo portare la solidarietà a tutti i detenuti del Cpt di c.so Brunelleschi. In una città e in un paese sempre più militarizzato, la popolazione immigrata è il primo soggetto su cui si abbattono con determinazione, le azioni repressive delle forze dell’ordine e della magistratura.
I nostri quartieri, sempre più abitati da immigrati di tutte le nazionalità,se non sono trasformati di fatto in ghetti, sono laboratori in cui sperimentare forme di controllo sociale di elevata entità.
Essere immigrati a Torino significa vivere nella marginalità, significa ripiegare a forme di piccola criminalità per vivere, significa subire in prima persona l’abuso di quel potere di stato che fortifica prigioni in cui rinchiudere chi non possiede i documenti, significa essere sottoposto a controlli estenuanti, significa salire su un bus pubblico senza biglietto ed essere espulso dall’Italia.
E’ normale quindi essere fermati dalla polizia e ritrovarsi uccisi per la pallottola di un solerte agente.
Il centro di detenzione diventa così l’anticamera alle espulsioni, il proseguo della carcerazione alle Vallette. Funziona a pieno regime, e come tutte le galere è gestito con assoluta libertà dai carcerieri di turno: condizioni di vita disumane, sovraffollamento, violenze da parte delle forze dell’ordine, negazione delle cure mediche, incomunicabilità con chiunque visto che non ci sono nemmeno i traduttori.
Al contempo però la nostra città, nella sua trasformazione olimpionica, gli immigrati li accoglie, li usa e ne abusa. La manodopera edile sottopagata e sfruttata qui in città come nelle valli olimpioniche non si conta. La legalità dei cittadini per bene, che nell’immigrato riconoscono il nemico e il criminale, viene meno quando se ne servono per acquisti illegali, per il consumo di sostanze o per il sesso a pagamento.
Pensiamo importante quindi favorire ed essere al fianco di tutte le forme di solidarietà e organizzazione che la popolazione immigrata si da. Per questo ieri eravamo al cpt e per questo Giovanni, un compagno del Collettivo Universitario Autonomo, impegnato a Pianezza nel movimento No Tav, è stato arrestato.
Sabato pomeriggio torneremo in c.so Brunelleschi per far sentire ai detenuti e alle detenute che oltre quel muro batte la solidarietà; ci sposteremo poi fin sotto il carcere delle Vallette per chiedere la liberazione di Giovanni facendoci sentire oltre ogni massicciata.

SABATO 20/5 presidio itinerante
h.17 c.so Brunelleschi davanti al cpt
h.18.30 capolinea del 3 (alle mura del carcere)



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