31/10/2005: Aggiornamento notizie da Sollicciano e appello dei detenuti


Tanto per ribadire la insostenibile situazione sanitaria, è emerso il caso di una detenuta che ha parlato della sua bambina che è rinchiusa dentro sollicciano con lei (nella sezione nido al femminile) e che ha la scabbia.
Per settimane non è riuscita ad avere la crema che serviva alla bimba, il pediatra si è presentato dopo 40 giorni e ha pure detto che la bimba stava bene. Pochi giorni dopo sono comparsi con chiarezza i segni della scabbia.

Appello dei detenuti a sostenere la protesta:

Dal giorno 10 Ottobre siamo in agitazione e abbiamo messo in atto una serie di manifestazioni e di proteste pacifiche! Dopo l'astensione dalla spesa, oggi ci siamo chiusi a tempo indeterminato dentro alle nostre celle rifiutando le ore d'aria per restare sepolti vivi come questa politica ci vorrebbe.
Il presidente Casini, ha risposto al nostro Appello per la discussione di Indulto e Amnistia in Parlamento, lavandosene le mani e lasciandoci Gabbati e Contenti.
La Nostra protesta continuerà ad oltranza e ci serve la Vostra solidarietà, sperando di vederVi e soprattutto di sertirVi qui sotto le mura di Sollicciano.
Revocheremo poi il mandato dei nostri avvocati e ne nomineremo uno soltanto così salteranno tutti i processi e i Tribunali si bloccheranno, visto che un solo avvocato non potrà essere presente a tutti i processi risultando legittimamente impedito.
Siamo certi che ci aiuterete, chiedendo, con noi, INDULTO E AMNISTIA.
GRAZIE!

Commissione interna
Detenuti di Sollicciano
FIRENZE

Di seguito la lettera del detenuto che minaccia di togliersi la vita:

Il Sottoscritto I. M., attualmente detenuto presso la C.C. di Sollicciano, intende rendere nota la sua forma di protesta, oltreché partecipare a quella già presa e sostenuta da tutti gli altri detenuti di questo istituto.
Approfittando di una sua già maturata in precedenza, decisione, di porre fine alla disperazione, all'angoscia continua, ai soprusi giudiziari, alla perenne situazione insostenibile di dipendere da magistrati incompetenti, da alcuni operatori i quali per alcuni versi non hanno modo di operare come dovrebbero, in altri usano giudizi del tutto arbitrari evidenziando un potere che non gli compete, con disastrosi effetti che si riversano spesso sulle famiglie di questi detenuti.
In questa confusione o meglio disorganizzazione, nemmeno il personale più onesto nel svolgere le proprie mansioni ha modo di operare, a tutto questo si aggiunga il menefreghismo abbietto e vergognoso del mondo politico che nulla fa per porre rimedio ad una situazione carceraria da terzo mondo, tutto questo dicevo mi ha portato alla decisione di passare a miglior vita sperando che questo serva per la causa che i miei compagni di sventura in tutti i carceri italiani stanno perorando, ancorpiù sperando che questo mio gesto possa fare vergognare alcuni e responsabilizzarne altri.
Mi toglierò la vita se quantomeno per questa data non sarà messa in discussione la legge sull'indulto e l'amnistia.
Tengo comunque a precisare che numerosi compagni mi hanno pregato di non mettere in opera quanto da me deciso, ma come ripeto era comunque una decisione presa a posteriori.
Perciò sarà chi alla fine dovrà affrontare tutti questi problemi per i quali lottiamo a dimostrare se la mia vita vale almeno l'attenzione per risolvere questa vergognosa situazione che loro stessi hanno creato.
Nell'occasione vorrei ringraziare comunque le poche persone che all'interno di questa struttura hanno tentato, pur senza mezzi efficaci o per meglio dire senza potere, di farmi uscire da questa triste e angosciosa vicenda.
Cordialmente

(La lettera è giunta firmata)

Invitiamo tutti a sostenere, in qualsiasi forma, la legittima lotta dei prigionieri contro le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere.

Dentro e Fuori le Mura
"...di respirare la stessa aria dei secondini non ci va..."
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