17/11/2005: Sulle perquisizione del 9 novembre a Cecina (LI)


Mercoledì 9 novembre sono state eseguite 2 perquisizioni domiciliari ai danni di due compagni, una nel comune di Cecina, l’altra nel comune di Rosignano (Vada), entrambe in provincia di Livorno.
I nomi degli ufficiali e degli agenti della questura di Cecina sono: Bicocchi Michela, Feri Onorato, Lucchesi Michele e Cavallini Lucia.
Le perquisizioni effettuate dalle questure locali sono state ordinate dal Tribunale di Firenze, dal pubblico ministero Bocciolini e dal procuratore aggiunto Fleury.
Secondo i verbali questi provvedimenti e le consecutive indagini sono stati intrapresi dall’invio di una videocassetta che l’anno scorso avrebbe dovuto esplodere nelle mani del sindaco di Firenze o nelle mani di chi l’avesse aperta.
Secondo le alte cariche dello stato, dati gli attentati nel comprensorio fiorentino e più in generale in Toscana le indagini fin qui compiute non bastano, non bastano i controlli di sedi anarchiche e centri sociali e neppure i controlli sui partecipanti a manifestazioni; non bastano le persone indagate ce ne vogliono altre. Questo è il motivo della perquisizione di questa mattina che dai verbali è risultato negativo.
Queste considerazioni generali (che non si riferiscono a quest’indagine in particolare) possono apparire scontate ma è bene ricordare che:
- coloro che entrano in casa tua, sono militari pronti ad eseguire ogni ordine impartito; mai fidarsi di loro! quando fanno i simpatici ti stanno studiando, stanno facendo il loro lavoro.
- ti hanno trattato bene? Come possiamo dimenticare che le forze dell’ordine hanno maltrattato molta gente come te, l’hanno picchiata, torturata e incarcerata?
- il risultato della perquisizione è negativo? Non c’è da rallegrarsi di niente; ti hanno controllato, hanno visto quel che leggi e come ti comporti nei loro confronti, sono pronti a tracciare il tuo profilo psicologico e hanno un arsenale legislativo, tecnologico e militare a difesa dei forti interessi.
- abbiamo visto come “sul nulla” sono stilati teoremi polizieschi trasformati in prove, che bastano per l’applicazione del carcere preventivo.
- firmare un verbale non garantisce nulla, anzi legittima l’iniziativa intrapresa dagli sbirri, non solo; un verbale che apparentemente potrebbe scorrere, riletto in seguito ha sempre qualcosa di strano.
- le perquisizioni sono azioni politiche usate anche per trovare una condanna facile, per scoraggiare un’azione sociale, per disorientare le analisi e dividere.

DALLA VALLE DEL CECINA,
SABATO 12 NOVEMBRE ‘05
LA RIVOLTA E’ LA VITA,
LA RASSEGNAZIONE E’ LA MORTE!

http://www.autprol.org/