14/01/2006: Bologna, Inziativa di solidarietà con i/le compagni/e di Lecce e dibattito sui CPT


In solidarietà con gli anarchici di Lecce arrestati ed inquisiti per la lotta condotta contro il C.P.T. di San Foca. Il processo contro questi compagni inizierà il 19 gennaio 2006.
Domenica 15 gennaio alle ore 21 proiezione del film Mare nostrum di S. Mencherini e dibattito sulla lotta contro i Centri di Permanenza Temporanea.
Presso il Circolo Iqbal Masih Via Della Barca 24/3 Bologna.

Nel documentario Mare nostrum ci sono diversi e forti riferimenti al Centro di Permanenza Temporanea di San Foca, perciò ci è parso adatto ad introdurre la serata di solidarietà con i compagni leccesi.
Il 12 maggio scorso, con l’operazione “Nottetempo”, le forze repressive hanno condotto in carcere cinque persone, inquisito altre 13 ed effettuato diverse perquisizioni. Per tutti l’accusa è di “associazione sovversiva con finalità di eversione dell’ordine democratico”, il famigerato art. 270 bis con i quale negli ultimi anni sono stati arrestati decine di rivoluzionari, ribelli o semplici militanti di sinistra senza lo straccio di una prova. A otto mesi di distanza ancora due compagni si trovano in carcere, una agli arresti domiciliari e un’altra con l’obbligo di dimora.
I C.P.T. sono ormai da tanti, soprattutto dopo la denuncia di alcuni servizi giornalistici sulle condizioni disumane in cui sopravvivono gli uomini e le donne internati in queste strutture, definiti lager nei quali gli immigrati vengono rinchiusi per la sola colpa di non avere i documenti giusti. E allora se tali sono è del tutto conseguente lottare per cercare di distruggerli e per aiutare chi è rinchiuso a scappare. Questo è ciò che i compagni di Lecce hanno fatto, portando la loro denuncia nelle strade della città contro la curia che gestiva il centro di San Foca attraverso la fondazione Regina Pacis di Mons. Ruppi. La direzione del Centro era affidata a quel don Cesare Lodeserto che poi finirà inquisito per sequestro di persona, violenza privata, peculato e che non perdonerà ai compagni di aver obbligato le autorità a togliere quel velo di silenzio che occultava la sua gestione del centro e per essere finito, anche se per poco, in carcere. Il C.P.T. di San Foca ora è stato chiuso.
L’accanimento contro i compagni leccesi è dovuto ai colpi simultanei dello Stato, della Chiesa e della mafia locale, tutti talmente infastiditi da tanta determinazione da volerseli togliere di mezzo per anni.
Ma la lotta contro questi luoghi dell’abuso si è estesa, a decine cercano e a volte riescono ad evadere mentre fuori si intensifica il sostegno con iniziative, presidi, manifestazioni e denuncie sulla responsabilità di chi (dall’Alitalia alla Croce Rossa, dalle aziende di trasporto alle ditte private che forniscono merci e servizi ai C.P.T.) si arricchisce sugli immigrati e di chi li mantiene sotto ricatto per costringerli a lavorare per due euro all’ora e scaricarli quando non servono.
Con l’incontro di questa sera vogliamo partecipare alla due giorni di iniziative indette in tutta Italia per il 14 e 15 gennaio in solidarietà con i compagni sotto processo e contro i C.P.T. e il mondo che li produce.
Continuano i presidi che dall’1 ottobre si tengono davanti al C.P.T.di Bologna.
Ogni Sabato dalle 14.30 appuntamento in Via Mattei.

Compagni in lotta contro i C.P.T.

http://www.autprol.org/