12/02/2006: Liberato il compagno italiano fermato il 9/2. Restano in stato di fermo 2 spagnoli


Uno dei prigionieri è stato posto in libertà da ieri notte (1). Gli altri due sono entrambi presso il commissariato dei reparti antisommossa nel quartiere di Zona Franca in via Ulldecona. I compagni sono accusati dei reati di incendio e disordini. Il presidio di questa mattina davanti al tribunale di Barcellona (Pg. Ll. Companys) è durato sino a mezzogiorno, quando gli avvocati hanno saputo con certezza che gli interrogatori dei compagni erano stati rimandati alla mattina del 12/2/2006.
Sembra che gli sbirri si siano giustificati sostenendo che devono valutare con attenzione tutto il materiale sequestrato essendo l'indagine aperta a ulteriori arresti.

Ieri 09/2/2006 si è svolta una manifestazione solidale. 150 persone hanno percorso il centro di Barcellona gridando slogan per la libertà dei prigionieri e contro il carcere e la polizia.

Solidarietà attiva ai prigionieri del 9 febbraio 2006.

Domenica 12/2/06 è stato nuovamente convocato un presidio davanti al tribunale alle 11 di mattina.
Attenti alle informazioni sulle convocazioni perché è possibile che vi siano dei cambiamenti.

Fonte: http://presxs16sept03.sakeos.net/joomla1/

(1) Il prigioniero posto in libertà secondo un'informazione ripresa su indymedia Barcellona è il compagno italiano coinvolto nell'inchiesta (http://barcelona.indymedia.org/newswire/display/236231/index.php).

(2) I compagni sono accusati di avere compiuto un sabotaggio ai danni del C.I.R.E. il 14 dicembre 2005 (leggi la rivendicazione: http://www1.autistici.org/anarcotico/index.php?name=News&file=article&sid=5971).

Sabato, 11 Febbraio 2006

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Comunicato della CNT per la liberazione dei compagni arrestati il 9/2
Per la liberà dei compagni prigionieri

La CNT catalana, rigetta e denuncia l'arresto di 3 compagni fermati lo scorso giovedì 9 febbraio perché sospettati di azioni “antisociali”. Secondo i mezzi di disinformazione, sono accusati di azioni compiute in passato e di azioni che avrebbero potuto compiere in futuro, come se gli esecutori della legge (giudici e polizia) avessero lo speciale dono, di cui erano dotate le pizie, di prevedere ciò che accadrà.

Chiediamo la libertà immediata dei compagni Rubén e Ignasi, che sono sequestrati nel commissariato degli agenti anti sommossa del distretto di Sants-Montjuic (calle Ulldecona, Zona Franca), compagni che come detto più su', sono stati condannati dai media senza presunzione di innocenza, senza prove a sfavore, se ce ne sono. Infatti, nel corso delle approfondite perquisizioni domiciliari, non sono state trovate né prove, né indizi che li incriminino, se non adesivi e pubblicazioni il cui possesso, sino ad oggi, non costituisce reato.

Un altro prigioniero, senza alcuna ragione o ordine giudiziario, è stato sequestrato e -sembra- liberato dopo 12 ore. La fiammante polizia nazionale di Catalogna agisce come la polizia di sempre, sia franquista che democratica: prima arresta e poi cerca le prove. Per chiedere la loro immediata liberazione, convochiamo tutti coloro che lottano per i nostri diritti e la nostra libertà, al presidio che si terrà domenica prossima, alle 11, presso il tribunale in Passeig Lluis Companys a Barcellona.

CNT Catalogna
10/2/2006

Tratto da: Fonte: http://barcelona.indymedia.org/newswire/display/236279/index.php

http://www.autprol.org/