13/02/2006: notizie delle conseguenze della manifestazione NO TAV del 7 gennaio 2006 a Chambéry


Cari e care No Tav
Molt* di voi sono venut* il 7 gennaio 2006 a manifestare contro il TAV a Chambéry. A tal punto che eravate almeno 4 volte più numeros* di noi francesi (più o meno 4000 per 1000). Vi è sicuramente sembrato un po strano fare tanti chilometri per sfilare con così poch* francesi, in mezzo a una popolazione spesso indifferente...
Perciò volevamo mandarvi una piccola descrizione delle "ricadute" della manifestazione e dello stato attuale della lotta contro il TAV in Francia.

I/Le francesi presenti sono rimast* molto impressionat* dal vostro numero (non aspettavamo tanti autobus) e dalla vostra energia. Pensate che quando abbiamo cominciato ad organizzare la manifestazione, pensavamo essere in 200 al massimo, e speravamo che 1 o 2 italian* sarebbero venut*... Quindi questa manifestazione aveva per noi un aspetto un po surrealista...

Dal punto di vista mediatico, si è parlato della manifestazione al livello regionale : i titoli e una pagina intera nel Dauphiné Libéré (il quotidiano regionale) di Chambery, una mezza pagina negli altri Dauphiné Libéré (Grenoble, Valence, Annecy...), qualche articolo nella stampa lionese (Le progrès, 20 minutes...). La televisione regionale France 3 ha fatto un servizio di 5 minuti nel suo telegiornale. Pero niente nella stampa nazionale... Tutto questo vi sembrerà ridicolo, pero ricordate la situazione francese : in dicembre, tutt* se ne fregavano della Torino Lione, a tal punto che i media parlavano del "consenso francese sulla Torino-Lione"...
Alcuni media alternativi (Silence, la Décroissance, le Monde Libertaire, CQFD...) iniziano, da gennaio, a parlare della Torino-Lione e della vostra lotta, cosa che era molto rara prima.

Abbiamo notizie da gruppi ambientalisti, come "Réagir en Maurienne" o la "Frapna" (federazione regionale per la protezione della natura), che cominciano pian pianino a mettere in discussione le proprie posizioni riguardo la Torino-Lione : alcuni dei propri membri capiscono le ragioni di opporsi e si schierano contro il TAV e per "un altro ferroutage" ma questo parere di granlunga non è ancora condiviso da tutt*...
La situazione è sempre ambigua dai Verdi francesi: hanno fatto comunicati in solidarietà con voi, ma continuano a difendere il progetto alla regione Rodano-Alpi, in particolare tramite Gerard Leras. Più volte i Verdi hanno detto che la vostra contestazione era dovuta a "un difetto di comunicazione" da parte delle autorità italiane... La loro posizione è d'altronde molto publicizzata dai media, cosa che ci fa notevolmente innervosire.

Per organizzare la manifestazione del 7 gennaio, eravamo una quindicina d'individui dell'area libertaria, provenienti da Grenoble, Chambéry, Valence, la valle della Maurienne. Da quel momento, altre persone hanno raggiunto il gruppo di Chambéry; un gruppo di una decina di persone si è creato a Lione; e un altro gruppetto ad Avignon. Per il momento, vogliamo soprattutto fare informazione: stiamo organizzando una serie di discussioni in marzo. Proviamo ad informarci un po di più sui dettagli della parte francese della Torino-Lione. Cominciamo inoltre a fare collegamenti con altre lotte, in particolare quelle contro il progetto di "Sillon Alpin" (una "continuità urbana" da Ginevra a Valence, passando per Grenoble, Chambéry e Annecy) o contro Minatec à Grenoble (futuro primo centro di ricerche in nano-tecnologie, contro il quale una grande manifestazione è prevista il 1 giugno). Organizzeremo forse un gran campeggio in Maurienne quest'estate (a giugno o agosto).

Ecco qua, è solo un inizio di mobilitazione...
Grazie di tenerci al corrente per le prossime mobilitazioni in Val di Susa...

"Ce sera dur"
No TAV

Uno dei membri del Collettivo Rodano-Alpi contro la Torino-Lione

nonaulyonturin@no-log.org

http://www.autprol.org/