29/04/2006: Comunicato di alcuni antirazzisti veronesi che hanno assistito ai fatti di piazza signori


Ieri, 25 aprile 2006, a Verona, una settantina di attivisti del csoa la Chimica, circolo Pink e altri compagni veronesi hanno liberato piazza dei Signori dalla presenza dei cattolici integralisti che, assieme a leghisti e neofascisti (con lo stragista Amos Spiazzi), volevano celebrare una messa in latino, propugnando ideali reazionari e contro i valori della resistenza e della liberazione dal nazifascismo.
La piazza è stata tenuta per più di due ore, riempita di manifesti, volantini, scritte, musiche e parole dedicate alle lotte di liberazione e alle vittime dell'odio nazifascista, fino a quando la polizia "democratica" ha caricato violentemente gli attivisti (che opponevano resistenza passiva) per poi trascinarne più di venti di peso sui cellulari e successivamente in questura. Infastiditi per la concomitanza della manifestazione per il 25 aprile con la celebrazione di una messa cantata in latino organizzata dal comitato Pasque veronesi (con l'appoggio di Lega e partiti di estrema destra), una settantina di militanti del Centro sociale 'La Chimica' e del circolo Pink di Verona hanno occupato la piazza impedendo la messa. Dopo due ore la polizia ha caricato con violenza i manifestanti e sgomberato la piazza, portando in Questura i dimostranti denunciandone 22. Nei giorni scorsi c'erano state diverse polemiche di parte della sinistra sull'opportunita' che venisse celebrata la messa proprio nel giorno della Liberazione. Ieri una settantina di attivisti hanno ocupato la piazza appendendo striscioni ("Partigiani per sempre" e "La memoria e' un ingranaggio collettivo") e distribuendo volantini nei quale si contestava l'iniziativa definendola "farsesca pagliacciata" neofascista realizzata "contro la lotta partigiana. Verona - si legge - e' ancora un laboratorio in cui si sperimentano e covano forme preoccupanti di relazione fra le diverse anime dell'estrema destra". Alcuni dimostranti hanno smontato il palco che serviva come altare, mentre sopraggiungevano un sacerdote e altri reazionari, alcuni dei quali vestiti come le milizie della Serenissima del Settecento. La violenza brutale della polizia contro la resistenza passiva e nonviolenta degli attivisti messo termine alla manifestazione e ha causato contusioni e ferimenti a quattro attivisti. Attivisti che denunciano violenze e offese subite anche in Questura durante gli accertamenti. Gli attivisti sono in possesso di un filmato e di molte fotografie che testimoniano le violenze delle forze dell'ordine. Foto e filmati verranno presentati nel corso di una conferenza stampa.

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Il volantino distribuito in piazza dai compagni della chimica e del pink:

Basta con i reazionari... liberiamo la piazza e difendiamo la memoria

liberazione
La nostra idea di liberazione non ha come unico riferimento la lotta di resistenza al nazifascismo, è una rivitalizzazione dello spirito, della sensibilità e dei sentimenti che animavano quella lotta ed è anche ricombinazione di tutte le lotte di liberazione che hanno attraversato il Novecento: di classe, di genere, di tendenza, di desiderio... cioè di tutte quelle lotte che hanno portato avanti le idee di libertà, intelligenza, uguaglianza, diversità, gioia... è ricombinazione anche con le lotte contro le nuove destre rancorose e aggressive che queste idee cercano di contrastare con prepotenza, ignoranza e tracotanza. E’ quello che vorrebbero fare oggi in una piazza centrale di Verona, proponendo le tesi revisioniste che le caratterizzano e l'odio contro la lotta partigiana.

Verona laboratorio
Ciò che ricordiamo oggi è che Verona è ancora un laboratorio dove si sperimentano e covano forme preoccupanti di relazione tra le diverse anime dell’estrema destra accomunate dall’identitarismo, dall’intolleranza alle differenze, dal razzismo dalla violenza.
E’ questo il terreno che ha favorito il proliferare di fatti gravissimi: dal tentato omicidio di due militanti antifascisti veronesi accoltellati in pieno centro l’estate scorsa, al tentativo d’incendio del Centro Sociale la Chimica, dalle costanti manifestazioni di razzismo allo stadio ai concerti che raduno neonazisti di tutta Europa come quello di sabato 15 aprile 2006.
La memoria (e la sua testimonianza) è un ingranaggio collettivo, tanto quella di 50 anni fa quanto quella dei mesi che abbiamo alle spalle.

Medioevo riciclato
poco ci importa il numero o il volto dei cosidetti integralisti cattolici e le loro farsesche pagliacciate. importa difendere il valore e il ruolo della storia contro ogni forma becera di strumentalizzazione e di revisionismo. Per questo abbiamo denunciato l’operazione che sottostava alla rievocazione delle pasque veronesi, abbiamo provocato ed atteso le reazioni scomposte degli organizzatori: dai proclami in favore del ritorno della monarchia assoluta e teocratica alla presenza di alcuni neofascisti a vigilare sullo svolgimento dell’iniziativa passando per le gravissime dichiarazioni contro la ricorrenza del 25 aprile. Il tutto finanziato con soldi pubblici....
Per questo oggi liberiamo simbolicamente questa piazza per impedire l’offesa inaccettabile e reiterata alla Verona antifascista nata dalla resistenza e alla sua memoria. Per attualizzarne ogni giorno il suo valore.

viva il 25 aprile! viva le liberazioni!

csoa la Chimica, Circolo Pink

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COMMEMORAZIONE DI FIAMMA TRICOLORE AUTIRIZZATO DALLE ISTITUZIONI BLOCCATA DA PRESIDIO NON AUTORIZZATO

Sapevamo che i fascisti provocatoriamente oggi 25 Aprile, giorno della festa della liberazione, avrebbero deposto in una piazza centrale e principale della nostra citta', una corona di fiori in ricordo dei repubblichini criminali di guerra, giustiziati e condannati a morte dai partigiani.

Il presidio di una 50ina tra giovani e compagni partigiani, autorganizzato dal Collettivo Autonomo Astigiano "Tierra Y Libertad", presente nella piazza dalle ore 6:30 sino alle 12:00, ha impedito che questa vergognosa provocazione si verificasse; aiutato anche da alcuni componenti del corteo ufficiale che hanno deciso di dare solidarieta', siamo riusciti a impedire la commemorazione cacciando fascisti e DIGOS andati via con la coda tra le gambe.

IL 25 APRILE NON E' UNA RICORRENZA, ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Collettivo Autonomo Astigiano "Tierra Y Libertad"

http://www.autprol.org/