28/06/2006: NO all’estradizione del Comunista Bahar Kimyongur - presidio lunedì 3 luglio a Roma


NO alla persecuzione dei comunisti!
NO all’estradizione del Comunista Bahar Kimyongur dall’Olanda alla Turchia!

A tutti i sinceri democratici, a tutti i progressisti.
Per difendere la libertà di espressione, di parola di associazione.
Bahar Kimyongur, membro dell’ufficio di informazione del DHKC (Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo) a Bruxelles è da due mesi prigioniero a Dordrecht in Olanda. Il suo arresto è avvenuto dietro richiesta dello Stato reazionario turco che lo accusa di essere un terrorista.
Le Autorità olandesi valuteranno il 4 luglio se cedere alla richiesta di estradizione avanzata dalle autorità turche che hanno prodotto un dossier di accuse unicamente ideologiche. I reati che gli vengono contestati riguardano la sua attività politica in Europa, che lo vedono impegnato da anni nel denunciare le violazioni delle libertà politiche e i diritti umani dello Stato turco. In particolare le Autorità turche accusano Bahar di avere protestato nel 2000 contro le prigioni di “tipo F”, durante la visita di un ministro turco al Parlamento europeo.
Bahar è nato in Belgio ed è a tutti gli effetti cittadino belga e la richiesta di estradizione da parte delle autorità turche è illegittima. Contro Bahar si sta consumando una vera persecuzione politica antidemocratica che non colpisce solo lui ma tutti i sinceri democratici e progressisti.
L’estradizione di Bahar verso la Turchia sarebbe ancor più grave sapendo che questo paese pratica nelle sue carceri la tortura dell’isolamento, che dal 1999 i prigionieri politici stanno denunciando con lo sciopero della fame, per il quale sono morte 122 persone e altre centinaia sono diventate invalidi a causa dell’alimentazione coatta decisa dalle autorità turche.
La Persecuzione di Bahar e anche di altri membri dell’ufficio d’informazione del DHKC di Bruxelles, sottoposti ad un altro procedimento giudiziario dal tribunale di Bruges (B) con tre arrestati per motivazioni ideologiche similari, sono la conseguenza delle leggi antiterrorismo anticostituzionali emanate dall’UE, dopo quelle USA, per i fatti dell’11 settembre. Queste leggi emergenziali sono state ulteriormente irrobustite dalla direttiva del parlamentare svedese europeo del Partito Popolare Goran Lindblad (..necessità di una condanna del comunismo..) approvato il 25 gennaio scorso dal Consigli d’Europa e che in pratica conduce al tentativo della messa fuorilegge del comunismo.

Per dire NO all’estradizione di Bahar: Per pretendere la liberazione e la fine della persecuzione del comunista Bahar Kimyongur partecipiamo al presidio di protesta che s terrà lunedì 3 luglio alle ore 17, presso l’Ambasciata dei Paesi Bassi a Roma in Via della Camilluccia, 701 - 703.

Invitiamo inoltre, per chi non può venire a Roma, di inviare messaggi di per la liberazione di Bahar all’ambasciata olandese al numero di Fax: 00-39-06-36767.256, oppure alla casella di posta elettronica: rom@minbuza.nl.

Invitiamo inoltre ad aderire alla petizione per la liberazione di Bahar proposta del Comitato per la libertà di espressione e di associazione (CLEA) al sito: http://leclea.be/
http://clea.ns5-wistee.fr/index.php?lg=fr

Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
CP 380 – 80133 Napoli


Ass-solid-prol@libero.it

http://www.autprol.org/