24/08/2006: Un assurdo processo una logica repressione!


Il 27 settembre 2006 avrà inizio uno dei processi più assurdi. 14 compagni, di varie realtà politiche, dovranno rispondere di interruzione di pubblico servizio e vilipendio ad un corpo politico solo perché ebbero l'ardire di essere presenti ad assistere il consiglio comunale del 2 febbraio 2004 dove fu letto un comunicato da parte del centro sociale SARS che denunciava l'incendio ai propri danni e cosa ancora più aberrante il tentato omicidio verso due immigrati. L'indagine, in un primo momento, nelle mani del sostituto procuratore Dal Forno passò immediatamente nelle mani del sostituto procuratore Fabio Origlio che decise di indagare non tanto in merito agli autori dell'incendio bensì su di una presunta interruzione del consiglio comunale e minacce allo stesso. Il pretesto fu un esposto denuncia firmato da politici del centrodestra neppure presenti in aula la sera del 2 febbraio. Successivamente il presidente del consiglio comunale e numerosi consiglieri e assessori testimoniarono con una lettera come realmente i fatti si svolsero nella regolarità. Sulla vicenda attualmente c'è un'interpellanza parlamentare di due senatori del PRC al ministro dell'interno Giliano Amato.

Diverse sono le domande che ci poniamo: come mai l'indagine è passata di mano da un sostituto procuratore ad un altro? Come mai non sono stati trovati gli autori dei vili incendi? Come mai alle testimonianze, compresi i verbali della polizia, la magistratura non ha dato peso? Come mai è stato dato peso ad un esposto di parte vago e firmato da persone non a conoscenza dei fatti? Come mai sono stati impiegati un numero esagerato di forze di polizia per perquisire le case di giovani ed è stato rispolverato l'articolo 270 del codice fascista?

A tutte queste domande diamo la stessa risposta si tratta di repressione contro chi in questi anni ha alzato la propria voce contro la guerra, lo sfruttamento e le morti sul lavoro, si tratta del tentativo di intimidire i giovani che hanno partecipato alla lotta per la difesa della scuola pubblica, dell’ambiente e alla nascita di spazi sociali autogestiti.

Il processo vedrà l'assoluzione piena dei compagni perché i reati loro contestati non sussistono ma in tanto indagini, perquisizioni, soldi e tempo sono stati sprecati per ostacolare l’impegno e la partecipazione. Non è la prima volta che sul territorio apuoversiliese le procure intervengono per reprimere chi sostiene le lotte.

Laboratorio Antagonista Guernica Viareggio
CSA La Comune Massa

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