03/10/2006: Comunicato del CRASH di Bologna


Apprendiamo in questi giorni della nuova iniziativa giudiziaria del PM Giovagnoli, che dopo i teoremi sull'eversione, sparsa a piene mani sulle lotte sociali negli ultimi tempi, ha deciso di darci il suo saluto di inizio stagione (politica) facendoci arrivare altre denunce.
36 compagni di diverse realtà del movimento bolognese sono in questo momento rinviati a giudizio con il reato di occupazione di edificio e di un giardino privati (!). Si tratta dell'occupazione avvenuta il 15 Aprile 2005 dello stabile abbandonato di via S.Donato 27, meglio noto come CRASH! 3.0.
Questa occupazione si inseriva in un percorso che da anni ci vede protagonisti nel rivendicare spazi per i progetti del precariato metropolitano, occupazione che ha visto il sostegno e la solidarietà di ampi settori del movimento bolognese, dagli studenti agli occupanti di casa passando per i Centri Sociali e arrivando fino ad alcuni partiti.
Ovviamente non siamo per nulla stupiti dal fatto che la risposta a pratiche sociali di riappriazione sia ancora una volta la criminalizzazione e la denuncia, ma questa volta qualche sassolino dalla scarpa vogliamo togliercelo anche noi.
Tra i su citati partiti, ai tempi, spiccò per interessamento e "disponibilità" il Partito dei Comunisti Italiani, tra le cui fila campeggiava l'attuale onorevole Soffritti che nelle motivazioni della denuncia si immola come prima parte lesa.
E proprio l'ex presidente delle FER (che avevano in gestione la vendita di tutta l'area dietro la stazione di S.Vitale, compreso lo stabile da noi occupato sul quale sorgeranno una rotonda(!) e dei lussuosissimi appartamenti "in prima fila") aveva espresso la massima "disponibilità", arrivando fino ad offrirci dei soldi per lasciare lo spazio, proposta a cui abbiamo sempre ribadito con il bisogno di avere uno spazio sociale.
Nel frattempo, dopo 2 sgomberi ordinati da Soffritti e dalla Regione Emilia-Romagna, con il beneplacito di Cofferati, la nostra lotta è continuata.
L'esperienza di Crash è continuata nella sua autonomia e radicalità, nonostante abbia perso per strada qualche pezzo. Vedi i rappresentati dei quartieri San.vitale a San.Donato, Adagio dei verdi e Malagoli del Prc, che proprio con l'occupazione di San.donato 27 plaudirono all'occupazione, e che succesivamente hanno accompagnato col silenzio (il primo) o con il contrasto (il secondo) la nostra attività politica.
Dando sempre l'appuntamento di lotta nelle strade di questa città a tutti quei compagni e compagne che non accettano il sistema di cose presenti, continuiamo a resistere nella città di Cofferati.

Crash

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