22/12/2006: Appello per costruire momenti di dibattito con il comitato per la liberazione di Geoges Ibrahim Abdallah


In continuità con le iniziative di mobilitazione per la liberazione di Georges, come quella della partecipazione alla giornata internazionale di lotta del 21 ottobre 2006 e con lo stesso spirito cioè quello di rivendicare il compagno all’interno del movimento di classe e contro la guerra imperialista di oggi, proponiamo di costruire una serie di conferenze con la presenza di un esponente del Comitato per la liberazione di Georges Ibrhaim Abdallah.
Ci sembra che questa iniziativa possa anche dare un contributo importante al dibattito sulla solidarietà di classe in particolare su “quale tipo di solidarietà costruire?” .
L’esempio della mobilitazione per la liberazione di Georges, ampia e duratura nel tempo, che ha travalicato i confini francesi e attraversato tutta l’Europa unendosi fino ad iniziative in Libano, può fornire preziosi insegnamenti per il lavoro dei compagni nel campo della solidarietà ai prigionieri rivoluzionari.
Le iniziative che si sono svolte nel corso degli ultimi anni in diverse città europee e davanti alle carceri dove è rinchiuso Georges, assieme a militanti di Action Directe, hanno avuto buoni risultati creando un ampio movimento di solidarietà e l’apertura di una breccia nell’isolamento in cui gli stati borghesi vogliono relegare i prigionieri rivoluzionari. La figura di Georges è inoltre esempio di coerenza e di presenza costante nella lotta di classe pur nella condizione di detenzione a cui è costretto e mette in luce il ruolo attivo di tutti i prigionieri politici che non hanno rinnegato la loro identità. Un esempio anche di come la resistenza all’interno delle galere superi i confini nazionali come è successo anche ultimamente con lo sciopero della fame dal 15 al 18 dicembre in occasione dell’anniversario del massacro nelle carceri turche dei prigionieri in lotta contro le celle F. Anche Georges assieme a J. M. Rouillan hanno partecipato allo sciopero.

Per costruire nel migliore dei modi dei momenti pubblici di dibattito proponiamo un incontro per discuterne il 18 gennaio alle ore 21.30 in Viale Sarca, 91

CCCPSRI
Compagni e Compagne per la Costruzione del S. R. in Italia

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Chi è Geoges Ibrahim Abdallah
Un comunista rivoluzionario libanese, militante per la causa palestinese, prigioniero in Francia.
Ha terminato la pena nel 2003 ma è ancora incarcerato. In Francia e in altre parti d'Europa si è sviluppata una campagna di mobilitazione sostenuta anche dagli organismi del Soccorso Rosso.
Nato nel nord del Libano nel 1951.
Ha iniziato la sua militanza politica nel Partito Nazionale Sociale Siriano (PNSS) per aderire da subito alla resistenza palestinese, al Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP).
Rimase ferito nella resistenza all'invasione israeliana del sud del Libano nel 1978.
Georges Ibrahim Abdallah viene fermato in Francia nell'ottobre 1984 e arrestato con la sola accusa di possesso di documenti falsi (un passaporto algerino). Ma il governo francese dopo un impegno con gli algerini a liberarlo, evidentemente sotto forti pressioni americane, lo trattiene in carcere. Prima lo processano, il 10 luglio 86, per detenzione d'armi ed esplosivi e lo condannano a quattro anni. Successivamente viene accusato di appartenere alle FARL (Frazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi)* e per questo condannato alla pena massima (20 anni).
In carcere ha continuato e continua a difendere la causa dei popoli e a resistere, ha aderito nel 1999 alla piattaforma del 19 giugno che ha unito in una comunanza di lotta prigionieri comunisti, anarchici, antifascisti ed antimperialisti, ha partecipato agli scioperi della fame in solidarietà ai prigionieri turchi e, nell'agosto 2002, a quelli in solidarietà alla lotta dei palestinesi incarcerati in Israele.

*Il 6 giugno 1982, dopo mesi di aggressioni di ogni genere, le armate israeliane invasero il Libano. Il bilancio dell'operazione "Pace in Galilea" è eloquente: 25.000 morti, 45.000 feriti, Beyrut devastata dai bombardamenti, centinaia di civili palestinesi e libanesi assassinati dalle milizie fasciste libanesi agli ordini di Israele a Sabra e Chatila, centinaia di militanti arabi catturati e fatti "sparire" nei campi di morte di Ansar e di Khiam.
Questa invasione fu perpetrata con la complicità generale delle potenze occidentali. In reazione, combattenti libanesi e arabi decisero di portare la guerra contro l'imperialismo e il sionismo nel mondo intero. E' il caso delle FARL che entrano in attività Europa le cui azioni principali sono state: un tentativo di attentato contro il responsabile dell'ambasciata americana in Francia, l'esecuzione del colonnello Charles Ray, l'attacco militare all'ambasciata americana in Francia, l'esecuzione del segretario dell'ambasciata israeliana e responsabile del Mossad in Francia, il tentativo di attentato al Console generale Usa a Strasburgo.

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