24/01/2007: LETTERA DI INAKI DE JUANA


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Inaki de Juana, che compie oggi 67 giorni di sciopero della fame nell'ospedale 12 Ottobre di Madrid, ha lanciato un appello a lottare per l'amnistia e per il riconoscimento del conflitto politico. Askatasuna ha diffuso la lettera che Inaki de Juana ha scritto in occorenza della prevista celebrazione del movimento pro amnistia che si è svolto sabato scorso nel Velodrom di Donostia e che è stato proibito dall'Audiencia Nacional dello stato spagnolo e represso dalla Ertzaintza.
Nel suo scritto, il prigioniero politico vasco, ricorda che la situazione dei prigionieri politici non migliora "ogni giorno che passa aumentano le umiliazioni e le violenze all'interno delle prigioni" e che il suo caso "è solo un esempio in più".
De Juana afferma che soltanto il raggiungimento della soluzione delle cause del conflitto "potranno aprire il cammino alla giustizia e alla libertà per chi oggi lotta da moltissime generazioni per la soluzione del conflitto politico" e lancia un appello a lottare per raggiungere l'amnistia "e questo che definisce bene il nostro concetto di lotta" visto che da qui si comincerà a raggiungere la risoluzione del conflitto politico.

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Un caloroso saluto a tutti quelli che oggi sono qui nel Velodromo,
come tutti gia sapete benissimo la situazione delle prigioniere e dei prigionieri politici non sta migliorando assolutamente, anzi, al contrario, ogni giorno che passa siamo sempre più obiettivo delle più umilianti e violente agressioni. La mia situazione è soltanto un esempio in più.
Tutti noi prigionieri politici soffriamo della tale e quale arbitrarietà, ingiustizia e violenza da parte dell'amministrazione penitenziaria e dei poteri forti di questo stato arrogante, prepotente e autoritario, che pratica la vendetta come metodo politico, che continua a negare e a non riconoscerci per quello che noi siamo: prigionieri politici e, sopratutto, si rifiutano di riconoscere le cause per le quali oggi ci troviamo incarcerati, che non sono nient'altro che la difesa di fronte alle aggressioni storiche che Euskal Herria soffre.
Solo la risoluzione delle cause del conflitto potranno vedere aprirsi il cammino verso la giustizia e la libertà per le quali lottiamo da moltissime generazioni.
L'amnistia, che non deve essere soltanto la semplice liberazione dei prigionieri e delle prigioniere, deve implicare in particolare il riconoscimento del conflitto politico e risolverlo deve essere la chiave irrinunciabile per una futura risoluzione duratura del conflitto. Lottiamo per l'amnistia e per tutto quello che implica il concetto con tutte le nostre energie; e con questa passione che lo stiamo facendo da moltissimi decenni. E che presto riusciremo a conquistarla.

Gora Euskal Herria Askatasuna!
Gora Euskal Herria Sozialista!
AURRERA BOLIE!

Inaki de Juana

http://www.autprol.org/