17/02/2007: Con chi lotta, non con chi condanna


Come Coordinamento di Lotta per la Palestina vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne oggetto della pesantissima operazione repressiva messa in atto dalla Procura di Milano lunedì 12 febbraio, e che ha portato all'arresto di 15 persone e a decine e decine di perquisizioni di militanti, amici, parenti, così come esprimiamo la nostra solidarietà ai 4 compagni e compagne arrestati/e martedì notte per avere affisso manifesti in solidarietà ai compagni/e arrestati il 12 febbraio e locandine che invitavano alla partecipazione alla mobilitazione di Vicenza.
Alcuni dei compagni/e arrestati/e e perquisiti sono nostri compagni e compagne impagnati/e da tempo nella solidarietà internazionalista a Milano.
Attività che si è concretizzata nella denuncia e nel supporto pratico alle lotte degli immigrati in una società sempre più segregazionista e discriminatoria, alle mobilitazioni contro la guerra imperialista e a sostegno della resistenza alle occupazioni neo-coloniali, alle iniziative contro la presenza militare sul terrirorio italiano e in particolare lombardo, al sostegno indiscriminato agli antifascisti arrestati l'11 marzo a Milano, così come ai prigionieri politici, in particolare arabi.
Abbiamo più volte ospitato e dato la possibilità di parlare ad esponenti della sinistra araba, in particolare palestinese, dai comitati delle donne alle associazioni giovanili, dagli organismi che si occupano dei prigionieri palestinesi ad associazioni di danze e canti popolari, sperimentando sulla nostra pelle la censura mediatica, la negazione di spazi pubblici e i tentativi di intimidazione poliziesca mei confronti delle nostre iniziative.
Abbiamo sempre cercato un presciso referente di classe nei territori e pensiamo di avere dato il nostro modesto contributo contro l'intossicazione mediatica e la propaganda di guerra al fianco del movimento contro la guerra che ora sembra riemergere grazie alla straordinaria mobilitazione del popolo vicentino contro la base americana, sviluppando in questo modo il nostro lavoro pubblico e di massa.
I compagni del Coordinamento arrestati e perquisiti erano attivi in questo percorsi, il loro contributo è sempre stato costante e prezioso, il confronto con loro sereno, franco e orizzontale, la nostra crescita collettiva ed ha permesso di creare un centro di mobilitazione autonomo dalle forze politiche istituzionali e dai sindacati di regime.
Questo governo ha deciso di criminalizzare pesantemente chiunque ne denunci le politiche di precarizzazione, devastazione ambientale e le scelte belliciste, e di fare allineare i movimenti e le varie soggettività politiche “critiche” ad un atteggiamento politico più interlocutorio, a forme di organizzazione meno indipendenti e a lotte meno incisive, tutto questo per depotenziare i percorsi di opposizione alle sue nefaste scelte politiche.
Il linciaggio mediatico e il processo a mezzo stampa, senza che si levassero significative voci “fuori dal coro” sui compagni e le compagne arrestati/e, le loro condizioni detentive e la criminalizzazione immediata della solidarietà nei loro confronti ci inducono a pensare ad un'operazione da lungo preparata con una tempistica adeguata alle attuali necessità di terrorismo pscicologico nei confronti di chi si mobilita contro l'attuale esecutivo: la manifestazione di sabato a Vicenza, il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e in generale l'opposizione alla politica economica del governo.
Per questo ci preme salvaguardare uno spazio politico indipendente e tutti i compagni e le compagne che hanno contribuito a crearlo e a farlo vivere. Spazio politico che si fa forza anche delle lotte che in tutto il mondo si conducono contro la guerra, le occupazioni militari, le politiche neo-coloniali e trova la sua ragion d'essere nel tentativo di collegarle alla resistenza nei paesi imperilistici. Anche per questo siamo a Vicenza con lo striscione: contro il governo di guerra, con la resisenza dei popoli.

Coordinamento di lotta per la Palestina – Milano

http://www.autprol.org/