12/03/2007: Lettera dal carcere di San Vittore - Milano


Carissimi compagni sardi,
ho ricevuto ieri sera il vostro bellissimo telegramma. Mi ha fatto immenso piacere, l’ho letto ad alta voce così ha dato una sferzata di morale non solo a me ma anche ad un altro compagno che si trova in isolamento nella mia sezione, Alfredo Mazzamauro, 21 anni. Vi rassicuro del nostro morale alto e delle nostre buone condizioni fisiche. La solidarietà degli altri detenuti è grandissima. Siamo trattati come delle “star”. Non mi preoccupo della mia forza interiore. Me ne hanno data tanta gli anni passati nella lotta allo sfruttamento e alle barbarie in cui questo sistema ci costringe a stare. Il mio pensiero va a voi, a tutti, compagni e proletari che state fuori e che con me/noi siete solidali. Il caso dei compagni e proletari tratti in arresto a Sesto per aver attacchinato dei manifesti in solidarietà è eclatante. Il loro obiettivo è chiaro, tagliare le gambe alla solidarietà, isolarci dai lavoratori e operai che ci stimano per essere stati sempre al loro fianco nella lotta e nel sudore della schiavitù salariata. A questo servono le accuse di “contiguità”, le assemblee organizzate nelle fabbriche, le minacce di colpire duramente ecc. ecc. Ma loro sanno benissimo che gli infiltrati nel proletariato sono loro col solo scopo d’incanalare, contenere, deviare e reprimere le sue spinte d’emancipazione.
Possono tenere in gabbia i nostri corpi ma non le nostre idee, del resto non siamo e né saremo gli ultimi comunisti ad essere incarcerati se non uccisi, per aver dato la speranza alla loro classe di un nuovo avvenire.
Così come non possono sradicarci dalla nostra classe, dalla quale ho acquistato la forza nel lottare contro le ingiustizie, così non possono sradicarci dalla storia perché il futuro è del proletariato. Il carcere e la repressione rappresentano i morsi disperati di un animale che sa di dover morire perché ha fatto il suo tempo, confinato dalla storia. La borghesia, che cercando di tenersi in vita, sapendo di attrarre sempre meno consenso, reprime, ammazza, fa guerre e genocidi pur di trovare “spazio vitale”.
Insomma compagni il cammino è tortuoso ma il futuro è luminoso!
Terrorista è chi affama il popolo!
Terrorista è chi tollera 2000 morti all’anno sul lavoro per il profitto!
Terrorista è chi fa guerre e massacra i popoli del mondo!
NOI SIAMO COMUNISTI NON TERRORISTI!
Solidarietà con tutto il popolo sardo che lotta e combatte contro lo sfruttamento e l’occupazione imperialista!
Solidarietà internazionale con tutti i prigionieri rivoluzionari e in particolare quelli sardi!
Un saluto a pugno chiuso a tutti i rivoluzionari sardi!
Un forte abbraccio, con tanta forza e altrettanto amore,

Vostro Massimo.
PER SEMPRE A TESTA ALTA!

17-02-07
San Vittore, VI raggio, cella d’isolamento 4/b

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