15/03/2007: Comunicato sulla Conferenza Internazionale sul Medio Oriente di Chianciano Terme (SI), 24-25 marzo 2007


La Conferenza Internazionale sul Medio Oriente che si terrà a Chianciano Terme nei giorni 24 e 25 marzo prossimi costituisce un evento di grande importanza.
Per la prima volta in Italia si tiene un incontro di tale ampiezza che consentirà a tutti coloro che sono impegnati nella lotta contro l'imperialismo di ascoltare direttamente dagli esponenti del mondo politico e culturale iracheno, palestinese, libanese, afgano, giordano la voce della resistenza dei popoli aggrediti e occupati dagli eserciti occidentali, ivi compreso quello italiano.
Dopo due anni di lotta, finalmente, la Conferenza si farà e sarà un passaggio importante nella costruzione di una rete di solidarietà e di cooperazione tra le forze che si battono, seppure da punti di vista diversi, contro l'imperialismo.
Come marxisti appoggiamo il diritto dei popoli all'autodeterminazione, sosteniamo le lotte di liberazione nazionale e la sconfitta delle forze occupanti.
Naturalmente, auspichiamo che queste lotte preludano alla costruzione di società socialiste o comunque progressiste; ma in nessun caso e per nessuna ragione ci collocheremo in una posizione di equidistanza. Tra aggressori e aggrediti non ci può essere equidistanza ma solo scelta di campo: o con gli aggressori - che da un po' di tempo chiamano le loro azioni di rapina e di guerra "missioni umanitarie" o "missioni di pace" - o con i popoli che resistono e combattono contro l'imperialismo, in tutte le sue varianti.
Questa Conferenza, oltre a rappresentare un momento di approfondimento della conoscenza sarà anche l'occasione per fare il punto sulla situazione italiana del movimento contro la guerra, movimento che, soprattutto dopo la vittoria elettorale del centro-sinistra, si è spaccato tra una componete filo-governativa che inneggia alle "missioni di pace" sotto l'egida dell'ONU e alla "riduzione del danno" ed una componente antimperialista che intende battersi contro tutte le missioni militari, contro la costruzione di nuove basi americane, contro l'aumento delle spese militari, contro l'attacco ai diritti civili e sociali in nome della fantomatica "guerra al terrorismo", contro le liste nere, contro la guerra imperialista in tutti i suoi aspetti sapendo di interpretare le più profonde aspirazioni di pace, libertà e solidarietà che covano nel cuore dei proletari di tutto il mondo.
Si tratta, infine, di avviare un confronto stabile a livello nazionale e internazionale per determinare la condizioni di una nuova esperienza di lotta contro la guerra economica, militare e culturale che l'imperialismo, nelle sue varie forme ed espressioni, conduce in larga parte del globo, dall'America Latina al Medio Oriente, dall'Africa all'Asia centrale e meridionale. Una guerra verso l'esterno che ha anche un riflesso verso l'interno con le leggi anti-terrorismo che hanno come obbiettivo solo quello di imbavagliare l'opposizione politica e sociale interna.

Marzo 2007

Laboratorio Marxista, Toscana
Associazione Primo Maggio, Veneto

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