19/04/2007: Palermo - Occupata Legacoop che gestirà il cpt di Lampedusa


La rete antirazzista di Palermo ha occupato la sede della Legacoop Sicilia per protestare contro la scelta di gestire il Cpt di Lampedusa da parte di due cooperative aderenti. Appeso uno striscione con scritto "No LagerCoop".
Posticipato a maggio il passaggio per la gestione del CPT di Lampedusa.

Alle 10 di questa mattina [13/04], gli attivisti del Laboratorio Zeta, dell’Ask 121, del Collettivo 20 Luglio e di altre realtà palermitane, hanno occupato la sede della Legacoop Sicilia che è anche sede legale della Sisifo, una delle due cooperative che ha partecipato all'appalto per la gestione del centro di Lampedusa.
Chi ha lottato in questi anni contro l’esistenza di tutti i centri di detenzione amministrativa e, nello specifico, per la chiusura del Cpt di Lampedusa, non ha accettato il tentativo di legittimazione che passa attraverso l’affidamento di questi luoghi alle cosiddette cooperative "rosse".
Le settimane appena trascorse avevano visto un vivace scambio di idee tra il giornalista de Il Manifesto Loris Campetti, il presidente di Legacoop Giuliano Poletti e il Laboratorio Zeta.
In un clima di imbarazzo generale da parte dei membri della Legacoop, tra i quali molti hanno affermato di non condividere la scelta di gestire il Cpt, gli occupanti sono stati ricevuti direttamente dal presidente della Legacoop Sicilia, Elio Sanfilippo.
A seguito di questa iniziativa, diretta alla coscienza di chi si appresta a fare una scelta di connivenza con strutture inaccettabili come i Cpt, Totò Cavaleri del Laboratorio Zeta riferisce come Sanfilippo abbia invitato la Sisifo a riconsiderare la sua decisione perchè distante dalla "storia" e dalla "moralità" della Legacoop.
Lo stesso Sanfilippo, però, intervistato dalla nostra redazione, ha invece ribadito come, seppur in disaccordo con l’esistenza di questi centri, la Legacoop accetti di gestirli: "Le nostre cooperative dovranno segnare una discontinuità col passato, ma chiudere i Cpt non è compito nostro" - afferma il presidente. "Siccome gli sbarchi degli immigrati continuano, ci deve essere sempre qualcuno ad accoglierli" - prosegue - "Cogliamo l’aspetto positivo e giusto di questa protesta, anche noi abbiamo la preoccupazione che non basti cambiare la gestione, ma una volta che ci sono, cerchiamo di gestirli al meglio".
Il concetto insomma è sempre lo stesso.
Il ragionamento per cui "qualcuno dovrà pur gestirli..." continua ad affermarsi fino a coniare ossimori quali la "gestione sociale" di questi centri ipotizzata da Sanfilippo. A cui forse nessuno ha spiegato il significato del termine "detenzione amministrativa".
Intanto, dopo l’iniziativa di questa mattina del Lab. Zeta, il passaggio di consegne dalla Misericordia alla Legacoop che doveva avvenire il 16 aprile, è stato procrastinato di 30 giorni e per lunedì 16 aprile è stata fissata una riunione tra la Legacoop e le cooperative sociali Sisifo di Palermo e la Blu coop di Agrigento, vincitrici della gara d’appalto per la gestione del centro di Lampedusa.

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