04/05/2007: VENERDI’ 4 MAGGIO PRIMO INCONTRO PER FERMARE LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE A SPOLETO E IN UMBRIA


Di fronte alla devastazione ambientale in atto da anni a Spoleto e in Umbria, abbiamo deciso di incontrarci per cominciare a costruire qualcosa di concreto in grado di fermare e invertire la logica della supremazia degli interessi economici sulla natura e sugli uomini. Essere concreti per noi significa riuscire a fermare i progetti in corso e possibilmente a rimediare ai danni già fatti.
L’esperienza recente ci indica, a Spoleto come in Italia (anzi, forse nel mondo), che i risultati si ottengono con la lotta dal basso, autorganizzata ed esterna alle logiche dei partiti e delle istituzioni. La straordinaria, e vittoriosa, battaglia degli abitanti di Santo Chiodo contro la costruzione di una centrale a biomasse ne è esempio: la gente che ha occupato il prato dove doveva sorgere la centrale, i cortei, l’occupazione del Consiglio Comunale, le denunce subite da decine di persone; la radicalità, la determinazione, l’estraneità dalla politica di professione e la spontaneità di quella lotta sono state determinanti. Al contrario le polemiche oziose nei palazzi, gli incontri con le istituzioni, i discorsi al chiuso del Consiglio Comunale, i comizi elettorali e le complicità post-elettorali non hanno fermato la costruzione del centro bancario e commerciale “il Ducato”, gli scempi edilizi di Colle Risana, Colle San Tommaso, Montepincio e chi più ne ha più ne metta.

Siamo arrabbiati/e e siamo determinati/e ad impedire che le cose peggiorino ulteriormente. Riteniamo non solo superficiale, ma controproducente, una critica sporadica contro singole mostruosità, una critica che aiuterebbe solamente le attuali classi dirigenti a migliorarsi e ad abbellire i loro mostri.
Il nostro incontro vuole avere come spunto di analisi le seguenti riflessioni, anche se nessuno è vincolato ad accettarle tutte:
- L’amministrazione Brunini è il frutto di un insieme di interessi clientelari e di poteri economici: dalle cooperative amiche, agli industriali di Santo Chiodo, ai ricchi residenti che grazie a lui hanno costruito centinaia di villette a Colle Risana, agli architetti, ecc.
- Non intendiamo cedere a quelle imprese coma la Pozzi che ricattano residenti e lavoratori, minacciando la chiusura degli stabilimenti se continuano le proteste per l’ambiente. Vogliamo la salute e vogliamo anche il lavoro sicuro!
- Non accettiamo di trasformare il centro storico in una vetrina lussuosa di alberghi e negozi, e in una groviera di scale mobili. La bellezza della nostra città, connubio ineguagliabile di architettura e natura, va salvaguardata dalla semplice logica turistica, l’architettura e l’arte sono un bene di tutti e chi lo vuole ammirare si degni di raggiungere questi posti a piede o con i mezzi pubblici.

Ci incontriamo quindi non solo per chiacchierare, ma per programmare una serie di eventi che abbiano come risultato:
1) Fermare e rianalizzare il progetto delle scale mobili
2) Fermare i lavori allo svincolo sud
3) Fermare l’attuazione del prossimo piano regolatore
4) Fermare e abbattere le palazzine in costruzione tra via della Posterna e via interna delle mura
5) Fermare la costruzione dell’elettrodotto sui colli spoletini
6) Monitorare la situazione ambientale nelle zone industriali e in tutti i luoghi di lavoro
7) Fermare la costruzione di parcheggi sotterranei e abolire tutti i parcheggi a pagamento
8) Coordinarci con altre realtà ambientali presenti in Umbria e in Italia

Sia ben chiaro che qualsiasi struttura dovesse nascere dal nostro incontro, essa non intende assolutamente monopolizzare le proteste di questi giorni, ma rappresentare solo uno spaccato che prenderà parte alle iniziative che nasceranno naturalmente.
L’appuntamento per questo primo incontro è alla sede dell’Associazione Casa Rossa in via XIV giugno 26, venerdì 4 maggio alle 21.
Disponibili per gli incontri futuri a riunirci nei luoghi messi a disposizione dalle associazioni o dalle persone partecipanti.

http://www.autprol.org/