15/05/2007: ABBATTERE LE FRONTIERE CHIUDERE I CPT. NO ALL’EUROPA CASERMA


Sabato 12 maggio saremo in piazza per l’ennesima volta a ribadire la nostra piena solidarietà agli immigrati, sottoposti in maniera particolare al processo di militarizzazione del territorio che si è resa visibile in molte città italiane attraverso la fortificazione di vere e proprie strutture di internamento.
Queste strutture, i “centri di permanenza temporanea”, sono propriamente dei lager di stato istituiti, costruiti e finanziati per recludere gli immigrati, in assenza di imputazioni o fatti specifici, sul criterio della discriminazione razziale.
E’ sufficiente non essere in possesso di un pezzo di carta per essere rinchiusi e vedersi negato ogni tipo di diritto.
La stessa legge Amato-Ferrero si pone in linea di continuità con la tristemente nota legge Bossi-Fini: introduce un nuovo criterio di differenziazione fra migranti, separandoli in buoni e “cattivi”, colpevoli solamente di non voler collaborare con gli sbirri.
Chiara è la volontà del governo di centro-sinistra, amico solo dei padroni e dei guerrafondai, nel perpetrare e rafforzare la repressione verso i migranti.
L’esempio più significativo è il nuovo appalto per la gestione del lager di Lampedusa alla Coop e il rafforzamento e l’ampliamento del lager di Torino (voluto da Amato) a seguito delle rivolte dei migranti che vi sono avvenute.
La nostra città, tristemente già capitale italiana dello sfruttamento e delle morti sul lavoro e cantiere delle nocività ambientali, sembra proporsi ora come un gigantesco laboratorio dove sperimentare nuove tecniche di controllo e di repressione sui migranti.
Stiamo ovviamente parlando del “Progetto-pilota”, a livello nazionale sull’immigrazione. Sintomatico di questo sono alcuni episodi come quello del paese di Adro nel bresciano, dove il sindaco leghista ha istituito una taglia infamante di 500 euro di bonus ai vigili urbani nel caso fermassero immigrati clandestini, uomini e donne “colpevoli” solo di non avere permesso di soggiorno, oppure le irruzioni e i rastrellamenti avvenuti nel quartiere Carmine nel centro cittadino e in via Milano in case di immigrati “regolari” senza ragioni valide se non quelle di intimidire, creando così un clima da “caccia alle streghe” contro i “clandestini”.
Oltre ai meccanismi di potere che Stato e Capitale attuano nei confronti di chiunque agiti un minimo dissenso verso la logica di sfruttamento e discriminazione sociale, reprimendo col carcere chi le oppone un netto rifiuto, viene colpita preventivamente la figura dell’immigrato in quanto “cavia” per la sperimentazione di nuove tecniche del controllo sociale.
Inoltre è aberrante il tentativo dei giornali locali di far passare i carabinieri di Chiari e Verolanuova, come i coraggiosi autori dell’ “ultima eroica operazione” che ha visto l’arresto di quattro migranti al termine di una giornata di lavoro in nero, “colpevoli” di non avere con se un foglio di carta dopo una giornata di sfruttamento.
Sull’onda di questo avvenimento repressivo da parte delle istituzioni, vanno a collegarsi le campagne razziste dei movimenti neofascisti come quello di Forza Nuova, agevolato dalla giunta comunale di centrosinistra che ha permesso che sabato scorso si svolgesse un corteo nazionale per le vie del centro, indetto esplicitamente contro gli immigrati.
Molto importante è l’imminente sgombero di un intero residence abitato già da più di 25 anni da centinaia di senegalesi, molti in regola con l’affitto. In questo residence la loro comunità ha potuto sviluppare negli anni un mutuo appoggio interno per superare i problemi economici in cui molti di loro si sono quotidianamente trovati: un quartiere di famiglie infamato dalla solita pesante accusa di portare solo degrado spaccio e delinquenza.
In un clima di precarietà che ormai coinvolge tutti e che vincola la nostra esistenza all’incertezza quotidiana per soddisfare i bisogni primari, abitativi e lavorativi, l’immigrato è ulteriormente ricattato dai padroni e delle leggi di stato poiché rimane legato alla necessità aggiuntiva di possedere un permesso di soggiorno.

Pratichiamo il mutuo appoggio e la solidarietà tra oppressi/e di ogni provenienza etnica contro chi ci sfrutta, chi ci reprime e chi ancora oggi semina odio propagandando ideologie razziste e xenofobe!

CONTRO OGNI MURO
CONTRO IL RAZZISMO
CONTRO LA REPRESSIONE PREVENTIVA
PER LA SOLIDARIETÀ
SPEZZIAMO LE CATENE ABBATTIAMO LE FRONTIERE

Antiautoritari/e a Brescia

BRESCIA SABATO 12 MAGGIO
MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA A BRESCIA CONTRO LA BOSSI FINI, LA LEGGE SUI PHONE CENTER E SUI PERMESSI DI SOGGIORNO.
CONCENTRAMENTO ALLE 15 IN PIAZZA DELLA LOGGIA.

http://www.autprol.org/