13/06/2007: Lettera dal carcere di San Michele (Alessandria)


COMUNICATO PER LA MANIFESTAZIONE DEL 16-6-'07 (poi spostata al 23-6-'07)
Noi, compagni della sezione E.I.V. del carcere di Alessandria vogliamo salutarvi e dirvi che vi siamo vicini in questo periodo di attacchi contro il C.P.O. Gramigna e di criminalizzazione delle realtà che lottano a fianco dei proletari.
Gli arresti, le campagne mediatiche, i tentativi di isolarci, di chiudere spazi di aggregazione, di limitare e ostacolare le iniziative politiche, la repressione, fanno parte delle contromisure che la borghesia adotta per zittire chi alza la testa, chi vuole denunciare e ribellarsi alle loro politiche.
Portano avanti i loro interessi attaccando i diritti delle masse popolari: sul lavoro ci sfruttano e ci licenziano, continuano ad aumentare le tasse e i tagli alla scuola, pensioni e sanità. Per il petrolio o per conquistare nuovi mercati non disdegnano di bombardare interi popoli; e le spese di guerra chi le paga? Sempre noi!
Davanti a tutto questo però noi non possiamo lamentarci. Se alziamo troppo la voce ci viene limitato il diritto di sciopero, vieni sbattuto fuori dai sindacati loro servi, arrestati e additati come terroristi, infiltrati, nemici delle masse!
Ma i proletari non cadono nei loro trabocchetti; hanno ben chiaro chi sono i loro nemici, i veri terroristi, chi ogni giorno vuole spremere sempre di più le loro vite. Non s'illudano, con la repressione, di fermare la resistenza delle masse quando loro stessi, ogni giorno, ci danno un nuovo motivo per lottare: un'altra tassa, una fabbrica che chiude, un altro morto sul lavoro, un'altra guerra...
Vogliamo portare la nostra solidarietà a tutti i proletari che lottano per salvaguardare i loro diritti e in particolare al C.P.O. Gramigna e a quelle realtà colpite dalla repressione. Siamo con voi in ogni manifestazione, presidio, assemblea o concerto; nelle iniziative a fianco degli operai in sciopero e degli studenti in corteo; nella mobilitazione per il diritto alla casa e contro la guerra imperialista; contro le speculazioni edilizie e la riabilitazione del fascismo reazionario funzionale alla borghesia. Siamo con voi oggi a difendere quegli spazi dove potersi organizzare al di fuori del controllo delle istituzioni che cercano continuamente di ingabbiare la rabbia delle masse.
Siamo con chi vuole unire le singole rivendicazioni in una lotta di classe, contro il potere della borghesia imperialista, per una società senza sfruttati e sfruttatori, oppressi o oppressori. Per il comunismo.

Max
Faro Antonio

http://www.autprol.org/