04/08/2007: Comunicati di solidarietà ai compagni e alle compagne del CPO Gramigna sgomberato


Solidarietà al CPO Gramigna!!!
Noi compagni e compagne del centro di documentazione Filorosso di Foggia esprimiamo tutto il nostro sostegno ai compagni del Centro Popolare Occupato Gramigna sgomberato dalla polizia e dai carabinieri questa mattina all’alba.
Il CPO è da sempre un punto di riferimento per i giovani proletari in cerca di uno spazio popolare in grado di offrire una possibilità concreta di ribellione verso le ingiustizie della società capitalista, al di fuori degli schemi istituzionali esclusivamente per interessi degli sfruttati.
Sempre in prima fila nel denunciare i soprusi della classe dominante e nel sostenere le lotte a difesa dei diritti dei lavoratori, nella mobilitazione antimperialiste, in appoggio alle resistenze dei popoli oppressi e nelle lotte sociali e popolari in difesa dell’ambiente, come in Val di Susa, o contro le basi militari, come a Vicenza.
Per questi motivi i compagni sono da sempre acerrimi nemici dei padroni della città e delle varie giunte padovane.
In venti anni di lotta il Gramigna hanno collezionato 13 sgomberi, decine di denunce e multe a carico dei compagni.
Nell’ultimo anno con l’ascesa del centrosinistra al governo e con il ritorno del sindaco sceriffo dei DS Zanonato è incrementata il clima di guerra e di criminalizzazione mediatica, nei confronti di questi compagni, che ha avuto come punta dell’iceberg 8 arresti effettuati nei confronti di militanti del Gramigna, tra il 12 febbraio e il 6 luglio, nell’ambito dell’operazione che ha portato all’incarcerazione di ben 16 comunisti .
Il 23 giugno giunta, prefettura e mezzi di disinformazione hanno costruito una cortina di ferro fatta di divieti, tentativi di ghettizzazione e 200 sbirri in assetto antisommossa, per impedire, senza successo, ai compagni di presidiare davanti alla stazione in solidarietà agli arrestati del 12 febbraio.
Il 6 luglio, giorno degli ultimi arresti, due compagne ( una minorenne e una da poco maggiorenne) sono state fermate dagli sbirri in antisommossa per essere portate in questura, schedate e denunciate per stampa clandestina.
E oggi 25 luglio, come se non bastasse, il sindaco Zanonato è riuscito dove, in cinque anni, ha fallito la giunta di centrodestra della Giustina Destro: sgomberare il Gramigna e riconsegnare l’ex scuola elementare alla speculazione edilizia e al degrado che nelle nostre città imperversa.
La storia dei compagni del Gramigna non è fatta solo di sgomberi ma, soprattutto di rioccupazioni e di iniziative che hanno trasformato la repressione del padronato in un punto di partenza per continuare a lottare contro il capitalismo e i suoi governi che ci danno soltanto guerre, miseria e sfruttamento.
L’erba cattiva non muore mai!!!

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La commissione per uns Soccorso Rosso Internazionale esprime tutta la sua solidarietà con i compagni e le compagne del CPO Gramigna! La controrivoluzione ha fatto un altro passo nella sua lotta contro il movimento rivoluzionario sgomberando il Gramigna, centro di lotte proletarie e rivoluzionarie.
Come diceva Mao: quando il nemico ti attacca vuol dire che la nostra lotta per il comunsimo si sta svillupando nella giusta direzione!
Siamo con i compagni e le compagne del Gramigna non solo in questo ore, ma ci unifica un percorso verso la rivoluzione proletaria che nessun arresto, nessun sgombero potrà mai fermare!
La solidarietà è nostra arma - usiamola

commissione per un Soccorso Rosso Internazionale

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L’ennesimo vile sgombero
Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà ai compagni del Cpo Gramigna sgomberati oggi.
Lo sgombero voluto dalla giunta comunale di Padova, presieduta dal diessino Zanonato è l’ennesima riprova del carattere fascista e filopadronale del governo Prodi e di chi lo sostiene in parlamento.
Un governo che, benedetto dal capo degli industriali Montezemolo e protetto a sinistra dai finti comunisti di Bertinotti e Diliberto e dai sindacati di regime, continua nella politica di guerra e di attacco alle condizioni di vita dei proletari.
Come dice uno slogan del Gramigna, però, “l’erba cattiva non muore mai”. Per questo siamo sicuri di ritrovare i compagni a fianco dei lavoratori in lotta per il salario, per condizioni di lavoro umane, per difendere le loro pensioni, a fianco dei proletari che nei quartieri lottano per una qualità della vita dignitosa, a fianco delle lotte antimperialiste dei popoli del mondo, a fianco dei rivoluzionari prigionieri che dalle carceri ci danno un grande esempio di dignità e di resistenza alla repressione dei padroni e dei loro gendarmi.

LA MIGLIORE SOLIDARIETA’ AD UN’OCCUPAZIONE E’ FARNE UN’ALTRA
CONTRO IL GOVERNO DELLA GUERRA, DELLA MISERIA E DELLO SFRUTTAMENTO CHE ARRESTA E SGOMBERA CHI LOTTA
SIAMO COMUNISTI NON TERRORISTI

Centro Popolare Occupato Experia di Catania

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La repressione continua non fermerà la lotta dei proletari.
Il Comitato permanente contro la repressione di Nuoro esprime la propria incondizionata solidarietà ai compagni del CPO Gramigna per l’ennesimo vile attacco, portato attraverso lo sgombero, contro il proletariato che non si arrende. La scelta dello scontro e della repressione con chi non si omologa alla realtà di sfruttamento e ignoranza in cui vorrebbe rinchiuderci lo stato-capitale non fa altro che confermare ciò che da sempre sappiamo: chi pensa con la propria testa, chi continua a portare avanti la lotta in difesa degli oppressi di tutto il mondo, chi quotidianamente porta avanti l’esempio della possibilità di una vita veramente umana, è inevitabilmente destinato a patire il sopruso e la vendetta da parte dei politici e dei loro servi che amministrano e controllano le nostre società su mandato dei capitalisti. Si professino essi di destra o di sinistra, sempre più appare chiaro a tutti che tali individui sono espressione della stessa classe, dello stesso modo di pensare, della stessa voglia di prevaricare e opprimere. Allo stesso modo sappiano tutti che non servirà a niente questo ennesimo attacco (come non sono serviti a niente gli altri in tutta Italia), perché la lotta del proletariato non si fermerà fino a quando non ci sarà un mondo di pace e giustizia sociale per tutti.

E come diceva Bertold Brecht :

Però...
Nel sistema che hanno fatto,
l'umanitá é una eccezione.
Quindi,
temete per tutti coloro, che si mostrano umani,
perché sono i pregiudicati.
Noi non accettiamo come naturale quello che incessantemente succede,
inesplicabile, anche se abituale,
incomprensibile, anche se é la regola.
La regola per noi é abuso
e l'abuso vogliamo abolirlo.

Saluti comunisti ai compagni/e del gramigna tutti.

Comitato permanente contro la repressione - Nuoro

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Come Redazione di Senza Censura esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del CPO Gramigna, sgomberato pochi giorni fa dalle forze dell'"ordine" con l'avvallo bipartisan delle forze politiche della città di Padova.
Ogni sgombero, di per sé, va condannato con forza in quanto rappresenta un tentativo di azzerare, attraverso un'azione repressiva, un'esperienza collettiva, il suo significato politico, il suo concreto patrimonio di aggregazione e di identità. L'obiettivo è sempre lo stesso: ristabilire l'ordine e ripristinare, almeno apparentemente, quella pace sociale che tutti gli odierni padroni, siano essi di destra o di sinistra, si sforzano di rappresentare, almeno sul piano formale.
In questo caso ci sentiamo ancora più in dovere di esprimere la nostra solidarietà in quanto è evidente come lo sgombero del Gramigna rappresenti un'ulteriore tassello di una più vasta azione repressiva, culminata alcuni mesi fa con un'inchiesta giudiziaria forcaiola e provocatoria che tiene ancora in galera decine di militanti, tesa a criminalizzare il lavoro politico di compagni e compagne collocati senza ambiguità nell'area dell'antagonismo. Questa scelta politica di questi tempi è considerata inammissibile e deve essere sanzionato con una tenacia persecutoria...
A questi compagni e a queste compagne va tutto il nostro sostegno, consapevoli che, in questi difficili momenti, la solidarietà è un'arma potente!

Dallo stesso lato della barricata,
i compagni e le compagne della Redazione di Senza Censura

Senza Censura
c/o Centro di Documentazione "Krupskaja" - Via del Verrocchio 12/N, 40138 - Bologna
http://www.senzacensura.org - redazione@senzacensura.org

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Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del Centro Popolare Gramigna di Padova, sgomberato pochi giorni fa con un'imponente operazione poliziesca.
Il CPO Gramigna è un centro giovanile impegnato in iniziative di sensibilizzazione, informazione e mobilitazione politica e culturale in particolare sul versante del sostegno alle lotte dei popoli oppressi e su quello della lotta allo sfruttamento padronale ed alle politiche guerrafondaie e repressive dei vari governi.
Non è certo la prima volta che, da vent'anni a questa parte, il Centro Gramigna è oggetto di sgomberi, ma mai come nei mesi precedenti si era voluto lavorare, e non solo a livello della realtà padovana e veneta, a preparare il terreno "politico" ed "ideologico" per giustificare una simile operazione repressiva.
Un accanimento che ha visto come protagnista la giunta comunale di Padova, presieduta dal diessino Zanonato, ma che evidenzia il reale carattere della politica del governo Prodi il quale ha continuato, su tutti i fronti, ad avanzare sulla linea tracciata dai precedenti governi e dallo stesso ultimo governo Berlusconi.
Una linea caratterizzata dall'avanzata di un fascismo moderno in cui la repressione lavora per combinarsi con sofisticate forme "post-moderne" di egemonia e di imbarbarimento culturale: dalla politica imperialista e guerrafondaia incentrata sulla continuazione della partecipazione all'occupazione e ad al massacro del popolo afghano e sull'allargamento della base militare di Vicenza alla provocatoria ed umiliante imposizione alla Sardegna ed al popolo sardo del G8 del 2009; dal furto del TFR, con la relativa costituzione di giganteschi fondi finanziari speculativi regalati ai padroni, alle banche ed ai sindacati confederali all'ulteriore taglio sulle pensioni dei lavoratori, dallo sfascio e dalle privatizzazioni dei servizi sociali pubblici alla devastazione dell'industria nazionale con il sistema dei contributi parassitari alle imprese e degli incentivi alla delocalizzazione degli impianti produttivi all'estero; dalla servile subordinazione, dietro alle demagogie nazionalistiche, agli interessi dell'imperialismo americano ed europeo; dalle trasformazioni modernamente fasciste dello Stato caratterizzate dal duplice intrecciarsi dei processi di concentrazione del potere politico e del federalismo reazionario alla trappola di una sempre più profonda "integrazione" dell'Italia nell'Europa del capitale finanziario, vera macina, anche per i lavoratori italiani e per interi strati popolari e "piccolo-borghesi" di salari e di redditi, di libertà e diritti democratici e sindacali e di ogni, pur residuale e formale, partecipazione dei cittadini all'esercizio del potere politico relativo alle decisioni economiche e politiche di effettiva rilevanza nazionale.
Ed è in questo quadro quindi che la repressione si accentua e si accentuerà ogni giorno di più con lo scopo, tramite gli attacchi alle libertà di espressione, di manifestazione, di sciopero, di organizzazione, di strrngere in un accerchiamento soffocante e passivizzante i settori più coscienti e combattivi dei giovani e dei lavoratori, con lo scopo, in particolare di distruggere, una dietro l'altra, tutte quelle posizioni avanzate dove l'opposizione alla politiche dei governi in carica mira a collegarsi, in un progetto politico complessivo di trasformazione statale e sociale, alla lotta contro un intero sistema economico, sociale, politico-statale e culturale, fondato, sia a livello nazionale che a quello europeo e mondiale, sulla guerra contro i popoli oppressi e sullo sfruttamento e sull'oppressione politica e culturale di classe e di genere.

SOSTENIAMO IL CPO GRAMIGNA
UNIRSI CONTRO LA REPRESSIONE

Collettivo Comunista Antonio Gramsci
Coordinamento Slai-Cobas del Trentino

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Comunicato di solidarietà
I compagni e le compagne di "Lotta e Unità per l'organizzazione proletaria" esprimono la solidarietà militante al CPO “Gramigna” sgomberato all'alba di questa mattina.
Il tentativo dello Stato di reprimere ed isolare le realtà politiche e di lotta del movimento di classe va respinto attraverso l'organizzazione e lo sviluppo della solidarietà proletaria.
Di fronte al giro di vite repressivo che istituzioni, magistratura e forze di polizia, stanno attuando come risposta alle contraddizioni ed alle difficoltà economiche, politiche e sociali di questo sistema, non è giustificabile né il silenzio, né l’equidistanza.
La lotta alla frantumazione e per l’unità reale del movimento di classe deve essere la risposta politica ed organizzativa alla repressione dello Stato. Chi lotta, e per questo è colpito, va sostenuto senza mezzi termini.
Unire con la lotta e la solidarietà tutto ciò che lo Stato vuole isolare e dividere con la repressione

25.07.2007 Lotta e Unità
e-mail: lotta.unita@libero.it

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Dopo la criminalizzazione per l'incendio di 3 pupazzi, simbolo della guerra imperialista agli oppressi e gli arresti di presunti fiancheggiatori del terrorismo, il sinistro governo Prodi e le amministrazioni locali dei padroni rilanciano l'attacco al proletariato che non si arrende, con lo sgombero di uno spazio legittimamente conquistato e liberato dalla mercificazione del profitto e dall'ipocrisia e l'opportunismo del revisionismo.
L'ipocrisia di questo Stato di polizia e moderno fascismo, che sotto le due ali dello stesso uccello, spaccia confusione tra il malessere dei proletari.
Li divide in buoni e cattivi, pacifinti e terroristi, riformisti e rivoluzionari, quindi, criminali. L'opportunismo lascia mano libera alle nuove destre, concedendo loro spazi di agibilità e comunicazione sempre più invasivi e pericolosi e agitando bandiere come legalità e sicurezza per nascondere l'illegittimità con cui i padroni sfruttano ed espropriano i popoli delle proprie risorse umane ed ambientali e l'insicurezza della guerra, della precarietà, dell'alienazione progressiva da ogni speranza di vita e di riscatto da questo sistema capitalistico scelleratamente neoliberista.
Come proletari, come antifascisti, esprimiamo massima solidarietà ai compagni del C.P.O. Gramigna e a tutti i compagni e i veri antifascisti colpiti dalla repressione.
E contro ogni pessimismo, purtroppo legittimo, auguriamo loro d'essere testardi e vincenti come e più della gramigna!

Rete Antifascista Perugina

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Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del cpo Gramigna di Padova.
Lo sgombero di stamane del cpo Gramigna fa il paio con quello della sede del Rdb di Vicenza dei giorni scorsi, con l'arresto di un militante sindacale che ha resistito insieme agli altri lavoratori allo sgombero. Ormai è chiaro che il ministro della repressione Amato ha deciso fermamente di attaccare ogni forma di organizzazione e di lotta proletaria che non si allinea alla cogestione delle politiche antiproletarie dello stato da parte dei sindacati confederali, è deciso a reprimere ogni forma di organizzazione e lotta che non si integra con le logiche del mercato capitalistico. Il cpo Gramigna è un esempio di organizzazione proletaria che lotta contro la mercificazione del territorio, sempre presente nelle lotte per la casa, sempre al fianco delle rivendicazioni dei lavoratori.
lo stabile secondo le notizie dei mass- media borghesi sarà restituito a un istituto, che sicuramente non offrirà al quartiere e alla città quello che hanno offerto finora chi è impegnato nelle lotte proletarie sul territorio, e nella solidarietà con le lotte dei lavoratori.
Quello che offre lo stato borghese è ormai chiaro a tutti: tonnellate di droghe per i giovani proletari, incentivi per la diffusione della pedofilia, gli strupri per le donne, l'affamamento per migliaia di lavoratori immigrati che sono arrivati in Italia con la prospettiva di una vita migliore, insomma solo barbarie.
Gli sgomberi del Gramigna e della sede del Rdb di Vicenza vengono attuati proprio alla vigilia dell'approvazione in parlamento dell'ennesima riforma delle pensioni che sancisce l'innalzamento dell'età pensionabile, come se non bastassero i 40 di sfruttamento che ogni operaio e lavoratore deve subire nell'arco della propria vita lavorativa.
Il centrosinistra che si sbandiera come governo amico dei lavoratori ormai gioca a carte scoperte, si dimostra un governo antioperaio e antipopolare, un governo che reprime chi vuole un mondo diverso da quello basato sullo sfruttamento e sulle guerre.
Noi continueremo con forza ad affermare la giustezza delle lotte proletarie e rivoluzionarie: quelle per i nostri diritti di proletari e lavoratori, quelle per una società dove tutti possano usufruire della ricchezza prodotta, dove i padroni non hanno più posto.

sosteniamo i compagni e le compagne del Gramigna!
giù le mani dalle lotte proletarie e rivoluzionarie!
estendere la solidarietà di classe e rivoluzionaria!

compagni/e contro la persecuzione dei rivoluzionari- napoli

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Un nuovo assalto repressivo contro il CPO Gramigna. Un nuovo raid delle forze di polizia per chiudere ancora una volta un centro popolare di aggregazione e di lotta delle masse giovanili.
Il Sindaco Zanonato del Comune di Padova ha alla fine ottenuto quello che da tempo chiedeva. Tutto ciò però non ha nulla da spartire con la fasulla volontà del Sindaco diessino di restituire alla città una scuola che era stata da tempo abbandonata dall’amministrazione cittadina.
Tutt’altro, lo sgombero del Gramigna ha lo scopo unico di demolire un aggregato delle masse giovanili, che di fatto sono state in questi anni tra i tanti centri di promozione della cultura proletaria, delle lotte contro la politica padronale di sfruttamento del lavoro salariato e contro la politica guerrafondaia e repressiva del governo nazionale.
Il governo Prodi va sempre più all’attacco contro i lavoratori e le masse popolari. Questo governo di Centro sinistra non è da meno al precedente governo della banda Berlusconi. Apparentemente la maggioranza di governo litiga con l’opposizione istituzionale di destra, ma poi dietro le quinte, in segreto e nascosti agli occhi e alle orecchie delle masse, concordano la politica comune antipopolare e di repressione contro la classe proletaria e le sue avanguardie di lotta sindacali e politiche.
L’operazione dello sgombero del CPO Gramigna più che una dimostrazione di forza è di fatto una delle tante prove di debolezza del potere borghese e del suo decadente ordinamento.
La Borghesia vede di fronte a se una pratica crescente e diffusa di ribellione delle masse alle condizioni degradanti di vita; essa vede crescere la resistenza e la lotta contro la sua repressione. Proprio i compagni del CPO Gramigna hanno dimostrato, in particolare recentemente con le loro manifestazioni di solidarietà con gli arrestati del 12 febbraio, un modo positivo di reagire alla repressione. Proprio questa resistenza alla repressione e la pratica stessa della solidarietà, sono diventati di fatto il motivo politico e reale dello sgombero del centro sociale padovano. Il ministro Amato, reduce da un’altra eclatante quanto ennesima, allarmante e fasulla operazione di “antiterrorismo” contro un gruppo di islamici residenti a Perugia, ha concordato e pianificato con il nuovo capo della polizia Manganelli l’attacco al centro sociale dove si praticava chiaramente la solidarietà di classe con i prigionieri politici.
La repressione è dunque un pilastro della linea del governo Prodi, che si afferma giorno dopo giorno per tentare di arginare e ridurre il dissenso e imporre le politiche di lacrime e sangue che non conoscono ormai più limiti. Contro queste politiche antipopolari e contro la repressione, occorre lavorare alla costruzione di un fronte unico di lotta che sempre più deve coinvolgere gli elementi avanzati delle masse e dei lavoratori, come via maestra per rendere ancora più debole il potere borghese quanto sterile la sua repressione.

Nessun arretramento contro la repressione!
Sviluppare la pratica della solidarietà di classe!
No allo sgombero del CPO Gramigna!
Solidarietà con i compagni del CPO Gramigna!

25-7-07
Associazione Solidarietà Proletaria
CP 380, 80133 – Napoli
Ass-solid-prol@libero.it





http://www.autprol.org/