10/10/2007: Comunicato stampa di Libertad!


Sessasanta prigionieri del carcere di espulsione [il carcere nella RFT per immigrati sprovvisti di documenti e simili, che è stato modello adottato anche in Italia con l'apertura dei CPT nella seconda metà degli anni 90] di Bueren portano avanti dal 2.9.07 uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Loro obiettivo è l'immediata liberazione di tutti coloro che sono chiusi nelle carceri d'espulsione.
Il 2.9.07 a Bueren ha avuto luogo una manifestazione sotto la parola d'ordine "Basta con le guerre, chiudere le carceri d'espulsione, affermare i diritti umani. Allo stesso tempo davanti al carcere giudiziario della stessa città, che comprende anche il CPT, uno dei più grossi del paese si è svolta una manifestazione un cui è stato letto un contributo di Noel Asanga Fon, del Camerun, il quale in quei giorni era rinchiuso nel CPT. Questo contributo ha segnato l'inizio dello sciopero a cui si sono uniti appunto 60 prigionieri.
Gli scioperanti chiedono l'immediata chiusura di tutte le carceri d'espulsione nella RFT. Questo stato si è impegnato, attraverso la sottoscrizione di diversi accordi internazionali, fra i quali la Convenzione di Ginevra sui profughi, ad accordare asilo ai profughi. Questo impegno, tuttavia, viene ridotto ad absurdum dalla legislazione tedesca, la quale non lascia più nessuna chance ai richiedenti asilo. La conseguenza a questo sopruso potrebbe perciò essere l'immediato stop di tutte le espulsioni e la chiusura di tutte le carceri d'espulsione.
Nooel Asanga Fon stato uscito il 4.9.07 dal carcere d'espulsione di Bueren. Dopo tre mesi di carcerazione è stato chiarito che le autorità dell'Ufficio stranieri hanno commesso nei suoi confronti un errore formale; questo "errore" rimane oscuro, poiché è stato preso quando Noel Asanga Fon aveva già scontato 3 mesi e non al momento del suo arresto. Assieme a lui sono stati liberati altri due prigionieri che avevano preso parte in maniera determinante allo sciopero.
Le autorità non sono riuscite a smentire lo sciopero. Da quando questo è iniziato ad ogni pasto sono rimasti intatti almeno 60 piatti. I prigionieri sospettano che questa informazione errata miri a contribuire alla destabilizzazione degli scioperanti. Sin nella preparazione dello sciopero è stato inviato il fax con il quale i prigionieri si sono parzialmente collegati con l'esterno e reso possibile la comunicazione in generale.
L'associazione di soccorso ZHilfe sostiene la protesta e le richieste dei prigionieri. Il portavoce di questa associazione Frank Gokel in proposito ha detto di essere rimasto sorpreso dal fatto che i prigionieri di fronte alla disperazione in cui sono stati posti, siano riusciti a mantenere la calma e ha aggiunto: "Il sistema delle carceri d'espulsione nella RFT è assolutamente dispregiativo nei confronti dei diritti umani, l'immediato blocco di tutte le espulsioni e la chiusura delle carceri d'espulsione perciò può essere la sola via giusta".

Saluti solidali

redazione di So oder So
15 settembre 2007-10-08

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