07/11/2007: Vodafone: VALUTAZIONE DELL'IPOTESI DI ACCORDO, PERCHE' E' DA BOCCIARE


Una premessa per chiarire la nostra posizione:
Per tutelarci al meglio, qualsiasi accordo prodotto dovrebbe essere bocciato, perchè interviene a sanare le mancanze legali di questa esternalizzazione, ponendosi come ostacolo alla lotta sul piano legale.
Inoltre, l'aver prodotto questa ipotesi di accordo, è stato un vero colpo di mano, un disprezzo della democrazia e della sovranità popolare che in questo caso era espressa dalla volontà dei Lavoratori di combattere questa cessione e non di armonizzarla; al fine di chiedere, poi, una più profonda battaglia alle leggi che consentono questi abusi.
Un'osservazione che segue alcune dichiarazioni fatte durante la prima plenaria dell'azienda tenutasi su questo argomento: a parte, ormai, la mancanza assoluta di credibilità dell'azienda, dichiarare che se bocciamo questo accordo verremmo tutti licenziati nel giro di 18 mesi, se fosse vero (ma è falso), vorrebbe dire due cose:
- la cessione non si realizza e 914 Lavoratori riescono a consumare oltre 4 miliardi di euro all'anno, mandando in crisi Vodafone;
- l'azienda a cui ci stanno cedendo è così pericolante e/o infame, che se non c'è qualcuno/qualcosa che la obbliga a non licenziare (e vedremo che questo accordo nemmeno lo fa), questa non resiste più di un anno e mezzo.
Un'altra precisazione: in questo accordo c'è un utilizzo dei nomi "COMDATASPA" e "COMDATA CARE", che viene alternato a proprio piacimento e per scopi ben precisi.
E' da precisare che saremmo dipendenti della Comdata Care; quindi, nei nostri confronti, Comdata Spa non avrà nessun obbligo giuridico. Infatti, i due soggetti sono indipendenti tra loro e legalmente le vicende che interessano Comdata Care (compresi i rapporti coi suoi dipendenti) non impegnano Comdata Spa (infatti, al punto 2 dell'accordo, sarebbero i nuovi assunti di Comdata Care ad usufruire dei nostri diritti contrattuali, e non quelli di Comdata Spa).
Di seguito il testo integrale dell'accordo (quello originale, perché il comunicato sindacale nazionale in cui si sintetizza l'accordo, non ha alcun valore).
Le parti in maiuscolo, grassetto e sottolineato sono i nostri rilievi.

IPOTESI DI ACCORDO
Il giorno 25 Ottobre 2007, al Ministero dello sviluppo economico, con la partecipazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale si sono incontrati la Comdata Spa (di seguito anche "Comdata") la Comdata Care srl (di seguito anche Comdata Care), la Vodafone Omnitel NV (di seguito anche "Vodafone Italia"), la Slc-CGIL, la Fistel-CISL e la UILCOM-Uil strutture nazionali e territoriali unitamente al coordinamento delle RSU.

Premesso che, in data 8 ottobre 2007 è stata formalmente esperita in assenza di accordo la consultazione sindacale di cui all'art. 47 della Legge 428/90 e succ.mod. relativamente alla cessione del ramo d'azienda tra la Vodafone Italia e la Comdata Spa ovvero le sue controllate, con parere negativo delle OO.SS. sulla cessione di ramo, la Comdata Spa ha provveduto alla costituzione di una società controllata al 100% dalla stessa denominata Comdata Care Srl di seguito anche Comdata Care, che sarà trasformata entro il mese di novembre 2007 in Comdata Care Spa, Vodafone Italia ha illustrato negli incontri del 14 settembre 2007, 26 settembre 2007 e 20 ottobre 2007 il piano industriale relativo al periodo 1 aprile 2007 - 31 marzo 2010, confermando il piano complessivo degli investimenti industriali nel periodo. Nell'ambito di un mercato caratterizzato da pressioni sulla redditività e opportunità di sviluppo, Vodafone Italia ha rappresentato la propria nuova strategia aziendale volta a rispondere ai bisogni totali di comunicazione della clientela sia consumer che business.
L'azienda conferma la propria volontà di perseguire la sviluppo della propria presenza nel mercato italiano tramite la crescita nelle tre linee di business individuate dal piano:
a) voce e messaggistica mobile,
b) sviluppo della banda larga in mobilità
c) servizi totali di comunicazione per la casa e per l'ufficio (c.d. @home@office)
La recente proposta di acquisire Tele2 Italia, sottoposta ai necessari provvedimenti autorizzatori nazionali ed europei, nonché il recente lancio commerciale dei servizi integrati fisso - mobile confermano la forte volontà del Gruppo Vodafone e di Vodafone Italia di investire nel segmento dei servizi per la famiglia e per le imprese sovra descritti, allargando così il proprio mercato di riferimento all'intero panorama dei servizi di comunicazione.
Tale piano industriale data l'ampiezza e la pluralità degli obiettivi di crescita e di sviluppo richiede, a giudizio dell'azienda, un processo di focalizzazione e specializzazione delle competenze, anche attraverso aziende partner, nel quale si inquadra l'operazione di trasferimento di ramo d'azienda alla società Comdata Care che possa non solo mantenere, ma anzi migliorare la qualità del servizio offerto alla propria clientela.
Viene riconfermato il ruolo delle Customer Operations e della Rete quali asset strategici di Vodafone Italia in una prospettiva di evoluzione del modello si business e delle competenza degli addetti. In tale prospettiva si inquadra la fusione per incorporazione in Vodafone Italia di Vodafone Servizi Centro e Vodafone Servizi Sud entro il presente anno fiscale, sollecitata dalle OO.SS. e condivisa dall'azienda Vodafone Omnitel NV.
Su richiesta delle Organizzazioni sindacali viene, inoltre, confermato che l'attuale piano industriale non prevede ulteriori progetti di esternalizzazione, fatti salvi eventuali trasferimenti all'interno del Gruppo Vodafone e sue controllate e quanto già specificatamente illustrato alle Organizzazioni sindacali in merito ad un progetto globale relativo ad alcune attività dell'Information Technology che, con riguardo a Vodafone Italia, concerne la sola sede di Milano, da avviarsi qualora tale progetto venga approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'azienda.

NON C'E' ALCUNA GARANZIA CHE NON CI SIANO ALTRE ESTERNALIZZAZIONI PER I PROSSIMI 38 MESI (si parla di piano industriale che scade a dicembre 2010), PERCHE' VODAFONE CONFERMA CHE L'ATTUALE PIANO INDUSTRIALE NON PREVEDE ULTERIORI ESTERNALIZZAZIONI, MA I PIANI INDUSTRIALI VENGONO RIVISTI PIU' VOLTE A DISTANZA DI POCHI MESI E NON C'E' ALCUN IMPEGNO SPECIFICO DA PARTE DI VODAFONE A NON ATTUARE NUOVE CESSIONI.

Le parti hanno condiviso la necessità di garantire con la presente intesa le condizioni e i trattamenti individuali e collettivi sindacalmente definiti e attualmente in essere allo scopo di mantenere stabili condizioni di lavoro nei confronti delle persone oggetto del trasferimento.

INUTILE! HANNO SOLO CONDIVISO LA NECESSITA' DI NON VIOLARE LA LEGGE!

Tutto ciò premesso, le parti concordano quanto segue:
1. Il presente accordo si applica nei confronti delle persone oggetto del trasferimento di ramo d'azienda comunicato il 17 settembre 2007.

IL PEGGIORE! IL SINDACATO LEGITTIMA ED UFFICIALIZZA CHE E' UNA CESSIONE DI RAMO D'AZIENDA. IN QUESTO MODO L'AZIENDA POTRA' MEGLIO DIFENDERSI DAI RICORSI LEGALI.

2. Comdata Care in caso di nuove assunzioni applicherà i trattamenti economici e normativi previsti al successivo punto 3.

INUTILE PER NOI! CI FA PIACERE PER GLI EVENTUALI NUOVI ASSUNTI.

3. La Comdata Care, si impegna a mantenere nei confronti del personale trasferito il CCNL 3 dicembre 2005 e le sue successive modifiche per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di telecomunicazione (per brevità CCNL TLC) nonché il complesso di norme e dei trattamenti individuali e collettivi maturati con accordi ed armonizzazioni tra cui gli accordi del 25 luglio 2003, il 25 novembre 2003, il 27 ottobre 2004. Nel dettaglio vengono di seguito specificati a solo titolo esemplificativo i principali trattamenti collettivi e le relative modalità attuative che saranno applicate nei confronti del personale trasferito:

• Trattamento di maternità (ex ALO),
• Turistica agevolata per le mamme
• Ticket restaurant
• Indennità di cuffia per gli aventi diritto
• Premio di risultato
• Tipologia di contratto Part-time/full-time
• Assistenza sanitaria integrativa ( FSIO )
• Permessi esame
• Assistenza previdenziale integrativa

INUTILE! COMDATA CARE SI IMPEGNA SOLO A NON VIOLARE LA LEGGE. COME SE DICESSE DI IMPEGNARSI A PAGARCI LO STIPENDIO! INOLTRE, PER CHI CERCAVA DI CREARE CONFUSIONE CIRCA LA SCADENZA DEGLI ACCORDI, QUI NON SI PARLA NE' DI SCADENZA NE' DI PROROGHE DI SCADENZA, A RIPROVA CHE NON CAMBIA NULLA RISPETTO AD UNA SITUAZIONE SENZA ACCORDO SINDACALE!

In particolare, con riferimento al Premio di risultato e alle forme di assistenza integrativa le modalità attuative relative al mantenimento di tali trattamenti sono definite come segue:
Premio di risultato:
Vodafone Italia trasferirà a Comdata Care il Pdr maturato alla data del trasferimento valorizzato al 100% del target, inoltre per il periodo novembre 2007 - marzo 2008 Comdata Care procederà alla valorizzazione del Pdr mantenendo il 100% del target che sarà erogato con le competenze di luglio 2008. Inoltre Comdata Care si impegna entro il mese di gennaio 2008 ad aprire un confronto con le OO.SS per individuare gli indicatori e gli obiettivi per la definizione del nuovo Pdr per il quadriennio 2008 - 2011.

OLTRE A QUANTO SOPRA DETTO, QUI SI AGGIUNGE IL LIMITE DEL 100% DEI TARGET: SINORA ABBIAMO SEMPRE SUPERATO I TARGET, E' VEROSIMILE CHE PERDEREMO DA SUBITO DEI SOLDI.

Fondo sanitario ( FSIO )
La Comdata Care si dichiara disponibile - subordinatamente alle necessarie modifiche statutarie da attuare in tempi rapidi - a mantenere la condizione di iscritto al fondo a tutto il personale oggetto del trasferimento del ramo d'azienda, secondo le condizioni attualmente in vigore.

INUTILE! LO IMPONE LA LEGGE. ANZI, DANNOSO: LASCIA VIA LIBERA A NEBULOSE MODIFICHE STATUTARIE. INOLTRE, NEL FONDO CI SONO I NOSTRI SOLDI E LA CESSIONE DI RAMO NON E' UN'IPOTESI PREVISTA, NE' NEGLI ACCORDI NE' NELLO STATUTO, COME ESTINTIVA DEI NOSTRI DIRITTI. SE NON CI VENISSE RICONOSCIUTO, A VODAFONE RESTEREBBERO I NOSTRI SOLDI, IL CHE APRIREBBE UNA QUESTIONE LEGALE A PARTE.

Fondo di previdenza integrativa:
Comdata Care riconosce che a seguito del trasferimento del ramo d'azienda i dipendenti interessati manterranno l'iscrizione al Fondo Telemaco secondo le modalità e le condizioni in essere al momento del trasferimento.
In aggiunta a quanto sopra riportato le parti intendono specificare le seguenti condizioni di carattere generale:
Aspettative: Comdata Care manterrà in aspettativa coloro che al momento del passaggio fossero già in tale condizione in forza dell'accordo Vodafone Italia del 25/11/2003.
Straordinari: Comdata Care riconoscerà al personale trasferito le maggiorazioni previste dall'accordo Vodafone Italia del 25/11/2003.-. 27 ottobre 2004

INUTILE! LO PREVEDE LA LEGGE.

NOTA BENE 1:
Il presente accordo costituisce valida condizione per l'accelerazione, prima della data di effettivo trasferimento in Comdata Care dei piani aziendali azionari, cosiddette "All shares" 2006 e 2007.

NOTA BENE 2:
Vodafone Omnitel NV consentirà alle persone oggetto del trasferimento del ramo d'azienda di poter trasferire il proprio numero di telefono cellulare su richiesta degli interessati.

NOTA BENE 3:
Per coloro che usufruiscono della convenzione relativa agli asili nido, Vodafone Omnitel NV si impegna a garantire la fruibilità di tale servizio per tutto il presente anno scolastico.

OLTRE AL RELATIVO VALORE ECONOMICO CHE NON INCIDE SIGNIFICATIVAMENTE SUL NOSTRO FUTURO, SONO DELLE TRAPPOLE: IMPONGONO UNA CONDOTTA ATTIVA DA PARTE DEI LAVORATORI PER CHIEDERE L'APPLICAZIONE DI UNA PARTE DELL'ACCORDO (es.: richiesta del proprio numero di cellulare), IL CHE POTREBBE ESSERE INTERPRETATO LEGALMENTE COME TACITA ACCETTAZIONE DI TUTTO L'ACCORDO.

NOTA BENE 4.
Considerato la strategicità della collaborazione tra Comdata Care e Vodafone Italia, le aziende e le OO.SS si incontreranno due volte all'anno durante l'intera durata della collaborazione, allo scopo di monitorare lo stato di avanzamento delle attività e del servizio in relazione alle evoluzioni occupazionali.

NO COMMENT!

NOTA BENE 5.
Comdata Care si impegna ad attuare un piano formativo teso a garantire lo sviluppo delle competenze e l'adeguato aggiornamento professionale delle risorse trasferite.

BUONO PER COMDATA CARE SE LO FA!

NOTA BENE 6.
Comdata Care al fine di avviare un costruttivo sistema relazionale con le OOSS e le RSU; riconoscerà le RSU presenti nel ramo ceduto fino alla loro naturale scadenza.

NO COMMENT!

NOTA BENE 7.
In riferimento ai lavoratori oggetto della presente cessione e posto che Comdata Care intende svilupparsi sul mercato sulla base delle attività e delle risorse trasferite da Vodafone Italia e di eventuali future commesse, Vodafone Italia e Comdata Care garantiscono la piena stabilità occupazionale per tutta la durata del contratto di servizio pari a 7 anni (fatte salve le dimissioni, i licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo e le eventuali uscite volontarie).

1) NEI 7 ANNI, SIN DA SUBITO, TI POSSONO SPOSTARE SU QUALUNQUE TIPO DI COMMESSA : DA VODAFONE ALLO SCIOGLI-PANCIA.
2) PASSIAMO DA UN CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A UN CONTRATTO A SCADENZA (7 ANNI).
3) VEDREMO DOPO PERCHE' POSSIAMO TROVARCI SENZA LAVORO ANCHE MOLTO PRIMA DI 7 ANNI.

NOTA BENE 8.
In caso di risoluzione anticipata da parte di Vodafone Italia del contratto di servizio con il Gruppo Comdata, Vodafone Italia garantirà che le attività e i lavoratori adibiti alle attività previste dal contratto di servizio con Vodafone Italia vengano affidati ad un soggetto terzo con il mantenimento senza soluzione di continuità dei rapporti di lavoro e delle condizioni del presente accordo. Comdata Care si impegnerà a garantire la stabilità occupazionale e le condizioni del presente accordo alle persone che dovessero essere impegnate su eventuali altre commesse al momento della risoluzione anticipata del contratto di servizio da parte di Vodafone Italia. In tale caso gli eventuali lavoratori e lavoratrici, originariamente ceduti, impegnati a quel momento su attività legate a eventuali diverse commesse potranno, con richiesta individuale, esercitare il diritto di opzione di trasferimento al nuovo soggetto terzo scelto da Vodafone Italia di cui sopra.

TUTTO MOLTO BELLO (SI FA PER DIRE) SE LA RISOLUZIONE ANTICIPATA E' DA PARTE DI VODAFONE. MA SE E' DA PARTE DI COMDATA? ZERO GARANZIE E TUTTI PER STRADA!
NELL'ESTERNALIZZAZIONE DI TIM A COS E' STATA USATA LA STESSA FORMULA: DOPO POCO PIU' DI UN ANNO COS HA DICHIARATO LA COMMESSA TROPPO ONEROSA ED HA RESCISSO IL CONTRATTO. QUEI LAVORATORI SONO STATI MESSI IN MOBILITA' E ORA SONO PER STRADA.

NOTA BENE 9.
Nella denegata ipotesi di fallimento di Comdata Spa, Vodafone Italia nel rispetto del presente accordo e in ottemperanza alle vigenti leggi in materia di procedure concorsuali e in coerenza con una clausola generale di responsabilità sociale si impegna a mettere in campo le azioni volte a garantire il mantenimento di rapporti di lavoro dei lavoratori oggetto del trasferimento del ramo d'azienda del 17 settembre 2007 presso un soggetto terzo che rilevi tutte le persone cedute o attraverso la reinternalizzazione in Vodafone Italia.

A PARTE LA RICERCA DI QUESTO SCONOSCIUTO SOGGETTO TERZO, QUI SI PARLA DI FALLIMENTO DI COMDATA SPA: MA SE FALLISCE COMDATA CARE, CHE E' MOLTO PIU' PROBABILE E FUNZIONALE A QUESTO PIANO DI SMALTIMENTO DEL PERSONALE? ZERO GARANZIE E TUTTI PER STRADA! INOLTRE, PRIMA DEL FALLIMENTO, CI SONO UNA SERIE DI STATI DI CRISI ECONOMICA DELL'AZIENDA CHE NON VENGONO MENZIONATI E SUI QUALI NON CI SONO GARANZIE.

NOTA BENE 10.
Comdata Care garantisce che i lavoratori oggetto di cessione non potranno svolgere la propria prestazione in sede di lavoro (intendendo il comune) diverse dalle attuali (Milano, Ivrea, Roma, Napoli e Padova), per tutta la durata della commessa.

NON CONOSCIAMO LA SITUAZIONE GEOGRAFICA DI TUTTE LE ZONE, MA IMMAGINIAMO CHE I VARI COMUNI SIANO ABBASTANZA VASTI. INOLTRE, LA SEDE CHE LORO DEFINISCONO "NAPOLI", SI TROVA IN REALTA' NEL COMUNE DI POZZUOLI; METTENDO COMUNE DI NAPOLI, BEN POTREMMO ESSERE SPOSTATI A NOLA AD ESEMPIO!
ANCHE QUI, TRA L'ALTRO, SI PARLA DI GARANZIA PER LA DURATA DELLA COMMESSA CHE, ABBIAMO VISTO PRIMA, POTREBBE ESSERE INFERIORI AI GIA' LIMITATI 7 ANNI, CON RISOLUZIONE ANTICIPATA DELLA COMMESSA.
INOLTRE, CURIOSA LA STRUTTURA DELLA FRASE CHE E' IN NEGATIVO (non potranno svolgere la propria prestazione), CHE LASCIA UN DUBBIO: SE COMDATA SPOSTA LA SEDE DI LAVORO?

NOTA BENE 11.
Il contratto di servizio tra Vodafone Italia e Comdata Spa potrà essere rinnovato e non prevede il ricorso al sub-appalto per l'esecuzione delle attività oggetto del trasferimento.

ANCORA UNA VOLTA SI PARLA DI COMDATA SPA, MA NOI SAREMMO DIPENDENTI DI COMDATA CARE, CHE, ESSENDO UN SOGGETTO GIURIDICAMENTE DIVERSO, NON HA ALCUN VINCOLO A RIGUARDO.

NOTA BENE 12.
Nell'ambito del principio condiviso di salvaguardia sociale che stabilisce il collegamento tra i lavoratori trasferiti e la commessa di cui al punto 7) su richiesta delle OOSS si terrà una specifica riunione da tenersi a partire da un anno data dalla scadenza del contratto di servizio con Vodafone, allo scopo di esaminare la situazione relativa alle prospettive occupazionali delle persone cedute al fine di preservare la continuità occupazionale.

CHI SE NE FREGA!

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Ecco invece il comunicato della Rsu di bologna Vodafone

Questa notte é stato siglato un accordo di armonizzazione tra le Organizzazioni Sindacali, la Vodafone e la neonata Comdata Care, che verrà sottoposto al voto nei prossimi giorni. Dobbiamo registrare alcuni aspetti di tutta questa vertenza che la segnano negativamente per i modi e per i tempi attraverso i quali e' stata condotta.
Consideriamo che il rapporto con i lavoratori, per tutta la durata della vertenza, sia stato impostato in modo decisamente negativo: abbiamo assistito ad una conduzione esclusivamente verticistica delle dinamiche decisionali e una preoccupante intolleranza alla critica, che non hanno permesso ai lavoratori di vedere rappresentate le proprie istanze.
Sin dall'inizio, la distanza tra essi e il gruppo dirigente delle Segreterie Nazionali é stata profonda e ciò che é più grave é che questo non ha costituito un problema di rappresentanza per il gruppo dirigente stesso.
Quando un sindacato avanza sordo, senza tenere più in considerazione il parere dei lavoratori che sono il soggetto che rappresenta e quindi motivo fondante della sua stessa esistenza, allora quel sindacato si avventura in percorsi pericolosi, dimentico della propria storia e della proprie caratteristiche peculiari. Prova di ciò sono le critiche dei lavoratori alle modalità di costruzione delle mobilitazioni, quindi le successive spontanee alternative messe in campo e la consultazione conclusiva circa la richiesta di mandato a trattare.
Ed é a proposito di quest'ultimo aspetto che é stata prodotta una vera e propria lesione nei confronti dei lavoratori, dal punto di vista delle dinamiche democratiche relative alle decisioni da prendere, lesione che avvilisce e svilisce il ruolo dei lavoratori come soggetto attivo e primariamente interessato allo svilupparsi degli eventi. La consultazione, che non ha visto la partecipazione di tutti (ci chiediamo ancora perché a Napoli le rsu abbiano annullato la seconda assemblea e non conteggiato i voti della prima, in cui era emerso un unanime NO) ha espresso un chiaro dissenso dei lavoratori sia sul mandato a trattare l'armonizzazione sulle basi dell'ordine del giorno proposto delle Segreterie Nazionali, sia su quello relativo al prossimo piano industriale Vodafone.
E' incredibile come questo evidente risultato politico sia stato "reinterpretato" dai Segretari Nazionali e poi svuotato di senso, fino a far giungere la delegazione alla necessità (?) di autoconferirsi un mandato a trattare: per la serie, "quello che esce dalla porta lo si fa rientrare dalla finestra", anche se si tratta della legittima espressione della volontà delle lavoratrici e dei lavoratori.
Si é ripetuto lo schema già visto in occasione del rinnovo del Contratto Nazionale del 2005 (parte economica + normativa): si é deciso di contenere un movimento nascente, consapevole e determinato, un movimento di contrasto alle logiche aziendali di sfrenata rincorsa al profitto, di rivendicazione di diritti e di una migliore qualità di vita, scegliendo di non provare ad alterare (a favore di chi lavora!) i rapporti di forza e la conseguente spinta rivendicativa che ne segue.
Quanto al giudizio sull'accordo esso non può che essere negativo in quanto legittima l'esternalizzazione proprio in un momento in cui la volontà dei lavoratori di non giungere ora ad un accordo e di proseguire la mobilitazione si era palesata senza alcuna ambiguità nelle consultazioni assembleari, in un momento in cui le iniziative messe in campo da lavoratori e delegati hanno portato l'attenzione mediatica sul caso Vodafone ai massimi livelli, tanto da far diventare questa nostra lotta una vertenza simbolo contro le esternalizzazioni e la precarietà occupazionale.
Si sarà persa un'occasione, quella di provare a porre un argine sociale costruito dai tanti lavoratori coinvolti o solidali, ad un contesto che permette scempi di questa portata che minano il futuro di tutti noi. Si sarà persa l'occasione di riprendere in mano il senso della storia del sindacato che pone i propri obiettivi ben al di la' del "consentito" e del "previsto legalmente", ma che parla alle persone, ai loro cuori e alle loro speranze e volontà di costruire un mondo del lavoro migliore per una società migliore.

Nota informativa
Informiamo i lavoratori che a distanza di pochi giorni dalle ultime assemblee "calate dall'alto", la storia si ripete (anche se la presunta giustificazione della fretta stavolta non regge neanche un po'): le Segreterie Sindacali provinciali di Bologna hanno indetto l'ennesima assemblea senza concordare, condividere e neanche informare i delegati circa il giorno e l'ora; un altro esempio di gestione verticistica del rapporto col mondo del lavoro.

RSU Vodafone Bologna

Da http://emiliaromagna.indymedia.org/node/533

http://www.autprol.org/