05/12/2007: Comunicato del Panico sulla repressione-Corteo di sabato 8 dicembre


Come sapete, giovedģ 29 novembre il Panico Anarchico e l'Asilo Occupato di Firenze sono stati perquisiti e sgomberati in un'operazione diretta dalla digos.
Il Panico viene sgomberato senza uno straccio di ordinanza di sequestro dell'immobile e perquisito per associazione sovversiva in relazione alla rapina in Versilia per cui, a giugno, furono arrestati Daniele e Francesco.
Gli sbirri, essi stessi senza molta persuasione, cercavano armi da fuoco, entrando pure nelle case dei genitori (non sempre in modo "gentile") e portando come pretesto l'aver udito fantomatici spari nei pressi del Panico. Nei verbali, mettevano sotto accusa i rapporti di solidarietą tra l'ambiente anarchico pisano e fiorentino. I compagni resistono dodici ore sul tetto, ottengono la liberazione dei vari fermati nella giornata e riescono quasi tutti ad evitare la questura.
Gli occupanti dell'Asilo, gią sotto sgombero per la solita speculazione edilizia dell'amministrazione comunale, vengono purtroppo colti nel sonno, perquisiti in relazione al Panico e portati in questura.
Il giorno dopo la canea mediatica si scatena, ed alcuni chiodi da cemento, ritrovati dagli sbirri al Panico, vengono spacciati per bossoli calibro 25 (pił o meno a salve secondo la fantasia del giornalista di turno). Il ritrovamento di alcune mascherine-stencil, che proverebbe il coinvolgimento dei "Panici" in una serie di graffitaggi, viene sbandierato come testimonianza di chissą quali disegni eversivi.
Ancora una volta rapporti di amicizia, solidarietą e lotta vengono colpiti dal reato associativo e coperti dai fantasmi mediatici del "terrorismo".
La procura di Firenze, nella persona della PM Angela Pietroiusti che firma le indagini, gią bocciata dalla sentenza d'appello del processo COR, "rimandata a settembre" dalla revoca della competenza sulla seconda inchiesta pisana detta "Gruppi d'affinitą", ci riprova e si rilancia con una montaturina fragile fragile. Che sia tutta qui la "terza fase" a suo tempo promessa dal generale dei ROS Giampaolo Ganzer all'indomani degli arresti pisani dell'anno scorso? O forse si preparano altre sorprese?

In una delle cittą-laboratorio del delirio securitario, lo spettro dell'eversione viene calato in un'operazione repressiva in grande stile che mira a stroncare il fermento libertario che serpeggia a Firenze da qualche anno a questa parte: le occupazioni, le riappropriazioni delle piazze, le derive non autorizzate per le strade, l'opposizione ai deliri securitari, l'autonomia dai sinistri partiti e lo sbeffeggiamento di qualche tirannello di provincia. Pił in generale, insomma, le manifestazioni di una vita che non si lascia contrattare, di una insofferenza che non chiede il permesso.
Farci abbassare la testa fino a nasconderla nella sabbia della paranoia, dividere il fronte della lotta, lacerare amicizie e complicitą era l'obbiettivo reale dei repressori. Gli č andata male, visto che solidarietą e reciprocitą si sono manifestate fin dal giorno degli sgomberi, senza venire meno dopo.

Con i compagni dell'Asilo e svariati altri complici abbiamo preparato un
CORTEO PER SABATO 8 DICEMBRE A FIRENZE con concentramento in PIAZZA DELLA REPUBBLICA alle ORE 14.30.

Presto su www.informa-azione.info il manifesto dell'iniziativa
Portate rabbia e fantasia, non cerchiamo adesioni formali ma coinvolgimento reale.

4/12/2007
il PANICO ANARCHICO

panico2@inventati.org

http://www.autprol.org/