06/01/2008: lettera dal carcere di bologna


Sono le 6.00 del mattino, arrivano 50 secondini, ci prendono uno per uno perquisizione in cella, prima di uscire ci dobbiamo spogliare, flessioni perché uno non abbia nascosto qualcosa nel culo, questi bastardi ci umiliano.
Poi ci fanno andare in una stanza di 20 mq in 75 persone assonnate e pure con la forza di protestare, entrano in cella per cella con bastoni in mano e distruggono tutto, vestiti buttati per terra, armadi ribaltati pure i ganci dalle pareti pur di rompere qualcosa.
Questi bastardi si vogliono solo divertire, non cercano più di tanto perché te lo dico, perché certe cose sono rimaste come le abbiamo lasciate, sono arrivati con cani e bastoni solo per distruggere, non basta che siamo rinchiusi in 3 in una cella di 10 mq con scarafaggi, topi, acqua fredda, no non basta, pure questo ci tocca sopportare, e se chiedi un qualsiasi cosa: ad esempio di poter fare il colloquio con la propria moglie e lei ex pregiudicata, e tu dipendi dal consenso del carcere non te la fanno vedere, e sta succedendo a un mio compagno di cella che da tre mesi ha fatto la richiesta, o una semplice sciocchezza, mi hanno spedito delle matite colorate per disegno, devi fare la richiesta per averle, tu la fai però dopo due mesi non ti danno ancora niente, all’ora pensi che ti vogliono rovinare, e non aiutare come pensano la maggior parte della gente, perché se qui dentro entri per una cazzata appena esci ti viene la voglia di andare contro qualsiasi sistema in tutto per tutto.

[...]

Ps: Scusa della scrittura veloce e forse indecifrabile ma sono incazzato per tutto questo, e spero che voi ci diate una mano per farlo sapere, grazie ancora.

12/06/2007

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