12/01/2008: CONTRO IL TRASPORTO DELL’ALIGA


In questi giorni stiamo subendo il trasposto di migliaia di tonnellate di spazzatura indifferenziata dalla Campania alla Sardegna. Decisione che ci viene imposta con la forza e alla quale intendiamo opporci. Vogliamo qui spiegare le nostre ragioni.
Questa operazione viene giustificata con la solidarietà verso le popolazioni campane che vivono una situazione di “emergenza”. Secondo noi questa emergenza non ha nulla di naturale, è stata voluta e prodotta nel tempo da precise scelte politiche ed economiche.
La Campania ha problemi a gestire i rifiuti da almeno 10 anni, e una situazione di “emergenza” identica a questa si è presentata esattamente un anno fa.

La creazione continua di queste “emergenze” ha una finalità ben precisa:

* imporre la scelta, fortemente ostacolata dalla popolazione, di incenerire i rifiuti anziché limitarne la produzione, differenziarli e riciclarli.

* Gli inceneritori non risolvono il problema della spazzatura (producono ceneri e gas tossici, pericolosi e difficili da smaltire) ma rappresentano un grosso affare per pochi industriali e politici: la tristemente nota Lobby degli inceneritori. Tra la classe dirigente sarda la Lobby degli inceneritori è fortemente rappresentata, basta ricordare che:

* la giunta regionale (Soru in testa) e gli amministratori locali hanno cercato di costruire a Ottana un gigantesco “Termovalorizzatore” (un inceneritore che produce energia elettrica), capace di bruciare una quantità di rifiuti 4 volte superiore rispetto a quelli prodotti in Sardegna. Una macchina mostruosa che potrebbe funzionare solo grazie a massiccie importazioni di spazzatura dall’esterno. Questo progetto è fallito solo grazie all’opposizione e alla mobilitazione delle popolazioni locali.

* Cagliari, la più grande metropoli sarda, differenzia solo una minima parte dei suoi rifiuti, appena il un decimo. Il sindaco Floris sostiene tenacemente la scelta suicida di incenerire i rifiuti.

* Alcuni di questi loschi personaggi, favorevoli di volta in volta, secondo i loro interessi ed i loro mercanteggiamenti all’incenerimento, all’importazione dei rifiuti nucleari all’inquinamento militare, stanno cercando di rifarsi una credibilità opponendosi “all’importazione dell’immondezza di Napoli” etc...
La Sardegna non deve più essere la colonia dello stato italiano né per il business dello smaltimento dei rifiuti né per le basi militari e neppure per il turismo di rapina.
Noi con i Pili, i Floris, i La Spisa e tutto il resto della congrega di politicanti e affaristi non vogliamo avere nulla a che fare. Oltre al ribrezzo fisico, le nostre ragioni sono opposte alle loro.

* Il nostro problema è un sistema folle di produzione di “merci”, spazzatura, inquinamento e morte, di cui i poteri politici ed economici sono complici.

* Ci opponiamo alla strategia delle ”emergenze” artificiali che serve solo a imporre scelte suicide destinate a diventare irreversibili.

* Il nostro problema non è che l’immondezza viene da Napoli, il problema è questo sistema folle che consuma le nostre vite.

La nostra solidarietà va tutta a quelle popolazioni campane in lotta, che rifiutano questo sistema e si oppongono alla logica dell’”emergenza”. Cittadini di “Serra”, “Pianura”, “Scanzano ionico” e dalla Valdisusa, la vostra lotta è la nostra.
Ancora più forte è il nostro rifiuto dei movimenti nazifascisti che cercano di infiltrarsi strumentalmente in questa lotta.

CONTRO IL FASCISMO, CONTRO GLI INCENERITORI, CONTRO IL DOMINIO DELLE MERCI E PER LA CRISI IRREVERSIBILE DI QUESTO SISTEMA PUTRIDO.

11/01/2008
ASSEMBLEA ANTIFASCISTA KASTEDHU

http://www.autprol.org/