22/01/2008: Lettera dal carcere di Palermo


Ho ricevuto con molto piacere gli opuscoli, così mi sono potuto tenere un po' aggiornato su ciò che è accaduto per lo sciopero della fame per gli ergastolani; io ho aderito con 3 giorni di digiuno per solidarietà visto gli amici che purtroppo si trovano in questa condizione. No sò qui all'Ucciardone se vi siano stati altri prigionieri che hanno dato il loro sostegno solidale, anche perché nella sezione dove sono, sono da solo e non ho contatti con nessuno; qualche carceriere faceva la battuta sul fatto che non serve a niente, e con il loro ristretto punto di vista e intelligenza non potevano cogliere che cosa significhi Solidarietà, ma non ho perso tempo a cercare di spiegarglielo, d'altronde qui con tutti i problemi che ci sono nessuno intraprende una protesta, figuriamoci se lo fanno per cose che nel loro modo di vedere non li riguardano.
Purtroppo la legge Gozzini ha rovinato le carceri, ognuno pensa solo a se stesso nel tentativo di prendere i benefici; e così facendo i rivoltosi si trovano isolati, anche se si tratta di proteste pacifiche, figuriamoci se si parla di altro...
Anche se non ho la televisione leggendo gli opuscoli ho capito che nessuna rete televisiva ha parlato di quello che si stava facendo, probabilmente non si è sensibilizzato come si sperava l'opinione pubblica, i politici sono impegnati su disegni di legge che riguardano la sicurezza, la certezza della pena, forse non era il momento ideale, ma se si aspetta non lo sarà mai; ma chi non ha niente da aspettare, ogni giorno è buono per combattere qualunque sia il modo che si sceglie, perché se con la pena di morte lo stato ti leva la vita con l'ergastolo se la prende giorno dopo giorno...
Un abbraccio a tutti voi, amichevolmente, un ribelle della società.

Livio
Ucciardone 26-12-2007


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