28/01/2008: Ancora repressione a Lecce


Un avviso orale è stato notificato lunedì 21 gennaio ad un compagno leccese. Nel provvedimento, emesso dal Questore, si dice chiaramente che la recente condanna della Corte di Assise di Lecce (processo Nottetempo) e l’antecedente detenzione preventiva non è servita a farlo ravvedere, pertanto lo si invita a cambiare condotta… altrimenti verrà richiesta al Tribunale la disposizione di provvedimenti restrittivi. Tra l’altro, queste ordinanze possono essere emanate anche solo sulla base di segnalazioni poliziesche, a prescindere che siano poi seguite o no da sanzioni penali. In questo caso specifico, per giustificare l’avviso si prende a pretesto l’ultima denuncia a suo carico per l’intervento di contestazione alla cerimonia in chiesa, un mese fa, per l’investitura a missionario di Lodeserto, il prete-carceriere ex direttore del Cpt di San Foca (Le): un magistrato ha avviato un procedimento penale per diffamazione e turbamento di funzione religiosa contro nove indagati.
Sempre lunedì scorso un altro anarchico si è visto recapitare una comunicazione di fine indagini per resistenza a pubblico ufficiale e diffamazione. Questo ennesimo provvedimento pare coinvolga nove compagni, quindi è probabile che in questi giorni anche gli altri riceveranno gli atti.
I fatti si riferiscono all’agosto 2007. Durante il concerto della Notte della Taranta a Melpignano (Le) furono esposti degli striscioni, tra cui uno contro la militarizzazione del territorio – più precisamente contestava i progetti di ampliamento delle basi militari di Otranto (Le) e Vicenza. I digossini presenti tentarono di strapparli via e del breve parapiglia che ne seguì, ora chiedono il conto.
Non c’è dubbio che le autorità leccesi intendono sbarazzarsi della presenza scomoda degli anarchici, ma si ritengano avvisate che noi non intendiamo rassegnarci al silenzio davanti alle nefandezze del presente.

alcuni anarchici giammai ravveduti

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