13/04/2008: APPELLO AI PROLETARI IMMIGRATI E ITALIANI


La crescente presenza di lavoratori immigrati in Italia ha ormai cambiato la composizione della classe lavoratrice di questo paese, condizionando pesantemente le linee politiche e le scelte dei vari governi, di destra e di sinistra.
E' evidente che l'immigrazione rappresenta una grande risorsa per il rilancio dell'economia nazionale, a tutto vantaggio dei profitti dei padroni.
La necessità di avere forza lavoro altamente ricattabile e a basso costo e, allo stesso tempo di ostacolare l'unità della classe lavoratrice attraverso l'arma del razzismo e della xenofobia, sono quindi alla base di leggi e decreti contro gli immigrati (Martelli, Dini, Turco-Napolitano, Bossi-Fini, Ferrero-Amato), che si sono succeduti negli ultimi 20 anni.
L'unico vero «diritto» conquistato dagli immigrati in questo ventennio è stato quello di entrare in quell'esercito, anch'esso in crescita, di lavoratori e lavoratrici precari/e. Una precarietà frutto di una recessione economica mondiale e che passa attraverso continue ristrutturazioni del mercato del lavoro, favorite da leggi (pacchetto Treu, legge Biagi, ultima finanziaria). che, grazie anche ad accordi sindacali di categoria, permettono ai padroni licenziamenti più facili e più massicci.
Contro la guerra permanente dei padroni, che colpisce la classe lavoratrice e le masse povere di tutto il mondo, ridiamo al 1° maggio il senso di giornata di lotta Internazionale, segnando un passaggio chiaro e netto di unificazione di classe, nella prospettiva di una trasformazione radicale della società esistente. Questa unità, assolutamente necessaria e irrimandabile, non si può realizzare attraverso la semplice «solidarietà», nelle assemblee o nelle piazze, ma si deve basare su una crescente unità nelle lotte e nell'auto organizzazione dal basso, con obiettivi chiari e unitari.

- Contro il razzismo di Stato e contro le violenze, fatte di sgomberi e deportazioni dei rom, di attentati alla comunità araba, di campagne «securitarie», rivendichiamo la lotta diretta degli immigrati, affiancati dai lavoratori italiani e da tutti gli antirazzisti. In particolare diamo sostegno alle comunità rom che ha aperto la strada con la lotta di via Adda nel 2002-2004, e che oggi continua la sua mobilitazione sotto nuove forme, contro la morsa del pacchetto sicurezza del governo e del «Patto per la legalità e la solidarietà», che è solo un'invenzione politica di Chiesa e Istituzioni locali per ingabbiarli in veri e propri lager di Stato.
- Contro il supersfruttamento dei lavoratori immigrati, fatto di lavoro nero sottopagato e di caporalato, rivendichiamo:
- Cancellazione di tutte le leggi speciali razziste e securitarie, e chiusura dei CPT
- Permesso di soggiorno, immediato e senza condizioni,
- Assistenza sanitaria e istruzione gratuiti
- Contro la precarietà e i licenziamenti un'arma in mano ai padroni, per ottimizzare la produzione ed eliminare i lavoratori più scomodi. Le diverse esperienze vincenti, che si stanno sviluppando in tutta Italia, possono, se opportunamente coordinate, passare dal piano della vertenza a quello politico, aprendo la strada a un cambiamento reale e generale.
- Contro i salari da fame e il carovita, cominciando a coordinare quartiere per quartiere la lotta per la casa, che già migliaia di famiglie stanno conducendo; una battaglia fondamentale per riappropriarsi di un diritto e di un patrimonio che ci appartiene in quanto classe lavoratrice, per contrastare la perdita verticale di potere d'acquisto dei salari, per rafforzare ed estendere il controllo dal basso sul territorio, sottraendolo alla speculazione edilizia e alla polizia.

Immigrazione/anti-razzismo/unità di classe, salario/casa/territorio, lavoro/precarietà/sicurezza sono dunque i terreni fondamentali per segnare, attraverso l'iniziativa diretta e indipendente da qualsiasi influenza o illusione istituzionale, un passo in avanti verso una ricomposizione effettiva e unitaria dei proletari, generalizzando le esperienze già in corso, in una prospettiva nazionale.

Invitiamo tutte le realtà sociali e politiche che condividono il contenuto di questo appello, alla riunione cittadina che si terrà

mercoledì 16 aprile, alle ore 19,
presso la Calusca in via Conchetta a Milano,

per discuterne le modalità di divulgazione dell'appello e la realizzazione di un intervento unitario e coordinato per il 1° maggio, dando continuità al percorso che ha portato all'assemblea antirazzista del 3 febbraio 2008.

http://www.autprol.org/