26/10/2008: Comunicato stampa della Rete dei dottorandi e ricercatori delle Università di Napoli


Oggi, mercoledì 22 ottobre, si è svolta l'assemblea di ateneo dell'Orientale; a causa dello straordinario numero di partecipanti l'assemblea è stata subito spostata a Palazzo Giusso. Lì si sono confrontati studenti, dottorandi, ricercatori, precari, docenti e lavoratori: al termine di un'assemblea partecipata da un migliaio di studenti è stato chiesto alle autorità accademiche il blocco della didattica fino a completo ritiro della Legge 133/08 di Tremonti e Gelmini.
Al rifiuto espresso dal pro-rettore l'assemblea ha deciso per alzata di mano, e all'unanimità ha decretato l'occupazione di Palazzo Giusso. Subito dopo è iniziata un'assemblea dove a microfono aperto ogni studente ha proposto le modalità di lotta da mettere in campo: gruppi di volantinaggio per la città e per tutte le facoltà, lezioni in piazza, seminari autogestiti: è solo l'inizio!

Come Rete dei dottorandi e ricercatori abbiamo sottolineato la contrarietà totale alla riforma Gelmini, al taglio ai fondi, al blocco delle assunzioni, alla trasformazione in fondazioni, abbiamo denunciato la scandalosa situazione del precariato all'Università, le logiche baronali e gli scambi di favore su cui si fonda oggi l'accademia, trovato insufficiente il documento di CIGL-CISL-UIL, ADI, UDU, ANDU, ADU, RNPR etc, proposto da un docente, che accetta in sostanza la logica della privatizzazione e dell'autonomia. Rispetto allo sfascio del sistema della formazione, rispetto agli attacchi contro i lavoratori non esiste privatizzazione buona. In chiusura abbiamo chiesto ai docenti una posizione ufficiale contro la legge 133 e contro l'Università classista di oggi. Abbiamo quindi sostenuto la proposta degli studenti e votato all'unanimità l'occupazione di Palazzo Giusso.
Da Milano a Palermo il movimento è più che mai unito nel chiedere il blocco totale di questa riforma, e per una Scuola ed un'Università diversa: pubblica, laica, gratuita. La grande risposta e la determinazione di questo movimento pone sempre di più la necessità di coordinarsi a livello nazionale. Gli studenti napoletani esigeranno dappertutto il blocco della didattica, come già ottenuto nel resto d'Italia, per sviluppare ancora di più la protesta, fino al completo ritiro del provvedimento!

CONTRO LA LEGGE 133/08
Contro l'università baronale
Contro ogni forma di privatizzazione dell'istruzione pubblica
Contro la precarizzazione del lavoro

Dottorandi e ricercatori delle Università di Napoli

rete.univ.napoli@gmail.com

http://www.autprol.org/