20/11/2008: Argentina - Freddy e Marcelo in sciopero della fame


Al popolo Argentino e alle sue organizzazioni
Al popolo Cileno e alle sue organizzazioni
Al popolo Mapuche e alle sue organizzazioni

Alle Reti d'Appoggio, spazi di controinformazione, nuclei, compagne/i, famiglie e organizzazioni fraterne sparsi in diversi luoghi del mondo.

Comunichiamo:

Dal carcere argentino Unidad de detención provincial Nº11 di Neuquén, noi prigionieri politici d'origine cilena Freddy Fuentevilla Saa e Marcelo Villaroel Sepúlveda vogliamo comunicare a tutte e tutti:

che a partire dalle 12 del mezzogiorno di oggi, lunedì 17 novembre, iniziamo uno sciopero della fame a tempo indeterminato per le seguenti ragioni:

1- Liberazione di tutte e tutti i/le combattenti popolari prigioniere/i per aver lottato:
In modo particolare ci preoccupa la situazione delle compagne e dei compagni attualmente recluse/i in diverse prigioni del Cile, dell'Argentina e del Brasile. Le democrazie più avanzate dell'America latina con sistemi di controllo e di punizione per lo sterminio fisico della dissidenza politica: non possiamo restare in silenzio!

2- Rifugio politico in Argentina:
Sollecitiamo l'annullamento dell'ordinanza d'espulsione. Revisione del parere negativo, rapido ed irregolare, che ha condizionato la nostra istanza d'asilo. In Cile non ci sono garanzie di alcun tipo per un processo dovuto. Siamo perseguitati e incriminati sotto un'infinità di prove false. Siamo processati da tribunali militari e da quelli civili, torturati ed arrestati.

3- Trattamento degno nelle condizioni detentive:
No alla tortura continua dei loro regimi di alta sicurezza.
Sollecitiamo l'uguaglianza di diritti e doveri sui quali conta qualsiasi persona detenuta e la fine degli oltre 5 mesi di confino in un contenitore di persone chiamato “buzón” (gattabuia).

Queste sono le nostre ragioni. Non possiamo restare in silenzio, né essere meri spettatori della lotta quotidiana contro tutto il tessuto carcerario che annulla migliaia di poveri in America latina e nel resto del mondo.

La nostra decisione è un grido d'appello a tutti quelli, dei settori coscienti dei popoli e delle comunità, che lottano per emanciparsi. E' anche un appello a guardare la realtà sapendo che ci sono detenute e detenuti che, in una continuità storica, rappresentano sforzi umani e collettivi chiaramente rivoluzionari, libertari che non sono cessati negli intenti di voler vivere libere/i, degne/i e felici.

In Cile è lo stato di polizia quello che comanda e lo fa con brutalità, senza nascondersi, alla presenza della pazienza di una maggioranza complice. Le sezioni di alta sicurezza, le montature di polizia e dei media, la persecuzione e il permanente inseguimento, i microfoni nelle case e nei luoghi di riunione, la tortura, sono i trattamenti quotidiani che ci dispensa la signora Bachelet.

L'Argentina dei Kirchner, democratica e generosa, sta per espellere definitivamente i compagni campesinos paraguaiani, lasciandoli all'arbitrio della classe politica paraguaiana, servile agli interessi yankee. La stessa Argentina mantiene migliaia di persone rinchiuse in carceri con trattamenti e condizioni penitenziarie inaccettabili.

Il Brasile di Lula e del PT, un paese con carceri chiamate "fabbriche di pazzi" in cui è rinchiuso Mauricio Hernández (rivoluzionario cileno, condannato per sequestro di persona; è in corso una campagna internazionale per farlo tornare in Cile - ndt) da 6 anni e che oggi lotta per restare vivo e lucido di fronte alla macchina della morte del "governo democratico del presidente operaio".

Oggi, con tutta la vicinanza e la fratellanza, rivolgiamo un appello ad articolare, diffondere, organizzare, chiedere, informare, proporre, preparare; crediamo sia la forma più efficace di apportare dai diversi punti di lotta in cui sia presenta l'opzione anticapitalista.

Costruire le reti di solidarietà, una sfida permanente per il vittorioso raggiungimento di questa mobilitazione.

Prigioniere/i per aver lottato: vive/i e libere/i!
Rifugio politico in Argentina: no all'espulsione!
Solo la lotta ci rende liberi!

Marcelo Villaroel Sepúlveda
Freddy Fuentevilla Saa
Prigionieri politici miristi e libertari
Neuquén (Argentina), 17 novembre 2008





http://www.autprol.org/