22/11/2008: Grecia - Conclusa mobilitazione dei prigionieri


Il 20 novembre si è conlcusa la mobilitazione, attuata attraverso scioperi della fame e del vitto, che ha visto coinvolta la quasi totalità degli individui rinchiusi nelle carceri greche.

Una lotta contraddistinta dalla volontà dei prigionieri di essere gli unici in grado di rappresentare le proprie rivendicazioni, dalla necessità di esautorare ogni "associazione" o gruppo interessato a mediare e governare l'ondata di rivolta, supportata dalla multiforme e "accesa" solidarietà con chi ha deciso, dalle infernali segrete dello stato greco, di autorganizzarsi e agire in prima persona.

Questi uomini e queste donne hanno interrotto la mobilitazione perchè soddisfatti dei risultati ottenuti: sono riusciti a generare con le proprie forze una riforma radicale del sistema penale e giudiziario, a conquistare la liberazione di molti detenuti, a eliminare i carceri minorili.

Non hanno abbattuto l'istituzione carceraria, ma dimostrato la fragilità dell'autorità, la sua vulnerabilità contrapposta alla volontà da parte degli individui di riprendere in mano le proprie vite.

Entro breve tradurremo e pubblicheremo la lista di modifiche attuate dal ministero della giustizia greco, le cui briciole offerte per sedare la lotta sono in precedenza state rifiutate.

Un saluto ai lottatori e alle lottatrici dentro e fuori le gabbie della Grecia, con un pensiero a chi in Italia si appresta a iniziare una nuova stagione di mobilitazioni contro i magazzini di carne umana dello stato italiano.

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