06/01/2009: LA VERITA' SU GAZA: I SIONISTI SONO COME I NAZISTI!


“Siccome prendere la città (Leningrado) sembrava troppo costoso per i Tedeschi, alla luce dell'aspra resistenza sovietica, essi iniziarono invece l'assedio di Leningrado allo scopo di affamare la città fino alla morte. Ben presto, elettricità, acqua e riscaldamento delle abitazioni civili dovettero essere interrotti… Migliaia di cittadini di Leningrado morirono per assideramento o per fame nel primo inverno dell'assedio, morendo in casa, nei loro letti, o collassando esausti nelle strade. Nel frattempo l'artiglieria tedesca continuava a tenere la città agonizzante sotto il suo tiro. L'assedio sarebbe durato per 900 giorni, ma Leningrado non si arrese”.

Sappiamo che il parallelismo tra nazisti e sionisti, farà infuriare i vari Napolitano, Berlusconi e Fassino. Ciò non toglie che questo parallelismo sia adatto a descrivere ciò che sta avvenendo in Medioriente dall'inizio dell'occupazione sionista della Palestina (1948) ed in questi giorni terribili per la popolazione palestinese della Striscia di Gaza.
La macchina della propaganda sionista sta producendo falsità a pieno regime. Definisce "tregua" l'assedio medioevale di centinaia di migliaia di persone a Gaza, che ha come obbiettivo dichiarato il rovesciamento del potere della Resistenza Islamica (Hamas), legittimato dalla vittoria ottenuta alle elezioni politiche del 2006. Un assedio che, impedendo il flusso di cibo, medicinali, energia ed acqua potabile è costato migliaia di vittime al popolo palestinese, che vuole (e deve) vivere sovrano ed indipendente sulla propria terra.
Il sionismo definisce "diritto all'autodifesa" il ricorso alla rappresaglia militare contro civili, moltiplicando "x dieci" quel "rapporto di rappresaglia" uguale a 10 italiani x 1 tedesco, stabilito dal Comando d'Occupazione nazista in seguito all'attentato di via Rasella, compiuto dai Gruppi d’Azione Patriottica (G.A.P.), e ‘sanzionato’ nelle Fosse Ardeatine. Ora 1 israeliano vale 100 palestinesi, per la logica razzista dei sionisti e delle cancellerie "occidentali".
I nipoti di parte delle vittime di ieri, mutuando i metodi subiti dai nazisti, oggi sono a loro volta divenuti i carnefici dei palestinesi, giustificando l'uccisione di centinaia di persone di una "razza inferiore" ed il ferimento di migliaia, col fatto che i coloni che occupano la terra palestinese, vivono nel timore di essere raggiunti dai "petardi" lanciati dai commandos della Resistenza arabo-islamica.
Talmente spudorata e brutale è la rappresaglia delle forze d'Occupazione, che la stessa Onu, tramite il Presidente dell’Assemblea Generale denuncia che "Il comportamento di Israele nel bombardare Gaza e' semplicemente un atto di aggressione senza ritegno da parte di uno Stato molto potente verso un territorio che occupa illegalmente. E' giunto il momento di intervenire con fermezza se l'Onu non vuole essere giustamente accusato di complicita' per omissione. Gli attacchi aerei israeliani sulla striscia di Gaza rappresentano gravi e smisurate violazioni del diritto umanitario internazionale, così come definito dalle convenzioni di Ginevra, sia per quanto riguarda gli obblighi di una potenza occupante sia per le disposizioni delle leggi di guerra".
L’aggressione militare dei sionisti a Gaza può tramutarsi nella loro sconfitta politica. Infatti l'aggressione dei nazi-sionisti sta, tra l’altro, dimostrando la collusione con l’imperialismo da parte dell'ANP del fantoccio Abu Mazen e dei governi arabi reazionari, in primis dell'Egitto, che di fatto ha avallato il via libera alla rappresaglia. I regimi “moderati" manovrati dall'imperialismo Usa, di fatto, favoriscono il rafforzamento dell'immagine di Hamas, come rappresentante principale della Resistenza palestinese.
FINE DELLA RAPPRESAGLIA RAZZISTA CONTRO I PALESTINESI E DELL'ASSEDIO GENOCIDA DELLA STRISCIA DI GAZA !
AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE CONTRO L'OCCUPAZIONE SIONISTA !
BOICOTTARE, CON OGNI MEZZO POSSIBILE, LO STATO D’ISRAELE !

1° gennaio 2009
Lotta e Unità; Lotta.unita@libero.it
L’Altra Lombardia - Su la Testa; laltralombardia@laltralombardia.it

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