20/01/2009: Comunicato AHTGelditu! ElKarlana (1), sulla manifestazione del 17/01/2009 a Urbina


“AHT GELDITU! GIUDICA POSITIVAMENTE LA MANIFESTAZIONE E DENUNCIA LA REPRESSIONE SPROPORZIONATA DELLA POLIZIA
8 persone arrestate, 8 portate in ospedale, centinai di identificati e centinaia di feriti, uno dei quali ricoverato.
AHT GELDITU! Valuta positivamente la manifestazione nella zona dei lavori del TAV a Urbina con la partecipazione di migliaia di persone, gente di tutte le età, che si sono incontrate per dimostrare la loro opposizione al Treno dell’Alta Velocità.
La manifestazione è partita con mezz’ora di ritardo dovuta all’attesa di tutti i pullman fermi per i controlli della Guardia Civil che presidiava tutti gli accessi a Gasteiz-Vitoria.
La manifestazione ha percorso le zone interessate dei cantieri del TAV da Urbina fino alle vicinanze di Retana intonando gridi di protesta contro questo macro-progetto. Una ora dopo la partenza il corteo si è concluso con l’intervento di un abitante di Urbina, e due membri di ElKarlana.
Una volta terminati gli interventi, centinaia di manifestanti hanno invasi i cantieri riconquistando i terreni.
Prima di questa azione di massa di disobbedienza civile e pacifica, la polizia autonoma ha agito immediatamente con una brutalità indiscriminata, irrompendo con le camionette a tutta velocità contro i manifestanti e aggredendoli a manganellate. Gli incidenti provocati dalla Ertzaintza (2) sono andati avanti a lungo con il lancio massiccio di pelotazos (3), mentre venivano trattenuti e picchiati piccoli gruppi di persone che nonostante la presenza della polizia tentavano di accedere alla zona dei lavori con l’intenzione di sedersi sui binari in segno di protesta.
Quando è terminata l'azione, gli attacchi della polizia sono proseguiti durante il ritorno a Urbina, accanendosi sulle persone che tentavano di tornare, soprattutto nel sottopassaggio del sentiero, sotto l’autostrada, nei pressi di Luko. Gli antisommossa hanno inseguito i manifestanti lungo il percorso a ritroso, colpendoli e sparando ancora pelotazos, con il risultato di centinaia di feriti.
Alla fine gli agenti della Ertzainza hanno occupato il paese di Urbina, da cui il corteo era partito, costringendo gruppi di persone a rifugiarsi nella ‘casa de juntas’, mentre si accanivano sulle persone rimaste fuori e sugli abitanti del paese, tra i quali una donna di oltre ottant’anni.
Di fronte alle proteste di un abitante la Ertzainza ha fatto irruzione nella sua abitazione e lo ha portato via arrestandolo, lasciando sola sua figlia di tre anni. Nel frattempo nel poligono di Gojain dove erano parcheggiati i venti autobus, la polizia ha obbligato la gente a scendere e, con atteggiamenti palesemente intimidatori, ha costretto centinaia di persone a rimanere mezz’ora in piedi contro la cancellata. Per quello che sappiamo fino adesso il bilancio di questa operazione di polizia è il seguente: 8 persone detenute, 8 persone ricoverate in ospedale, centinaia di contusi e centinaia di identificati.
Per tutto questo AHT GELDITU! denuncia questa brutale repressione poliziesca ma giudica molto positivamente la manifestazione di oggi per l’alta partecipazione e la determinazione della persone che vi hanno partecipato. Esigiamo sempre di più il blocco immediato dei lavori del Treno Alta Velocità, per avviare un processo di dibattito e partecipazione popolare su questa contestata infrastruttura.”

Note:
1 “Ferma il Tav”. Ampia piattaforma di coordinamento dei soggetti politici che si oppongono al TAV in Euskal Herria
2 La polizia autonoma basca
3 Pallettoni di gomma dura sparati con fucili a pressione
4 Sedi di associazioni politiche e non, strutture per la socialità.

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La stessa sera nella cittadina di Vitoria, una settantina di solidali hanno dato vita a un corteo spontaneo in
solidarietà con gli arrestati e contro la repressione. Il corteo ha attraversato le vie del centro storico
attaccando due banche, e lasciandosi dietro piccole barricate.

Da www.informa-azione.info

http://www.autprol.org/