03/03/2009: In migliaia a Niscemi (CL) contro il Muos.


Migliaia di persone Sabato 28 Febbraio , in corteo a Niscemi hanno gridato il loro no al MUOS, il sistema-radar di rilevazione satellitare ad alta frequenza che le forze armate degli Stati Uniti vorrebbero realizzare in contrada "Ulmo" a poco più di due km dal centro abitato di Niscemi. Un sistema di spionaggio satellitare che, all'ombra della United States Air Force, controlla tutto quello che avviene e si muove in cielo, in mare e in terra, da Niscemi a tutto il Mediterraneo, dalla Sicilia a tutto il Medio Oriente, e oltre. Nella zona esistono già 41 antenne installate dagli americani a supporto dei voli della base aerea di Sigonella. L 'impianto Muos - costituito da parabole giganti con un diametro di 18 metri ed alte oltre 140 metri -determinerà nel territorio di Niscemi un inquinamento di onde elettromagnetiche nel raggio di oltre 100 chilometri ed esporre a gravi rischi la salute delle popolazioni del comprensorio. Il Muos, che a pieno regime dovrebbe funzionare con una potenza di 2 milioni di watt, consente di collegare con comunicazioni radio e video ad altissima frequenza forze navali, aerei e terrestri degli Usa mentre sono in movimento in qualsiasi parte del pianeta, nonché di dirigere missili, caccia bombardieri e velivoli senza pilota. Gli altri tre impianti Muos esistenti nel mondo sono stati realizzati distanti dai centri abitati in Virginia, alle Hawaii ed in Australia, mentre quello di Niscemi sta per essere realizzato in una zona in linea d'aria vicinissima alla città e confinante tra l'altro con una delle Riserve naturali più belle dell'isola. Il Muos prevede un costo di circa tre miliardi di dollari, una «torta» immensa quasi tutta a disposizione dell'industria militare e aerospaziale americana. Ai due paesi che hanno accettato di ospitare le stazioni terrestri del Muos (Italia e Australia) non resteranno che le «briciole» oltre alle onde elettromagnetiche. In realtà ci sono due imprese siciliane che stanno collaborando al progetto e che quindi sono riuscite a entrare in questo mega affare: sono la La.Ra. srl di Motta Sant'Anastasia (che con la Gemmo spa di Vicenza e la Del-Jec Incorporation si occupa di diversi servizi logistici nelle basi militari a stelle e strisce di Sigonella, Augusta, Pachino e Niscemi) e la Lageco (Lavori generali costruzioni) di Catania. Quest'ultima ha ricevuto diverse commesse dalla Marina militare degli Usa ed è una delle poche aziende italiane .Protagonisti di questa grande manifestazione sono stati gli studenti, le scuole,ed il neonato Comitato popolare «No-Muos» al quale hanno già aderito più di 3 mila cittadini. La prima grande manifestazione , promossa dagli studenti del Liceo Scientifico "Leonardo Da Vinci", ha coinvolto tutte le scuole del paese e mobilitato uomini, donne e bambini. I dipendenti delle agenzie di pompe funebri di Niscemi hanno portato a spalla tre bare come metafora di altrettanti rischi di morte per la popolazione niscemese: i veleni del petrolchimico, le onde elettromagnetiche del MUOS e la futura centrale nucleare che il governo vorrebbe installare nel Ragusano. Sette carri funebri hanno sostato in piazza durante il comizio di chiusura della protesta. Il presidente del consiglio comunale di Niscemi ha annunciato che convocherà prossimamente una seduta consiliare da tenersi a Roma, davanti all'ambasciata americana, aperta alla partecipazione dei cittadini niscemesi. Il corteo è passato anche per l'ospedale di Niscemi chiuso, arbitrariamente , dalla direzione dell'Asl 2 , pronto soccorso incluso, senza garantire l' emergenza. Il sindaco durante la notte ha occupato la struttura ospedaliera per chiedere immediatamente la riapertura del pronto soccorso. Una importante mobilitazione di una intera comunita' che vuole andare lontano e che punta a bloccare con determinazione un nuovo mostro che devasta ulteriormente un territorio gia' martoriato dallo "sviluppo" e dal "progresso".

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