18/03/2009: Torino: Aggiornamenti dal cpt


16 Marzo 2009

Un’altra giornata intensa dentro al Cie di Torino. La polizia di schiera fuori dalle gabbie, i cani poliziotto abbaiano. Gabbia per gabbia, inizia una perquisizione: materassi e masserizie all’aria, volano minacce. La questura successivamente dichiarerà che si tratta di “ordinaria amministrazione”. Dai modi, dalla tempistica e da quanto raccontano da dentro, invece, sembra proprio una ritorsione. Due dei tre ribelli che sabato avevano evitato l’espulsione a forza di sangue sparso per terra, infatti, sono ancora decisi a resistere: si scoprirà che uno la sera prima aveva inghittito altri oggetti, senza venire curato. E poi da qualche ora sta circolando in rete il video-appello girato clandestinamente nel Cpt, sgradito di certo agli uomini del ministro Maroni.
Quasi subito i reclusi, spaventati, chiamano Radio Blackout e raccontano quanto sta succedendo.
Subito si sparge la voce e in tanti solidali telefonano ai centralini del Centro e della Croce Rossa: “vi stiamo guardando, attenti a quello che fate”, questo è il messaggio. Infatti, dopo un po’ la tensione dentro si allenta e la perquisizione termina, senza esito.
Radio Blackout prova a contattare la Croce Rossa per chiedere spiegazioni. Non si riesce ad andare oltre il telefonista che, però, qualche indicazione tra le righe la dà: quando la polizia si schiera, i crocerossini si tolgono dalle palle per non dare troppo fastidio e se proprio dovessero vedere qualche cosa che non va lo direbbero ai responsabili… cioè agli uomini del Ministero, che sono proprio quelli che ordinano alla polizia di attaccare.
Anche l’Ufficio stampa della questura nicchia: “è tutto a posto”, dicono, e poi ci infilano un bel vaffanculo. I contatti con le gabbie intanto si intensificano, e si chiariscono piano piano alcuni degli aspetti dei fatti di sabato. In effetti uno dei tre che si erano feriti sabato era stato arrestato: secondo la polizia avrebbe tentato di evadere dall’ambulanza, secondo i suoi compagni invece avrebbe dato un cazzotto ad un poliziotto che lo aveva colpito su di una ferita.
Si scopre che anche domenica sera c’era stata tensione, perché di nuovo uno dei tre aveva inghiottito qualcosa: visitato velocemente all’ospedale, viene rispedito al Cpt senza alcuna cura. Ora sta male, ma tutti sembrano ignorarlo. Il suo amico telefona in Radio: “Abbiamo rischiato la vita per venire qua, non abbiamo più niente al nostro paese, aiutateci”. Proprio mentre parla, un altro ragazzo, in un’altra sezione, tenta il suicidio, per fortuna senza esito.
In serata, gli ultimi aggiornamenti. Il ragazzo che si era fatto male la sera prima non è stato ancora curato: sta molto peggio, ed è rinchiuso in infermeria.

17 marzo 2009
Un’altra brutta giornata al Cpt inizia con la polizia che distrugge la videocamera del cellulare di un recluso e poi, per non sbagliarsi, un altro cellulare, intero. Il video che da domenica sta circolando in città è sfocato, ma molto fastidioso per i gestori del Centro. Qualche ora dopo un’altra storia esce dalle gabbie: un ragazzo, allo scadere dei due mesi di detenzione nel Centro si è visto comunicare che la legge è cambiata e che potrebbero aspettarlo ancora quattro mesi di gabbia. Da quel giorno - venerdì - è in sciopero della fame e della sete. Ora sta male, ma rifiuta le cure ed è determinato: non lasciamolo solo. Ascoltate la sua testimonianza su Macerie
Un’ultima notizia, per oggi. Il ragazzo arrestato sabato - accusato diaver tentato l’evasione dall’ambulanza, dopo essersi tagliato - sichiama Fais Benamor. Ieri c’è stata l’udienza di convalida: non ne conosciamo ancora gli esiti. Sappiamo però che è ancora in carcere, e che è importante che riceva una solidarietà estesa e rumorosa: in giornate aspre come queste, chi lotta a coltello per la propria libertà lotta per tutti. Almeno, scrivetegli: Benamor Faisc/o Casa circondariale “Lo Russo Cotugno” Via Pianezza 30010151 Torino
http://www.autistici.org/macerie


http://www.autprol.org/